tag:blogger.com,1999:blog-1150553339258620331.post1104903409246049751..comments2023-10-29T15:07:03.016+01:00Comments on Un buon libro non finisce mai.: Recensione: Il mistero del mare Christyhttp://www.blogger.com/profile/10829519181560462463noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-1150553339258620331.post-11706823210187732322020-01-08T02:38:23.737+01:002020-01-08T02:38:23.737+01:00Ho appena finito di leggere a mi volta “Il mistero...Ho appena finito di leggere a mi volta “Il mistero del Mare” di Bram Stoker e mi ritrovo nella tua recensione.<br />Dopo una primissima parte avvincente, la sensazione che mi ha dato arrivando a metà è stata di leggere lunghi momenti in cui l’autore approfondisce sue passioni o si cala (troppo) in un amore ideale con una donna ideale. Ed è proprio questo “ideale” che ritrovo nella tua descrizione dei personaggi. Lo stesso protagonista non è mai descritto se non dalle sue azioni e le sue caratteristiche vengono fuori man mano e sempre casualmente in linea con quanto necessario in quel momento, sempre forte e vincente (come, ancora, una proiezione ideal di sé). Come se non ci fosse una struttura del personaggio, ma che questo si sia stato creato man mano e, a volte, un pó a caso. <br />A proposito di “casualità”, sono rimasto molto infastidito dal suo eccessivo uso negli accadimenti più importanti (spesso più volte allo stesso modo, penso ad esempio a come Don Escoban scopre dal libro dimenticato sulla scrivania che i protagonisti conoscono il segreto e come in seguito sempre lo spagnolo viene a sapere dai piccoli forzieri dimenticati sul tavolo del ritrovamento del tesoro, in entrambi i casi presentandosi a casa a sorpresa). <br />Al di là del destino o del Fato, qui tutto accade con troppa precisone e puntualità: incontri, discendenze, case prese in affitto che per caso appartengono ad altri elementi importanti della storia, amicizie di vecchia data che per caso sono legate alla storia, case costruite per caso proprio sui luoghi fulcro della storia, ecc, e trovo sia questa casualità, che definirei approssimazione, a tenere distante il lettore.<br />È come se ci fosse dell’ingenuità di fondo che cozza con la precisione delle descrizioni e dei dialoghi, come se lo scritto fosse davvero frutto dell’innamorato (follemente) protagonista del libro.<br />Per concludere, trovo molto piacevole la primissima parte (che sembra un racconto a sé e che effettivamente non c’entra nulla con quasi tutto il resto della storia) e l’avventura finale, che reputo molto ben scritta e capace di evocare con intensità luoghi, atmosfere e situazioni. Diciamo che su 500 pagine ne avrei tolte tranquillamente 250 nella parte centrale.<br />(Ps. Ma alla fine di tutto, qual’è “Il segreto del Mare”??)Ken Kingbeakshttps://www.blogger.com/profile/06868688683817753490noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1150553339258620331.post-18951747759974434832017-08-28T21:09:19.571+02:002017-08-28T21:09:19.571+02:00molto interessante ^_^molto interessante ^_^Scarletthttps://www.blogger.com/profile/05282364159302576683noreply@blogger.com