AMABILE GIUSTI
Ciao amabile per la disponibilità. Ti va di parlarci un pò di te?
Ciao a te Christy! In verità non amo molto parlare di me, sono un tipo schivo che preferisce guardare e ascoltare e raccontare le vite degli altri ma non la propria. E poi non so mai come definirmi, c’è un gran caos nella mia anima, c’è una persona timida e ardita, pessimista e speranzosa, solitaria e socievole, infantile e adulta. Senza dubbio amo scrivere: senza mi sentirei come incatenata, senz’aria, senza luce.
Quando e come è nata l’idea di scrivere Cuore nero?
Coltivavo da un po’ la tentazione di un romanzo fantasy ambientato a Palmi, la cittadina in cui vivo. Mi piaceva l’idea di inserire una storia con personaggi fantastici all’interno di uno scenario completamente vero. Trovavo intrigante il pensiero di far frequentare a un vampiro la stessa scuola che ho frequentato io quando avevo diciassette anni. Poi, cinque anni fa, durante una passeggiata, di sera, con un clima non molto diverso da quello che fa da sfondo all’inizio del romanzo, percorrendo una stradetta secondaria di Palmi, mi sono imbattuta in una casa che non avevo mai visto prima. Era in rovina e piuttosto inquietante, con una grossa pianta di agave davanti. Ottimo punto di partenza. Da lì è partito tutto.
Ti faccio una domanda che penso possa interessare molto ai lettori. Perché dovremmo leggerlo? Parlaci del tuo libro.
Perché è scritto con sincerità, con dedizione, con tutto l’amore che ho potuto. Perché racconta emozioni che tutti abbiamo vissuto, anche senza vampiri nei paraggi. Perché c’è un po’ di Giulia in ciascuna di noi, qualcosa della sua irriverenza, della sua tenerezza, della sua faccia tosta e della sua fragilità. Perché è, permettimi di dirlo senza presunzione, una bella storia di sentimenti e avventura. Ma soprattutto perché i diritti d’autore andranno interamente al Rifugio I Fratelli Minori della Lida di Olbia.
Prima di “Cuore nero” hai scritto altri romanzi o racconti?
Nel 2009 ho pubblicato un altro romanzo, Non c’è niente che fa male così, per La Tartaruga edizioni. Non un fantasy, ma comunque la storia di una ragazza che impara ad affrontare la vita attraverso l’amore. Molte altre storie sono nel classico cassetto, e spero un giorno di pubblicarle tutte. Intanto continuo a scrivere.
Ti sei ispirata a qualche autore per scriverlo? Se sì, a chi?
Ti faccio una domanda che penso possa interessare molto ai lettori. Perché dovremmo leggerlo? Parlaci del tuo libro.
Perché è scritto con sincerità, con dedizione, con tutto l’amore che ho potuto. Perché racconta emozioni che tutti abbiamo vissuto, anche senza vampiri nei paraggi. Perché c’è un po’ di Giulia in ciascuna di noi, qualcosa della sua irriverenza, della sua tenerezza, della sua faccia tosta e della sua fragilità. Perché è, permettimi di dirlo senza presunzione, una bella storia di sentimenti e avventura. Ma soprattutto perché i diritti d’autore andranno interamente al Rifugio I Fratelli Minori della Lida di Olbia.
Prima di “Cuore nero” hai scritto altri romanzi o racconti?
Nel 2009 ho pubblicato un altro romanzo, Non c’è niente che fa male così, per La Tartaruga edizioni. Non un fantasy, ma comunque la storia di una ragazza che impara ad affrontare la vita attraverso l’amore. Molte altre storie sono nel classico cassetto, e spero un giorno di pubblicarle tutte. Intanto continuo a scrivere.
Ti sei ispirata a qualche autore per scriverlo? Se sì, a chi?
Non mi sono ispirata a nessuno in verità. Mi sono lasciata guidare dal mio bagaglio di letture e pensieri, ricordi e fantasia. Ho mescolato l’immaginazione con la realtà, e ho cercato soprattutto di raccontare le emozioni in modo verosimile, così che nessuno, neanche il personaggio più inventato, apparisse fasullo o forzato, un classico finto eroe senza macchia e senza paura. I mei personaggi hanno molte paure, e nessuno di loro è perfetto.
Che progetti hai per il futuro?
Continuare a scrivere. Cercare l’ispirazione intorno a me e dentro di me. Guardare il mondo e fantasticare. Leggere molto e fare di tutto per migliorarmi sempre.
Che genere letterario preferisci?
Che progetti hai per il futuro?
Continuare a scrivere. Cercare l’ispirazione intorno a me e dentro di me. Guardare il mondo e fantasticare. Leggere molto e fare di tutto per migliorarmi sempre.
Che genere letterario preferisci?
Amo i classici, con la loro scrittura fiorita, importante, padrona di parole sontuose. Poi i gialli, coi loro intrecci che mi diverto a risolvere riuscendoci quasi sempre. E faccio scorpacciate di fumetti giapponesi.
Abbiamo finito con le domande. Vuoi aggiungere qualcosa?
Nulla, carissima, solo un grazie sentito dal profondo del cuore per avermi concesso questo spazio.
In bocca al lupo da tutti i lettori.
Evviva il lupo!
IL SUO LIBRO:
AUTORE: Amabile Giusti
EDITORE: Dalai editore
PAGINE: 528
PREZZO: 22,00
TRAMA:
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? È ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt’altro che romantica dei rapporti sentimentali.
Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall’accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell’Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra.
Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi?
Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile.
Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall’accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell’Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra.
Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi?
Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere. E scoprirà che amare un vampiro è una dannazione, un desiderio proibito, ma sceglierà di correre il rischio a qualunque costo. Anche se sa di essere una preda. Perché se vivere con lui è difficile, vivere senza di lui è impossibile.
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