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venerdì 31 agosto 2012

Recensione: Candidato al consiglio d'istituto di Massimo Cortese

Buon pomeriggio cari followers, arrivo con due nuove recensioni! Una la posto adesso, l'altra domani.
Il libro di cui vi parlo oggi mi è stato mandato dall'autore Massimo Cortese, che ringrazio per la fiducia datami.

CANDIDATO AL CONSIGLIO D'ISTITUTO


Un racconto breve, una sorta di monologo interiore in presa diretta sostenuto dalle riflessioni del protagonista: un padre che ha a cuore l'educazione della figlia. Cronaca vivida di una vicenda grottesca che si spinge quasi oltre il limite sopportabile della normalità, e che sconfina a ruota libera nella realtà che si è costretti a vivere ogni giorno.


Candidato al consiglio d'istituto è il primo libro di Massimo Cortese, primo anche di una trilogia. 

L'autore racconta in prima persona, la propria candidatura al consiglio d'istituto, come si può ben capire dal titolo, nella scuola della figlia. Raccontando le varie giornate che precedono le elezioni ed elencando tutte le tecniche usate dagli avversari per poter vincere, i quali cercano qualsiasi mezzo per farsi votare: volantinaggio, slogan di propaganda,... A differenza della lista dell'autore che non ha nessun mezzo per pubblicizzarsi. Ma senza nessuna aspettativa, i risultati non sono quelli previsti. 
Si vedrà un dibattito diciamo politico tra la lista del protagonista, di cui fanno parte molti genitori e la lista avversaria.

Nel racconto il tema principale è quello dell'educazione dei figli. La società di certo non aiuta, il ruolo delle istituzioni spesso non funziona a dovere. 
Il breve racconto di Massimo Cortese vuole far riflettere tutti: genitori, insegnanti, ma anche le persone che lavorano nel campo della comunicazione, come la televisione. Che spesso trasmette programmi poco adatti ai nostri figli, in questo caso l'autore riporta degli esempi, vissuti in prima persona. 
Infine, si parla anche di bullismo, anche qui vengono riportati degli esempi, che mostrano che non si parla del “bullo” solo come ragazzo, ma molte volte purtroppo sono gli adulti a manifestare atti di bullismo o di abuso di potere, nei confronti dei più piccoli. 
La lettura di questo racconto è molto leggera e profonda, tocca tematiche importanti e penso che ciò arrivi al lettore. Spesso però l'autore si è soffermato su dettagli, che secondo me si potevano evitare affinché non si perda l'attenzione dalla storia principale. Invece, ho apprezzato l'inserimento di esempi, che ci fanno capire che tutto ciò succede intorno a noi, anche se non ce ne rendiamo conto.
Lo consiglio ad un pubblico adulto, perché questa lettura, secondo me, è un pò pesante per i ragazzi.


VOTO: 


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