Sembra di entrare all'interno di un vero e proprio villaggio in cui i protagonisti sono loro, i libri.
L'ubicazione a Palazzo Congressi permette una organizzata distribuzione dei diversi stand delle case editrici lungo sale e corridoi che si intersecano, si aggrovigliano formando una sorta di labirinto.. ma non abbiate paura, non preoccupatevi del Minotauro, l'unico problema semmai è trovare la via di uscita prima di restare con il portafoglio vuoto e le mani piene di sacchetti. Non so infatti come sia riuscito a sopravvivere a una così vasta gamma di libri e gadget letterari a portata di mano. Gli stand riguardano principalmente il mondo della letteratura: la media e piccola editoria sfoggia i propri titoli regalando anche diversi segnalibri e cataloghi per la consultazione delle diverse collane; si passa da uno stand dedicato al mondo della letteratura per bambini a quello dedicato ai ragazzi che amano il genere fantasy, il noir, il thriller, la pura e semplice narrativa; c'è spazio anche per temi e letture un po' più pesanti che riguardano ad esempio il mondo filosofico. Gli editori sono molto disponibili, si intravede, durante i loro discorsi colloquiali, non la necessità e speranza di riuscire a ammaliare e convincere il lettore a comprare un libro, ma la passione che li ha spinti a creare una loro casa editrice, a credere nel mondo letterario. Mi ha particolarmente colpito la discussione con una delle editrici presenti alla fiera: si trattava di una giovane ragazza laureata in Lettere e appena entrata nel mondo dell'editoria.. Sarebbe necessario che ognuno di noi, parlando del proprio lavoro, avesse quel suo stesso entusiasmo, quella sua stessa grinta nonostante i problemi e le difficoltà di un mondo in cui lavorare è gravoso e poco retribuito. Ma i sogni, una volta realizzati, riescono a farti sentire vivo.
Nonostante sia stato lì dentro per circa tre ore, credo di essermi perso abbastanza: sarebbe stato necessario trascorrere almeno un'intera giornata tra i diversi stand, consultando ogni singolo volume, interagendo con ogni editore e apprezzando quello che ognuno delle case editrici e dei libri aveva da dire.. E interessante sarebbe stato anche condividere letture e consigli con gli innumerevoli lettori di ogni età che si trovavano davanti i diversi stand alla ricerca di una nuova perla letteraria da scovare, seduti su alcuni gradini o sedie intenti a leggere.. Il lettore si sente bene una volta entrato, è una boccata d'aria pura, è il suo mondo. Un mondo condiviso, per fortuna, da diverse centinaia di persone. Eppure i dati che emergono continuano a essere preoccupanti: in Italia si legge sempre meno, i libri vengono spesso considerati come qualcosa di superfluo se non addirittura inutile. Parlando con l'editrice, di origine tedesca, della BookSalad è emerso come nel nostro paese la lettura è poco apprezzata rispetto alla Germania dove il numero di lettori è molto più elevato. Ma, per un attimo, lì dentro questo problema sembrava non esistere: tutto era letteratura, i personaggi sembravano far capolino dalle loro pagine e invitarti a entrare nelle loro storie.
Una bella iniziativa che vede piccoli e medi editori uniti per farsi conoscere poichè spesso offuscati dalle grandi case editrici.. E non sempre si tratta di una questione di qualità. Sta a noi conoscerli e diffondere anche titoli emergenti che consideriamo allo stesso livello, ad esempio, delle ultime uscite per la Mondadori.. Il compito del lettore è trovare un buon libro e condividerlo. Buona caccia all'interno della fiera!
Deve essere stata davvero una fiera.
RispondiEliminaPurtroppo troppo lontana da casa mia ed io non ho mezzi per raggiungerla!
Però è bello leggere che hanno messo assieme sia la nuova che la 'vecchia' (diciamo così) editoria. Credo sia importante mettere in luce gli autori emergenti e le case editrici minori.