"Il diario" di Anna
Frank,
opera famosa in tutto il mondo fu incredibilmente rifiutata da più
di 15 editori, uno dei quali ebbe a dire: “ La ragazza, secondo me,
non sembra avere quel sentimento speciale che innalzi il libro al di
sopra della semplice “curiosità”, Agatha
Christie ha
passato ben quattro anni a pregare le case editrici per pubblicare le
sue novelle, "Il grande Gatsby" di F.
Scott Fitzgerald fu definito "un libro decente se non ci fosse stato il
personaggio di Gatsby”,George
Orwell con "La
fattoria degli animali",
fu bocciato da un editore con queste parole “ pensiamo che sia
impossibile vendere storie di animali negli USA”, l’autore
di Le
croncache di Narnia, C.S.Lewis, ottenne
più di 800 bocciature prima di vendere un solo libro.
Ma non mancano di certo autori contemporanei che hanno trovato molte porte chiuse a partire da Stephen King che ha ricevuto molti rifiuti per il suo primo racconto,Carriee tra tutti il più clamoroso è questo: “non ci interessano i racconti di fantascienza con utopie negative. Non vendono.” Kathryn
Stocket, autrice americana di "The Help”, uscito nel
2009 diventando un best seller pubblicato in 35 paesi e poi anche un
film di successo, è un romanzo che tratta di discriminazione
razziale e di emancipazione femminile negli Usa degli anni sessanta che ha subito 60 rifiuti nel giro di due anni. Ildelfonso
Falcones, confessa che il suo romanzo "La
cattedrale del mare", uscito per la prima volta nel 2006 e che ha venduto 4 milioni
di copie in 40 paesi, fu per lungo tempo ignorato o rifiutato. Più
fortunato, ma non esente da commenti errati, lo scrittore Carlos
Ruiz Zafón che poco prima di esordire con il più famoso dei suoi romanzi,
“L’ombra del vento” (8 milioni di copie vendute nel mondo) si
sentì dire da gente del settore editoriale, come racconta egli
stesso in un’intervista alla radio Cadena
Ser,
che non avrebbe venduto più di tre copie perché la sua era una
storia anticommerciale. Persino J. K. Rowling, oggi una delle scrittrici più ricche del mondo con un patrimonio di circa 840 milioni di euro, ha dovuto sopportare anni di indigenza prima di portare al successo planetario il suo "Harry Potter". Senza lavoro, la Rowling viveva del sussidio statale a Edimburgo e faticava a pagarsi le fotocopie del manoscritto da inviare agli editori. Collezionò ben otto rifiuti prima di trovare una casa editrice disposta a pubblicare il suo romanzo.
Esempi italiani sono Antonio Pennacchi il quale è solito raccontare i 56 rifiuti da 33 editori diversi ricevuti da Mammut, il suo primo romanzo (la disparità tra i numeri dipende dal fatto che dopo aver ricevuto una lettera di rifiuto Pennacchi non si dava per vinto e rimandava il manoscritto con un titolo diverso) e lo stesso Camilleri che ha dovuto aspettare ben 10 anni, e altrettanti «no», prima che il suo primo libro, Il corso delle cose,vedesse la luce.
Esempi italiani sono Antonio Pennacchi il quale è solito raccontare i 56 rifiuti da 33 editori diversi ricevuti da Mammut, il suo primo romanzo (la disparità tra i numeri dipende dal fatto che dopo aver ricevuto una lettera di rifiuto Pennacchi non si dava per vinto e rimandava il manoscritto con un titolo diverso) e lo stesso Camilleri che ha dovuto aspettare ben 10 anni, e altrettanti «no», prima che il suo primo libro, Il corso delle cose,vedesse la luce.
Perseguite i vostri sogni, non arrendetevi, e se avete davvero talento, il sogno si realizzerà!
articolo davvero interessante, non conoscevo tutte queste cose su alcuni autori, fra cui uno dei miei preferiti! quindi allora non mollare mai è il vero motto!
RispondiEliminaVerissimo. Mai arrendersi dopo 1 oppure 100 Rifiuti.
RispondiEliminaSo che non è per niente facile e si rischia facilmente di lasciarsi andare alla tristezza che l'incomprensione altrui può creare ......
Secondo me, invece ogni rifiuto deve essere uno stimolo in più per migliorare il proprio lavoro e continuare a cercare la fortuna del proprio lavoro !
Anche Tomasi di Lampedusa che ha scritto "Il Gattopardo" ora considerato un vero capolavoro - ha invece ricevuto molti rifiuti dagli editori. Rifiuti che lo amareggiarno parecchio. Infatti, all'inizio, il romanzo non fu preso in considerazione dalle case editrici a cui fu presentato e i rifiuti riempirono Tomasi di Lampedusa di amarezza. Si parlò poi di impressionante errore di giudizio di Elio Vittorini, che, per conto della casa editrice Einaudi, non s'era a suo tempo accorto di aver letto un assoluto capolavoro della letteratura italiana.
Come si soul dire: gli artisti migliori non colpiscono quasi mai al primo colpo;)
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