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venerdì 26 giugno 2015

Recensione: Le tredici

Buongiorno carissimi lettori, oggi ricomincio a studiare (tanto per cambiare), però ieri ho scritto questa recensione e volevo farvela leggere subito.
Qualche giorno fa sulla pagina di Facebook vi avevo detto di aver iniziato Le tredici di Susie Moloney e quindi eccovi la recensione. Sono riuscita a leggere il libro in soli due giorni *-* (ultimamente nonostante il poco tempo, sto riuscendo a leggere tanto e in fretta). Avevo da diverso tempo questo ebook e finalmente mi sono decisa a iniziarlo.

LE TREDICI

Giunti | 384 pp. | €16,00
Haven Woods è una specie di paradiso fuori città, un luogo ideale dove abitare e crescere una famiglia. Un posto tranquillo con le sue ville lussuose, i giardini curatissimi, i roseti in fiore e le strade pulite, senza neanche una foglia secca. Qui i cani non abbaiano, ma in compenso gironzolano indisturbati tanti, troppi gatti. Il tasso di criminalità è praticamente inesistente. Almeno in apparenza. Sì, perché a Haven Woods vivono tredici signore elegantissime con tailleur firmati e fili di perle al collo. La morte di una di loro risveglia non solo antiche paure ma anche qualcosa di misterioso e innominabile. E quando Paula Wittmore, che ha abbandonato il villaggio molti anni prima, ritorna per prendersi cura della madre improvvisamente ammalata, non sospetta di essere l'ultima possibilità per le dodici amiche di riportare il circolo al numero magico: tredici. E nemmeno può immaginare a quale destino sta andando incontro: sua figlia, giovane e innocente, potrebbe essere in serio pericolo.

Ho aspettato tanto tempo per leggere questo libro, mi ha sempre incuriosita, ma qualcosa mi tratteneva dal leggerlo. Ero piena di aspettative, che purtroppo sono state in parte deluse.
Ancora tutt'ora mi ritrovo a ripensare a molti punti che non sono stati ben chiariti e che mi hanno lasciata perplessa, con mille domande nella testa.
Ma andiamo per ordine: la storia si ambienta nella cittadina di Haven Wood, dove apparentemente tutto è perfetto. Ma in realtà questa perfezione nasconde un grande segreto sui suoi abitanti. Tredici
signore, tutte perfettine e in salute, nonostante la loro età, sono “a capo” di tutto ciò che accade nella città. Loro hanno stretto un patto con Lui.
Ma la normalità di Haven Wood, viene scossa dal suicidio di una di esse. Soltanto il fatidico numero 13 potrà riportare tutto a come era prima. E qui entra in scena una delle protagoniste assolute del romanzo, Paula Wittmore. Dopo essersene andata tanti anni prima fa ritorno a causa di una quanto mai sospetta malattia della madre. Inizia così l'incubo per Paula e la piccola figlia Rowan, che dovranno far fronte ad una verità, tanto inimmaginabile quanto crudele.


In Le tredici aleggia un'atmosfera cupa ed enigmatica, che tiene il lettore con il fiato sospeso.
La trama è complessa e ingarbugliata. Questo sicuramente alza il livello di tensione e di curiosità del lettore. Solo nelle ultime pagine vengono spiegate alcune questioni. Ma come vi dicevo prima, molte altre sono rimaste senza risposta, a mio parere. Per buona parte del libro, non riuscivo bene ad inquadrare la situazione. Ciò mi ha, comunque, portata a leggere le pagine una dietro l'altra e a non staccarmi dalla storia fino all'ultimo.
I capitoli si alternano con le descrizioni in terza persona da parte dei vari personaggi. Ciò mi ha un po' disorientata, perché perdevo spesso il filo della storia principale (io non amo questo tipo di narrazione).
La lettura comunque scorre veloce, con piccoli intoppi dovuti all'incomprensione di ciò che sta accadendo.

Nonostante i punti a sfavore, è stata una lettura piacevole e molto adrenalinica. Lo consiglio a chi ha voglia di un libro che lo tenga incollato alle pagine e che trasmetta paura, ma non troppa (non siamo ai livelli di un horror).

VOTO:


Che ne pensate?
Voi lo avete letto?



2 commenti:

  1. L'ho letto un pò di tempo fa e sono rimasta dubbiosa quanto te. Questo romanzo ha un ottimo potenziale ma alcuni punti sono stati sviluppati in un modo decisamente strano!

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    1. Esatto :\ anche nel finale, non è che ci abbia capito poi così tanto.

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