Ringrazio ancora una volta i giurati fantastici di questa sessione: Anncleire (pleaseanotherbook), Aquila Reale (Penna d'oro) e Clary (Words of books)!
JOB FIGHTERS
<<Oh, salve signor Alandras. Prego, mi
segua!>> disse la donna dietro al bancone non appena vide
entrare il ragazzo.
Alex venne condotto in una stanza simile ad uno
spogliatoio, rimase a bocca aperta nel vedere quanto fosse grande.
Non aveva idea che aziende del genere trattassero così i loro
dipendenti, anche se non avevano un vero contratto.
<<Bene, se
vuole può prepararsi qui. A breve quell'entrata>> la donna
indicò una porta di colore nero <<si aprirà ed il colloquio
avrà inizio. Se risulterà più convincente dell'ultimo arrivato
prenderemo lei al suo posto. Leggendo il suo curriculum ho visto che
lei è già abituato a tutto questo, ma glielo chiedo comunque,
conosce tutte le regole?>> concluse.
<<Si, non ho bisogno
di spiegazioni, grazie.>> rispose il ragazzo, continuandosi a
guardare intorno, notando uno strano scomparto. La donna notò la sua
espressione e aggiunse <<Se vuole può portare qualcosa prima
di entrare, non è obbligatorio, ma è probabile che il candidato
contro il quale dovrà confrontarsi se ne approfitterà.>>
<<No
grazie, non ho bisogno di nulla.>> non voleva fare l'eroe, ma
Alex era sicuro nelle sue capacità e del fatto che ne sarebbe
comunque uscito vincitore.
<<Capisco... Allora non mi resta che
farle un in bocca al lupo, signor Alandras.>> ribadì la donna,
prima di uscire dalla stanza. Il ragazzo era rimasto da solo, mentre
aspettava diede un'altra occhiata in giro, notando molti cassetti
vuoti e panche di legno. Era davvero uno spogliatoio ben fornito, il
tutto aumento la sua voglia di primeggiare ed ottenere questo nuovo
contratto. Nel giro di pochi minuti Alex sentì un click, era il
segnale, la porta si era aperta e poteva finalmente confrontarsi con
il suo rivale.
Superato l'uscio si ritrovò davanti non solo
l'ultimo arrivato, ma anche una folla gremita ed urlante. Il
frastuono era tale che il ragazzo aveva difficoltà addirittura a
sentire i suoi pensieri. C'era anche un terzo individuo tra i due,
vestito di tutto punto. Era l'Arbitro, colui che avrebbe dato il via
all'incontro tra i due. Quella era la vita di Alex, il suo mestiere
aveva molti nomi, come “Nuovi Gladiatori”, ma quello più
utilizzato era “Job Fighters”, perché i due contendenti
lottavano letteralmente per un’occupazione. La crisi divenne così
cupa che tutti coloro che cercavano un lavoro iniziarono ad
acconsentire a qualsiasi cosa, pur di avere qualche soldo per
campare. Inizialmente venivano trattati da schiavi dai vari
dipendenti e pagati pochi spiccioli. Poi si passò ad utilizzarli per
creare giochi sadici o umilianti, il tutto per migliorare il
carattere dei lavoratori che diventavano spettatori di un reality
show perverso. Infine si passò al combattimento tra varie persone,
così nacquero questi combattenti. Agli inizi si trattava solo di uno
svago, ma poi i direttori capirono che potevano creare qualcosa di
più, come ad esempio mostrare il proprio prestigio tramite i vari
lottatori. In questo modo anche gli sponsor entrarono nel modo dei
Job Fighters, aumentando sensibilmente i guadagni. C'erano diversi
tipi di incontri, quello di Alex era per entrare in un team di
lottatori. Se la squadra era piena, l'ultimo arrivato doveva
combattere con il nuovo arrivato per difendere la sua posizione. Il
vincitore avrebbe ottenuto un “contratto” o tenuto quello che
aveva già, anche se era più un accordo, visto che lavoravano in
nero e non c’erano carte da firmare. La maggior parte delle volte
però, dovevano lottare contro i "Gladiatori" di altre
aziende o negozi, le scommesse erano sempre presenti in queste
categorie di scontri. Questa attività ufficialmente era illegale, ma
ufficiosamente era permessa, anche per dare lavoro ai tanti giovani
che ne erano sprovvisti. Ma la popolarità dei Job Fighters crebbe al
punto tale che diverse reti televisive mandavano in onda i diversi
incontri, anche se solo a notte fonda per evitare problemi con
la legge. Solo le aziende più redditizie potevano permettersi una
cosa del genere, come appunto la Spender. Alex si guardò intorno e
notò le diverse telecamere, nonostante fosse la sua prima volta in
diretta non era nervoso, anche perché non aveva il tempo per
preoccuparsi di queste cose. Il suo nemico era pronto a lottare e,
come aveva presagito la donna, impugnava un'arma, per la precisione
un bastone di ferro. Il ragazzo non era intimidito nemmeno da questo
fatto, era calmo e concentrato come sempre, non era la prima volta
che lottava contro un nemico armato.
I due combattenti si posizionarono al centro del
ring, che era circolare, dando il via alla presentazione dell'Arbitro
<<Signore e signori, vi do il benvenuto alla Spender
Company dove si terrà l'incontro di oggi. I due contendenti si
sfideranno per entrare nella nostra azienda, chi sarà il più forte?
Chi di loro è pronto a dare tutto se stesso per ottenere un
contratto? Lo scopriremo a breve! Lasciatemi presentare i due
coraggiosi lottatori!>> dopo aver concluso il suo discorso,
l'uomo di mezza età si avvicino al ragazzo.
Francesco Giordano
Commento del giurato del blog: "Francesco ha creato una storia davvero originale, e se vogliamo distopica, con uno dei temi sicuramente più problematici della nostra società contemporanea. Tratteggia, con uno stile semplice e diretto, sin dove può portare la disperazione, una crisi non soltanto economica ma umana, della propria autonomia e identità."
Ciao Ezio, ma grazie a te, è stato un vero piacere! E... ha vinto il mio preferito! Yuppino! Ciaooooooooooooooooooooo e complimenti!
RispondiEliminaCiao Anncleire! Sono felice che il mio racconto ti sia piaciuto! :)
Elimina