Ringrazio infinitamente Karen Waves per avermi dato la possibilità di leggere in super anteprima la novella e soprattutto per aver risposto alla mie domande ed essere presente oggi sul mio blog per presentare il libro.
La mia breve recensione della novella sarà pubblicata nei prossimi giorni =D
Prima di tutto voglio presentarvi tutte le info sulla novella.
Bad girl è uno spin-off della serie La studentessa e il potatore, ma si può leggere anche da solo. Il protagonista è Won-ho, un ragazzo coreano che si innamora di Valentina, una studentessa italiana in scambio in Corea del Sud. Tutta la loro storia è raccontata nel primo volume Le cesoie di Busan, disponibile in eBook e cartaceo su Amazon.
Non l’avrebbe voluta tanto,
se non fosse stata così cattiva
BAD GIRL
Karen Waves | 99 pp. | gratis
“Con te posso essere quello che voglio, perché ci conosceremo soltanto per perderci.”
Per Won-ho Valentina ricorda un sonetto di Shakespeare, anche se ha il carattere peggiore che abbia mai incontrato in una ragazza. Ma dal momento che ha da poco litigato col padre e si trova a un passo dal lavoro dei suoi sogni, ovvero fare il potatore, uscire con una studentessa occidentale sembra il minore dei suoi problemi.
Valentina, però, è più complicata di quello che Won-ho si aspetta: dice di no, poi di sì, alternando momenti di sarcasmo tagliente ad altri di fragilità e dolcezza.
Won-ho la insegue tra lezioni e incontri casuali sulla spiaggia, scoprendo di non essere attratto solo dalla bellezza straniera e dai lunghi capelli di oro rosso. Tuttavia tentare di sedurre una donna che lo guarda con franchezza, e sembra volerlo come lui vuole lei, potrebbe avere conseguenze inaspettate, come scoprirà al loro primo appuntamento, sulla baia di Busan...
Bad girl racconta l’inizio di un amore inatteso e appassionato tra due persone che per geografia, carattere e cultura sembrano nate per restare distanti, ma che quando si trovano non sanno resistersi.
ESTRATTO DAL LIBRO...
Quel sorriso si allargò, come se fosse un’abitudine che doveva ricordare, e la luce del giorno era pallida sui suoi capelli chiari, sulla sua pelle. Potrei paragonarti a un giorno d’estate, ricordò Won-ho. Shakespeare stava pensando a un uomo, ma doveva averle viste, Shakespeare, donne come questa. E ora le stava sorridendo di rimando, stupidamente, quando le diede l’unica risposta che le poteva dare, perché le regole, dopotutto, erano regole. «No.» Sei più amabile, più temperata, continuava il poeta, ma non c’era nulla di temperato nella vampa di rabbia che incendiò le labbra della ragazza, lo scontento salito agli occhi da scie di fuoco sulle guance. «Okay» disse in un inglese aspro, raccogliendo le sue cose rapidamente. «Okay.» Avevo ragione, pensò Won-ho, riconoscendo l’accento, e almeno su questo non poteva sbagliare, chiedendole con gioia: «American?». Osservarla era come guardare il riflesso del sole sull’acqua: mutava costantemente e senza preavviso, brillante e facile da leggere. Un certo trionfante disprezzo le si dipinse sul volto, gli occhi quelli di chi sta preparando la risposta perfetta. E quello che le uscì dalle labbra era davvero quasi busanese, ma arrotato d’astio intorno all’accento di una lingua diversa. «No. E comunque, parlo inglese meglio di te.» |
Chi è Won-ho?
Ecco per voi un'esclusiva presentazione!
Cognome: Kwon
Data di nascita: 3 marzo 1988
Anni (coreani): 27
Anni reali: 26
Luogo di nascita: Busan
Nazionalità: coreana
Altezza: 175 cm
Peso: 65 kg
Segni particolari: potatore
Laurea: letteratura italiana
Carattere: sembra dolce e buono,
ma nasconde un lato da mean boy che piace molto a Valentina
Pregi: ottimo amante
Difetti: testardo e orgoglioso
Il mio nome è Kwon Won-ho e oggi è
il mio compleanno. I miei regali? La zuppa di alghe fatta da mia madre, i cocci
di una ciotola rotta da mio padre. Non importa. Ho gli alberi dell’università
dove studio da potare e un pomeriggio di surf con i miei amici tra due giorni.
Studio letteratura italiana. Non è
stata una mia scelta, ma ho sempre amato i libri e me la sono fatta andare
bene. Ora che sto per laurearmi porto con me quello che mi è piaciuto:
l’impronta di mondi diversi e le parole dei poeti che ho amato.
Il mio futuro, in teoria, sta
cadendo al suo posto esattamente come vorrei che facesse: ho già
un’offerta di
lavoro, la possibilità di andar via di casa. Se solo mio padre non avesse
deciso, anche qui, che dovrei fare quello che ha scelto lui.
In tutto questo, naturalmente,
arriva lei. Ho capito subito che il suo tempismo sarà pari alla sua cortesia,
ossia inesistente. È la classica occidentale piena di sé, profondamente
maleducata – e molto bella, questo sì. Troppo bella per non provarci. E del
resto è solo una studentessa in scambio. Se ne andrà presto e qualsiasi cosa
accada tra di noi non conterà. O così mi dice il mio amico Ji-hyun.
Non che Ji-hyun sappia molto di
donne, occidentali o coreane. E così quando le parlo, lo faccio a modo mio.
Perché non sono solo i suoi capelli del colore dell’estate, le sue gambe lunghe
che mi attirano, ma soprattutto il modo in cui ogni nostro scambio di battute è
una guerra, che nessuno dei due riesce mai a vincere. È un sentimento più
complicato del desiderio, e di complicazioni ne ho già abbastanza.
Mi chiamo Kwon Won-ho, ho appena
compiuto ventisette anni e c’è una ragazza che non vuole uscirmi dalla testa.
Ma è soltanto una distrazione, lo prometto. Forse.
Infine passiamo a scoprire chi è Karen Waves? Ecco l'intervista!!
Karen Waves è nata a Vicenza, ma vive a Padova dove studia lingue moderne all’Università. Scrivere è sempre stata la sua passione, ma Le cesoie di Busan è il primo romanzo che si è decisa a pubblicare. Come ispirazione ha avuto i suoi grandi amori: la Corea, le storie romantiche e gli alberi.
1. Ciao Karen, benvenuta sul nostro blog e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Innanzitutto, parlarci un po’ di te, presentati ai lettori.
La mia biografia dice: 23 anni
compiuti per forza, nata a Vicenza ma emigrata a Padova per motivi di studio.
Come sono: gattara, insonne e caffeinomane – insomma, una persona facile con
cui convivere, come testimonierebbe il mio pazientissimo fidanzato assai poco
coreano.
2. Molti lettori ti conoscono
per il tuo primo libro Le cesoie di Busan, cosa ti ha spinta a scrivere
questa storia?
È nata come uno scherzo con un’amica
che non credeva di poter trovare gli uomini coreani attraenti, poi è cresciuta
e si è allargata come fa Yae-rim con le sue opinioni non richieste. Mi sono
trovata ad avere Valentina e Won-ho in testa, e pur di liberarmene ho
cominciato a scrivere. A quel punto era troppo tardi per fermarsi. Questi due
mi tengono ostaggio, anche se mi piace da impazzire scrivere di loro. Le trame
e le idee che li vedono protagonisti sono tantissime e aumentano di giorno in
giorno.
3. Come mai hai scelto di
ambientarla a Busan? Ci sei mai stata?
Ho visto Busan in uno dei miei
drama preferiti, Reply 1997, e sono rimasta intrigata da questa città
metà in collina, metà sul mare. E poi con un’ambientazione così si sono
sviluppati altri aspetti della storia – le spiagge, il surf, Won-ho stesso come
personaggio. Ormai mi riuscirebbe impossibile immaginare il libro ambientato
altrove. Purtroppo non sono mai stata in Corea del Sud... Anche se è in cima
alla lista dei luoghi dove vorrei andare! Dovessi sfondare come autrice... saprete
dove trovarmi!
4. Da cosa nascono le tue
conoscenze e la tua passione proprio per la Corea?
È stato un po’ un effetto
valanga... Ho cominciato a vedere drama, che mi hanno portata al k-pop, poi
alla letteratura e alla cultura coreana. Infine mi sono trovata ad accumulare
conoscenze e curiosità su questo paese, dalla storia all’economia e alla vita
quotidiana. Quando ho cominciato a scriverne, poi, ho fatto ricerche più
specifiche su vari aspetti delle tradizioni e degli usi locali.
5. Ti rivedi in qualcuno dei
tuoi personaggi, magari nella protagonista Valentina?
Hahaha, no! Valentina è molto
diversa da me. Sicuramente a un certo livello c’è qualcosa di me in ogni
personaggio che scrivo, ma in genere traggo ispirazione da altri, non da me
stessa. Vorrei poter dire di essere come Yae-rim, ma non sarebbe vero,
purtroppo. Non possiedo nemmeno il suo fascino da diva anni ’50.
6. Proprio oggi sarà online la
novella Bad Girl, narrata dal POV di Won-ho. Perché hai voluto
approfondire la storia, raccontandoci le sensazioni del ragazzo?
Raccontando la storia dal punto di
vista di Valentina, ho dovuto tralasciare aspetti del carattere e della vita di
Won-ho che lei, e quindi il lettore, ancora non conosce. Won-ho è una persona
estremamente riservata e c’erano cose di sé che non voleva condividere con la
sua bella occidentale appena conosciuta. Ho voluto cominciare a guardare al suo
mondo, dargli forma, e mi sono stupita io stessa di quanto ci fosse da dire.
Questo mi ha permesso non solo di raccontare la storia dal punto di vista
maschile, ma anche da quello di una persona culturalmente distante da noi e con
un background familiare problematico. E di parlare più da vicino della Corea e
della sua bellezza e particolarità.
7. Quando potremo leggere
finalmente il continuo de Le cesoie di Busan?
In autunno! Lo sto preparando,
un’operazione che richiede diverso tempo data la lunghezza molto superiore a
quella delle Cesoie... ma la prima stesura è già finita!
8. Hai altri progetti per il
futuro, oltre al secondo libro?
Questa di Valentina e Won-ho sarà
una trilogia e presto dovrò cominciare a plottare il terzo. Se possibile
continuerò a pubblicare novelle più brevi allo stesso tempo dei volumi...
9. Grazie ancora per
disponibilità Karen e un grandissimo in bocca al lupo per i tuoi libri!
Crepi! Speriamo di riuscire a
diffondere la passione coreana a molti più lettori! E grazie mille a te per
avermi ospitata ;)
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