Pagine

martedì 2 maggio 2017

Breve recensione: Fattore Z

Cari lettori come sta andando il rientro dalle vacanze? Oggi voglio parlarvi di una breve storia molto particolare e interessante. Fattore Z è un libro fuori dalle righe, scritto abilmente da Alessandro Casalini ed edito da Sillabe di Sale editore. Rientra nella categoria dei thriller, ma sicuramente può perfettamente essere catalogato anche come un fantascientifico.

FATTORE Z
Sillabe di Sale | 196 pp. | €15,00
Stanza bianca, quattro insoliti personaggi e un contatore appeso al muro da cui prende vita uno strano conto alla rovescia. Sono Padre Sandro (un prete missionario alla disperata ricerca delle risposte che solamente la fede può dare), Nick (una ex rockstar oramai fusa di testa con evidenti problemi di sesso dipendenza), Pam (una scienziata in odore di Nobel piena di sé con misure e curve da top model) e infine Zoe (una malata terminale di AIDS).
Questi gli improbabili compagni di viaggio catapultati all’interno di un mondo monocromatico scandito dal susseguirsi di numeri apparentemente senza senso. È solamente un gioco, oppure un altro stupido reality show? E se fosse un esperimento “psico-qualcosa”? Ne resterà solamente uno? Inutile continuare con domande senza risposta, così i quattro cominciano a raccontare sé stessi gli uni agli altri, andando a scavare sempre più a fondo e riportando alla luce vecchi scheletri nascosti in armadi ormai dimenticati.
Il tempo passa, i ricordi affiorano, mentre i numeri marciano inesorabili verso lo zero. Con in passare delle ore qualcuno del gruppo si perde per strada. Zoe invece ha qualcosa di speciale. Lei sa vedere attraverso quell’apparente successione di numeri senza senso. Numeri primi, ipotesi di Riemann, congetture mai dimostrate. Forse c’è qualcosa oltre quelle pareti bianche.
 Zoe chiude gli occhi e vede.

Fattore Z è un libro strano, fuori dalle righe, e ancora adesso, dopo aver terminato la lettura e averci rimuginato sopra, sto cercando un senso a tutta la storia.
La trama di per sé è molto interessante, ma solo alla fine acquisisce un vero significato. Infatti durante la lettura mi sono domandata se davvero avesse un senso e una spiegazione tutto ciò che stavo leggendo.
Il quadro è questo: quattro personaggi sono rinchiusi (anzi entrano di loro spontanea volontà, senza saperne il motivo) in una stanza con quattro pareti bianche e un contatore con una sequenza numerica che decresce, apparentemente senza seguire un ordine. Questi quattro personaggi sono diversi e la loro unione sembra stridere un po’: c’è Zoe, malata terminale; Nick un ex rockstar; Pam, una scienziata con un seno molto grande (importante precisarlo) e Padre Sandro, un prete missionario. Cosa ci faranno mai insieme questi personaggi? Beh, anche io me lo sono chiesta, ma questa domanda sembra rimanere senza risposta fino all’ultimo. Questo mi ha portato quasi a detestare la storia, visto che continuavo a non capire.
Fattore Z si sviluppa in poche pagine, in cui succede di tutto, ma portare a termine la lettura è stata dura.
Anche la presenza di spiegazioni matematiche, troppo dettagliate, secondo me ha reso il tutto un po’ più complicato, perché chi non è della materia ha difficoltà a capire di cosa si stia parlando.
Nonostante tutto questo però una nota positiva l’ho trovata, ed è lo stile incalzante e adrenalinico con cui scrive questa storia Alessandro Casalini, infatti sebbene avessi difficoltà ad andare avanti e poca voglia di proseguire, la sua narrazione mi ha tenuta incollata alle pagine, costringendomi a portare a termine la lettura e così arrivare ad una soluzione. Solo a quel punto ci rendiamo conto che quello letto fino ad ora è un viaggio nella psiche di uno dei personaggi, viaggio descritto davvero in modo magistrale, perché riesce a raccontare una nuova realtà, senza il minimo sospetto.
Insomma Fattore Z è un libro particolare, originale e, secondo me, per “pochi”. Può essere apprezzato dai lettori di fantascienza e thriller, ma forse dovreste iniziare a leggerlo senza troppe aspettative. 

VOTO:



2 commenti:

  1. I libri che mi lasciano stranita dopo la lettura, sono sempre quelli che recensisco con più difficoltà perché è difficie capire se mi sono piaciuti o no. Tu ci sei riuscita bene invece :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie *-* in effetti è stato difficile, perché davvero non sapevo da che parte pendere!

      Elimina