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giovedì 7 settembre 2017

Letture in breve: il mondo dei racconti

Buongiorno carissimi lettori ^^ Come procede il nuovo mese? E le letture?
Come sapete, ho da poco iniziato a leggere una raccolta di racconti di Dino Buzzati, "La boutique del mistero", e me ne sono innamorato. Inoltre ho pensato che, non potendo avere molto tempo nei prossimi mesi (e se ho troppi pensieri non riesco a portare avanti lunghe letture), potrebbe essere il primo acquisto di una lunga serie... un racconto al giorno riempe l'anima.
Quindi quello che vogliamo proporvi oggi è una lista di raccolte che vorrei comprare (cercando esiste un numero infinito di raccolte che mi interessano) e leggere nei mesi a venire.. oltre a chiedervi qualche consiglio! :P




La mostra delle atrocità (Ballard)

L'opera che ha consacrato Ballard autore di culto, formidabile visionario, profeta dei destini del mondo. Un'opera totale che fonde la forma del romanzo, le cadenze del saggio e un apparato di note ricco come un romanzo nel romanzo, come una lucida summa delle icone della contemporaneità. Protagonista un uomo dal carattere sfaccettato e dai molti nomi (Travis, Talbot, Traven, Tallis, Talbert, Travers), e intorno (o dentro di lui?) un universo stravolto e artificiale: celebrità anatomizzate, fantasie oniriche e libere associazioni, crudeltà e pornografia, civiltà e inferno. "Qual è il reale significato della morte di Marilyn Monroe o dell'assassinio di Kennedy? Come agiscono su di noi a livello neurale, a livello dell'inconscio? Questi eventi dei media, il suicidio della Monroe, l'assassinio di Kennedy, l'elezione di Reagan (riportata nel libro quindici anni prima dell'evento reale) hanno qualche significato nascosto nella nostra mente, influenzano la nostra immaginazione secondo modalità impreviste?"


Cattedrale (Carver)

A volte anche una visita inattesa e poco gradita - quella di un amico cieco della moglie, per esempio - può smuovere emozioni dimenticate. E cosi, infatti, che il narratore del racconto che dà il titolo alla raccolta - forse il più celebre di Carver e uno dei più amati dall'autore - finisce per passare quasi senza rendersene conto dall'iniziale ostilità condita di gelosia al momento di una piccola rivelazione. È un personaggio carveriano a tutti gli effetti, l'anonimo protagonista del racconto: sottilmente alla deriva, privo di amici, inchiodato in un lavoro che detesta, con una moglie da cui forse si sente un po' trascurato. Eppure, è proprio la presenza ingombrante del cieco Robert a costringerlo a uscire dalla sua corazza e abbozzare un rapporto umano, una condivisione che gli permetterà di recuperare, forse, una parte di sé dimenticata. Carver ne segue l'impercettibile evoluzione con naturalezza, con uno stile maturo e consapevole dei propri mezzi, da lui stesso definito "più pieno e generoso". Se "Cattedrale" chiude la raccolta su una tenue nota positiva, nel resto del libro prevalgono i toni desolati, i fragili equilibri pronti a spezzarsi in conseguenza di eventi all'apparenza secondari: un nuovo trasloco in "La casa di Chef", l'atto mancato di una riconciliazione impossibile in "Lo scompartimento", l'inizio di una crisi senza apparenti vie d'uscita in "Vitamine", in cui nella deriva personale fa irruzione la violenza della storia.


Notturni (Hoffman)  


Racconti notturni è tratto dal primo volume di Romanzi e racconti e costituisce un'opera a sé nella produzione di Hoffmann. Il gran tema di questa narrativa è l'angosciosa disgregazione di fatti reali; Hoffmann crea attorno a sé un mondo assurdamente grottesco e, soltanto a tratti, in apparenza poetico. "Il rapporto tra l'entusiasmo e la follia, fra il sogno e la smorfia, più che poetico, cioè spontaneo, è deliberatamente provocato; provocato con grandissima abilità... L'alternarsi capriccioso, rapidissimo, spesso quasi inavvertibile, del sogno e della realtà distrugge questa e quello; conseguenza ne è il vuoto, unico vero esito artistico dell'opera hoffmaniana". 



Un cigno selvatico (Michael Cunningham)  

Le storie della buonanotte non sono mai state così dark, perverse, e reali. La Bestia è di fronte a voi in fila al supermercato, compra uno snack, il suo sorriso divorante fisso sul cassiere. Un ometto malformato con un talento per le piccole magie non si ferma davanti a nulla per procurarsi un bambino. Jack, pigro e rozzo, preferisce vivere nel seminterrato di sua madre che ottenere un lavoro, fino al giorno in cui scambia una mucca con una manciata di fagioli magici. E ancora, il matrimonio di Raperonzolo entra in crisi quando comincia a perdere i capelli, Hansel e Gretel diventano due teppisti violenti e senza freni. In Un cigno selvatico, Michael Cunningham trasforma i personaggi di terre molto molto lontane - le figure mitiche della nostra infanzia che tanto ci hanno incantato - in protagonisti che rivelano molto del nostro presente.



Tutti i racconti (Flannery O’Connor)


Quelle della O'Connor non sono rappresentazioni realistiche della scena sociale in cui è nata la vittima, ma rappresentazioni del divino come appare a chi abbia una visione antropocentrica del mondo: i suoi personaggi la vivono come una violenza, un'offesa, un intervento distruttivo che sconvolge l'equilibrio del mondo umano. A tal punto che la visione religiosa che si ricava dai racconti è spesso opprimente. D'altra parte, morte, sofferenza, disordine, sono invece i mezzi attraverso i quali un personaggio passa da una comprensione meschina, superficiale, dell'esistenza al mistero nel quale l'uomo vive e muore.




Tutti i racconti (Virginia Woolf)

Dalle prove giovanili, come "Il diario di Joan Martyn", alle più mature e sorprendenti espressioni come "Il lascito", storia del suicidio di una moglie, e "Il simbolo", triste meditazione su una montagna, o "La località balneare", basato su una conversazione casualmente udita nella toilette per signore di un ristorante, i racconti di Virginia Woolf confermano tutta la pienezza di una vocazione letteraria assoluta. Raffinate e godibilissime, incentrate sui grandi temi del senso di solitudine della donna, della caducità umana, della impossibilità dì una vera comunicazione intima, queste storie consentono di ripercorrere tutta l'evoluzione di tale vocazione, affiancandosi degnamente all'intera produzione romanzesca della scrittrice inglese.




Il cimitero senza lapidi e altre storie nere (Gaiman) 

Nobody Owens cade dal melo ai confini del cimitero, nel terreno sconsacrato dove sono sepolti i malvagi, e decide di donare una lapide alla strega che lo soccorre. Jack incontra un troll sotto il ponte della ferrovia e da quel momento la sua vita sarà legata a un terribile patto di morte. Un nobile cavaliere trova il Santo Graal nel salotto di una vecchina che non ha alcuna intenzione di spostarlo dal suo grazioso caminetto. Tra l'horror, il fantasy e il giallo hard boiled, undici racconti per rabbrividire e sorridere. Racconti che, come scrive lo stesso Gaiman, sono "viaggi fino all'estremo opposto dell'universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l'ora di cena".



Dago Red (John Fante)



Com'è tradizione nella storia della migliore prosa moderna americana, il Fante delle short stories non ha nulla da invidiare all'autore dei grandi romanzi, e si dimostra, fin dall'inizio degli anni Trenta, in grado di utilizzare questo genere narrativo con virtuosismo stilistico e una sempre nuova capacità di divertire e commuovere. In racconti come il "Muratore nella neve", Fante raggiunge alcuni dei suoi vertici espressivi e fantastici, e lo stesso può dirsi di tanti testi scritti e pubblicati dopo "Dago Red", anche se lo scrittore, eternamente insoddisfatto della sua opera, non pensò mai a raccoglierli in un nuovo volume.






Quale leggereste?
Ne avete qualche altra da consigliare?

1 commento:

  1. Quello di Gaiman vorrei leggerlo in prossimità di Halloween, mentre "Un cigno selvatico" mi ispirava già dalla sua uscita.

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