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mercoledì 10 febbraio 2016

Compra anche tu un Distillato, un vero toccasana!


Sono uno scrittore. Non è stato affatto facile riuscire a completare il mio romanzo. Ho incontrato diversi ostacoli lungo il percorso creativo della scrittura durante il quale mi chiedevo se tutti gli ingranaggi fossero posizionati nel modo più corretto, se i personaggi avessero assunto caratteri degni di attenzione, se la mia storia fosse degna di essere raccontata o semplicemente un insieme di parole scoordinate e illeggibili. Alla fine sono riuscito a completare la mia storia. E non c'è nulla di più soddisfacente di cederla a voi lettori, nella speranza che la mia storia possa giovare anche a voi, possa divertirvi, emozionarvi, lasciarvi qualcosa dentro.

Sono un lettore. Amo leggere, la mia stanza è ormai diventata un microcosmo popolato da volumi, scrittori, personaggi, ambientazioni e dialoghi. Leggo dappertutto, non sempre, purtroppo gli impegni quotidiani sono tanti, a volte è impossibile dedicarsi alla lettura. Eppure, ogni volta che ho tempo, ogni volta che ne ho voglia, leggo. Non c'è nessuno che mi costringe. Leggere è un atto di puro piacere. Leggere è avere la libertà di dedicarsi a una storia piuttosto che a un'altra, di interrompere un capitolo e di ricominciarlo a proprio piacimento.

Non amo leggere. Non sono mai stato tanto attratto dal mondo della lettura. E detesto coloro i quali credono che io sia, solo per il semplice fatto che non legga, un uomo privo di coltura o interessi. Un uomo arido, sterile, a detta di molti. Se un giorno dovessi decidere di leggere, lo farò per me. Non per gli altri.

Sono una casa editrice, la Centauria. Ho deciso di non tenere in considerazione il lavoro, piacevole ma pur sempre faticoso, degli scrittori, tagliando a mio piacimento frammenti di libro che ritengo poco importanti o interessanti. Non rispetto il loro lavoro insomma, non rispetto la loro dignità. Così come non rispetto i lettori e i non-lettori. Voglio impormi. Voglio imporre libri tagliati a casaccio (mi concedete il termine "mutilati"?), senza un filo logico, senza un senso, senza che l'intera storia venga raccontata. Lascerò soltanto il fulcro centrale. Dopotutto, ha importanza tutto il resto? Eccovi quindi i Distillati (oh si che nome perfetto): la Mazzantini accorciata di 200 pagine giusto per fare un esempio. Perchè in effetti, chi ha poco tempo per leggere non ha la possibilità di scegliere romanzi brevi ma pur sempre interi. Lo slogan poi è davvero carino:

"Chi di voi non ha potuto leggere per mancanza di tempo libero un best seller perchè troppo lungo? Con i distillati vivi il PIACERE della META' delle pagine dell'originale, ma senza perderti NULLA"
E alla fine sì, il distillato vi è riuscito. Un distillato di banalità, decadenza, anticultura.


12 commenti:

  1. Che piacere c'è nel leggere un distillato? Il romanzo deve essere letto nella sua integrità per creare quell'empatia necessaria, tra lettori e personaggi, che rende ogni storia unica e coinvolgente :)

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  2. Io al posto della casa editrice quasi mi vergognerei anche solo per aver avuto l'idea..

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  3. Vedere "Venuto al mondo" uno dei miei libri preferiti in assoluto "mutilato" (come hai ben detto tu) è stato un colpo al cuore.. E' un'iniziativa insensata secondo me, chi ha voglia di leggere un best seller, per quanto lungo possa essere, lo farà per intero, non certo ricorrendo a certi stratagemmi che servono solo a snaturare l'essenza di un romanzo.. però sono curiosa di sapere se c'è qualcuno che li ha comprati e che piacere ci ha trovato!!

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  4. Il solo fatto di tagliare intere parti di un romanzo è di una tale violenza da lasciarmi basita. E' come privare una persona di un arto. E poi, se voglio leggere, il tempo, in qualche modo lo trovo. Se non voglio leggere, distillato o no, non leggerò comunque.

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    1. Vai a capire perchè hanno avuto questa fantastica idea >.<

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  5. Cioè non ho capito, hanno tolto dei capitoli per ridurre le pagine??
    Sono scioccata!

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    1. Non so di preciso, credo però abbiamo tagliato pezzi a caso!

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