LA CONTESSA NERA
AUTORE: Rebecca Johns
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 324
PREZZO: 18,60
L'alba illumina l'imponente castello di Csejthe. Nella torre più alta, una donna elegante, austera e vestita completamente di nero è sveglia da ore. Sta fissando, attraverso una piccola feritoia nel muro, un pezzo di cielo che volge all'azzurro mentre le stelle lentamente scompaiono. Sa che quello squarcio di cielo è l'unica cosa che riuscirà a guardare per il resto della sua vita. L'ultima pietra che, per decreto del palatino, la condanna a essere murata viva in quella stanza è appena stata posata. Ma la contessa Erzsébet Bathory non ha nessuna intenzione di accettare supinamente il destino che le viene imposto. Non l'ha mai fatto nella sua vita. Erzsébet è solo una bambina innamorata dei libri quando, nella dimora in Transilvania dove vive insieme alla sua famiglia, assiste ad atti di violenza indicibili. Atti che la segnano nel profondo e che non potrà mai dimenticare. Neanche quando, a soli undici anni, è costretta a sposare l'algido, freddo e violento Ferenc Nadasdy; Un uomo sempre lontano, più interessato alla guerra e alle scorribande che a lei. Erzsébet è sola, la responsabilità dei figli e dell'ordine nel castello di Sarvar è tutta sulle sue spalle. Spetta a lei gestire alleanze politiche e lotte di potere. Questo le procura non pochi nemici e coincide con l'emergere dell'anima più nera della donna. Strane voci iniziano a spargersi sul suo conto. Sparizioni di serve torturate e uccise, nobildonne svanite nel nulla. Si tratta di una cospirazione? O siamo di fronte a una donna malvagia e perversa? O il male è l'unico modo per Erzsébet di sopravvivere e lottare in un mondo dominato dagli uomini?
Madre. Amante. Strega. Assassina.
A volte il male è l'unico modo per difendersi.
Erzsébet Bàrthory è la contessa Dracula, cosi chiamata a causa della sua indole omicida, nei confronti della sua servitù.
La contessa viene considerata, ancora oggi, una dei peggiori serial killer della storia, con il record di un gran numero di omicidi (tra i 100 e i 300). Il libro si apre con una lettera al figlio della contessa, da parte del Reverendo Zacharias, in cui annuncia la morte della madre e il suo fallimento nel compito di redenzione della sua anima. Insieme alla lettera allega numerose pagine scritte dalla contessa durante gli anni di prigionia e in cui racconta la sua vita al figlio. Le pagine si alternano come una sorta di diario autobiografico.
Tutto ha inizio con la piccola Erzsèbet Bàthory, il tempo passa e la sua vita inizia già ad essere pian piano distrutta, prima la scoperta di doversi sposare contro la sua volontà con il suo futuro marito, Ferenc Nàdasdy, solo per arricchire la famiglia e accrescerne il potere; successivamente la morte del padre la costringerà ad entrare a far parte nel mondo degli adulti, infatti il fratello appena sedicenne diventa il nuovo capofamiglia e lei dovrà prendere il posto della madre, caduta in depressione dopo la morte del marito.
Poco dopo la piccola contessa, appena undicenne, andrà a vivere nella casa dei Nàdasdy, per prepararsi al fidanzamento ufficiale e intraprendere la vita da buona moglie e iniziare ad amministrare i lavori del castello. Ma Ferenc, anche dopo il matrimonio e per tanti anni, non dà nessuna importanza alla moglie, ingnorandola e preferendo a lei, servette e altre donne. Solo successivamente capirà di amare Erzsébet e di apprezzare la sua cattiveria nei confronti delle fanciulle della servitù, ma ciò non lo distoglie dalla tentazione di tradirla.
Ferenc sarà uno tra i tanti uomini che faranno soffrire la contessa, forse sono proprio l'amore non corrisposto e il tradimento la causa della sua superbia e ira omicida, che la porta a uccidere e seviziare le fanciulle. Ma la contessa nelle sue lettere chiede solo di essere rispettata come signora del castello e che questo la spinge a punirle. Saranno proprio alcune persone della sua famiglia e che credeva fidate a denunciarla. Dovrà scontare la sua pena nella sua stanza murata viva, fino alla sua morte.
Quella della contessa Bàthory è una storia reale, raccontata in molti libri e film.
Rebecca Johns riesce a narrare la sua vita in modo molto lineare, il libro riesce a catturarti dalla prima all'ultima pagina. Mi piace anche il fatto che la storia sia raccontata in prima persona dalla stessa contessa, ciò ti fa entrare dentro la mente della protagonista facendoti provare quasi pena per lei, non tanto per gli omicidi ma per il comportamento delle serve nei suoi confronti: chiacchiere, furti, tradimenti. Soprattutto ci fa comprendere l'amore per il figlio, ancora troppo piccolo per poterla proteggere ed entrare in possesso del titolo di conte. Ho apprezzato anche l'inserimento di nomi e riferimenti a luoghi dell'Ungheria nel '500, che ti riportano a rivivere la storia insieme alla contessa e a immaginarti luoghi tetri e medioevali. Erzsébet viene definita un'assassina, ma molti la reputano una strega, altri una donna nobile annoiata e invidiosa della giovinezza delle sue serve.
Quale sia la realtà non saprei, posso dirvi solamente che mi sono appassionata veramente tanto alla storia della protagonista e che Rebecca Johns è riuscita perfettamente nell'intento di far conoscere la sua storia, facendomi provare le mille emozioni che si riversavano nel cuore della contessa.
VOTO:
Sono felice di questa recensione positiva dato che ho da poco comprato questo libro! In molte recensioni ho letto che la storia è stata molto depurata degli aspetti più crudi dall'autrice, ma io sono una fifono quindi non mi dispiace che sia un po' più soft la lettura... Ciao!
RispondiEliminavolevo comprarlo e dopo questa recensione che lo descrive come emozionante e appassionante come non potrei!
RispondiEliminaDear Christy--
RispondiEliminaThank you for your kind and thoughtful review of La Contessa Nera. I just found it today. It makes me happy to see that you enjoyed the book. Mille grazie!
Rebecca Johns