mercoledì 12 febbraio 2014

Recensione: Il gioco degli occhi di Sebastian Fitzek

Carissimi lettori, non vedevo l'ora di scrivere questa recensione e finalmente ce l'ho fatta, spero di essere stata in grado di farvi venire la curiosità e la voglia di leggerlo, perché davvero merita!
Tempo fa avevo letto il continuo Il cacciatore di occhi, che poteva essere letto anche da solo, quello l'avevo proprio divorato, ma questo è ancora meglio *__* si tratta di uno psico-thriller del famoso Sebastian Fitzek, considerato uno dei migliori scrittori di questo genere.
Qualche giorno fa vi avevo fatto leggere l'inizio del libro, che può darvi un'idea: QUI

La copertina che ho inserito qui, non è uguale a quella della mia versione, ma metterò le info su quello che ho io.

IL GIOCO DEGLI OCCHI

AUTORE: Sebastian Fitzek
EDITORE: LIT - Libri in tasca
PAGINE: 376
PREZZO: 10,90

Un pericoloso maniaco, detto il Collezionista di occhi, rapisce i bambini e li nasconde dopo averne ucciso la madre. Il padre ha quarantacinque ore di tempo a disposizione per scoprire il nascondiglio. Questo è il gioco. Quando l'ultimatum scade, la vittima muore. Ma l'orrore non finisce qui, perché al cadavere del bambino manca sempre un occhio. Oltre che per la squadra omicidi, il Collezionista è anche l'ossessione di Alexander Zorbach, un ex poliziotto diventato cronista di nera, che segue sin dall'inizio per conto del giornale le folli bravate del killer e che ben presto si rende conto di essere diventato una pedina importante in un duello mortale. Ma il Collezionista di occhi è astuto, non ha mai lasciato tracce fino a quando, improvvisamente, compare una testimone misteriosa: Alina Gregoriev, una giovane fisioterapista cieca che si presenta a Zorbach sostenendo di poter vedere nel passato delle persone attraverso il semplice contatto fisico. E forse il suo ultimo paziente è stato proprio il Collezionista... Con questo romanzo, Sebastian Fitzek dà vita a una nuova invenzione narrativa in cui l'inizio è la fine di tutto.



Ho iniziato a leggere questo libro con molta curiosità, perché avendo letto “Il cacciatore di occhi” sapevo già di cosa è capace il fantastico Sebastian Fitzek e posso confermare che le mie aspettative non sono state deluse, anzi! Quando apri il libro la prima cosa che noti è che inizia con l'epilogo (ma come può essere?), poi scendi con lo sguardo per capire e vedi che la prima pagina riporta il numero 376, ci deve essere un errore pensi e invece non c'è nessun errore. La storia è davvero raccontata all'inverso. Questo è un punto a favore
dell'autore, non solo per l'originalità ma perché spinge il lettore ad andare avanti nella storia, lo accompagna dall'ultima alla prima pagina (giusto per rimanere in tema con il numero delle pagine), il lettore quando legge, sente il dovere di continuare per scoprire qualcosa che possa liberarlo dal peso della storia.

Le ore, i minuti, i secondi scorrono e tu sei ancora lì a cercare di capirci qualcosa, vuoi aiutare i protagonisti ma proprio non capisci. Questa storia è un'agonia continua, una lotta contro il tempo e poi... appena pensi di poter tirare un sospiro di sollievo, ecco che il tuo sorriso svanisce perché hai letto pure le ultime pagine e dentro di te pensi che forse era meglio non farlo.

Non so descrivervi meglio di così questo libro, cosa ho provato mentre lo leggevo, proprio non posso farvi capire quanto è bello e, allo stesso tempo, spietato e spaventoso. Quando penso ad un thriller penso ai soliti casi di omicidio più o meno macabri, ma Fitzek li batte tutti, non puoi neanche immaginare cosa leggerai. Riesce a far entrare il lettore all'interno della storia, perché chi legge si sente troppo coinvolto per poter smettere di girare pagina.
Non vi racconto la trama, perché non serve e perché potrebbe sembrare troppo banale, ma aspettate di leggerlo per dare un giudizio.
Nonostante io avessi letto “Il cacciatore degli occhi”, che può essere considerato il continuo di questo, non mi aspettavo nulla di tutto quello che è successo. Il gioco degli occhi è ancora meglio di quello (che avevo divorato), è davvero un capolavoro del genere.
La bravura di Fitzek sta nell'inserire nei suoi libri dei rompicapi fin dalle prime pagine, il lettore è portato a farsi tantissime domande e solo alla fine può avere le risposte, forse...
Ha un modo di scrivere abbastanza semplice ma che ti cattura. L'intera storia è scritta in prima persona e questo contribuisce a far entrare ancora di più il lettore nella vicenda.
Insomma, questo è uno di quei libri che consiglio a tutti i lettori, ma forse a quelli che non amano il genere potrà sembrare pesante. Invece, gli amanti di thriller e psico-thriller non potranno far altro che amarlo alla pazzia! Buona lettura!

VOTO: 

Qualcuno di voi l'ha letto? 




8 commenti:

  1. Io A-DO-RO Fitzek, ma questa serie mi manca ancora all'appello! Mi sono piaciuti da morire La Terapia e il Ladro di Anime, molto bello anche l'ultimo, il Sonnambulo, mentre Bambino mi ha annoiata, cosa incredibile, visto lo stile incalzante di questo autore.

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    1. *___* wow, io ho letto solo questi due ma voglio leggere altro. Comunque te li consiglio, inizia da questo e poi leggi Il cacciatore di occhi così vai in ordine ^^

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  2. Ho letto solo il cacciatore di occhi, e devo dire che mi è piaciuto moltissimo, anche se in questo periodo non ho voglia di leggere thriller, però secondo me quest'autore merita un'eccezione

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    1. Quando ne avrai voglia ti consiglio di leggere questo, è bellissimo!

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  3. Io ho letto Il cacciatore di occhi, bruciandomi miseramente questa lettura (perchè è un seguito con molti spoiler su questo primo libro), però non dubito che tenga con il fiato sospeso. E immagino che sia ricco di descrizioni psicologiche e fisiche, da far rizzare i capelli.

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    1. Io avevo letto pure quello prima, però fai passare un po' di tempo e poi leggilo, io nonostante sapessi molte cose non l'ho trovato per niente banale, anzi tante cose non me le aspettavo. Te lo consiglio

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  4. Oddio. Io ho una bruttissima fobia per gli occhi, quindi non so se riuscirei a leggerlo con serenità D:

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