Buongiorno carissimi! Continuiamo la nostra settimana dell'emergente. Iniziamo la terza giornata con Alessandra Zengo che ci parla della figura dell'editore e dell'agente letterario.
Esistono
due figure professionali di cui uno scrittore può difficilmente
privarsi: l’editor e l’agente letterario. Scopriamo insieme chi
sono, cosa fanno e perché servono a chi vuole scrivere senza temere
i risultati.
L’editor
come fa?
L’editor
è un professionista misterioso che gli autori temono, odiano e, in
alcuni casi, amano. Si dicono molte cose sul suo conto, e non sempre
tutte vere, ma anche questo contribuisce ad aumentarne il fascino. Lo
scrittore esordiente, quindi, si interroga sulla sua utilità. Ma
prima si chiede: chi è? Esistono
due tipi di editor: quelli bravi e quelli non-bravi (che possono
essere mediocri o pessimi, ma la Legge di Murphy dice che se c’è
una possibilità che possiate incontrare l’”editor pessimo”
incontrerete proprio lui e nessun altro). Di queste due
macro-categorie fanno parte sia gli editor che lavorano all’interno
di una casa editrice, sia i freelance che vendono la propria
professionalità al miglior offerente. Gli
editor del primo tipo (che possono essere senior o junior a
seconda di età, esperienza e mansioni) sono le persone con
cui dovete prendervela se non vi piacciono i libri che vengono
pubblicati. Partecipano alle fiere di settore (Parigi, Londra,
Francoforte le più importanti), leggono e selezionano i manoscritti
da pubblicare e, se stiamo parlando di autori italiani, li aiutano a
rendere il testo adatto alla pubblicazione.
L’editor
freelance, invece, è uno di quei tipi strani a cui piace cambiare
spesso, persone e libri. È la soluzione migliore per gli autori
emergenti che vogliono mettersi in gioco e lavorare con un
professionista del settore che prima ti demolisce casa senza pietà e
poi ti aiuta a riedificarla più solida e confortevole. Costa, è
faticoso e stressante peggio di un trasloco, ma potrebbe valerne la
pena.
Dunque
perché un autore dovrebbe affidarsi a un editor freelance? Per
imparare. Lavorare per settimane e mesi accanto a un editor aiuta a
migliorarsi e molto più velocemente di un lavoro in solitaria. Il
manoscritto cambia radicalmente, spesso, ma la cosa più importante è
che l’autore acquisisce una consapevolezza nuova dei propri
strumenti, è migliorato lui oltre alla sua opera.
Ricapitolando.
Chi
è l’editor: dipendente di una casa editrice o freelance.
Cosa
fa: seleziona i libri da pubblicare; ti aiuta a migliorare il
manoscritto.
Perché
sceglierlo: proporti agli editori e pubblicare o
auto-pubblicarti.
Cosa
non fa: ghostwriting, rappresentanza, correzione di bozze,
consulto psicologico (gratuito).
E
l’agente?
L’agente
letterario è il secondo prezioso alleato dell’autore che vuole far
leggere al mondo quello che ha prodotto nella propria stanzetta. Il
suo lavoro consiste nel far approdare il manoscritto inedito sulle
scrivanie degli editor giusti e, in seguito, scelta la destinazione
adatta, strappare le condizioni migliori per il contratto, tra cui
quelle economiche riguardanti anticipo e percentuali (royalties delle
vendite del libro e dei diritti secondari). In
Italia gli agenti importanti sono pochi, e ancora meno (per non dire
quasi nessuno) fa scouting diretto, perché è poco
remunerativo e richiede moltissimo tempo. Lo scrittore emergente può
comunque candidarsi spontaneamente con modalità che ogni agente
specifica nel proprio sito web (se ne ha uno). Tuttavia
anche questa strada non è priva di ostacoli.
1. Molti agenti hanno un servizio di
lettura a pagamento: uno o più collaboratori leggono il manoscritto
e redigono una scheda di lettura che può aiutare lo scrittore a
capire quali sono i suoi errori e come sistemarli. La qualità è
differente per ogni agenzia (e il nome importante non è una
condizione sufficiente per garantirla), ma diffidate di chi mette la
tassa di lettura come obbligatoria per essere presi in
considerazione. Un buon agente divide l’attività di valutazione
manoscritti dalla rappresentanza e pone il primo come servizio
aggiuntivo, non come necessario per entrare nella scuderia.
2.
Il lavoro dell’agente consiste nell’investire, come fa l’editore
(non a pagamento), nello scrittore e di norma chiede una percentuale
(fino al 20%, ma l’agente serio non chiede più del 10%) su
anticipo e royalties che spettano all’autore per contratto.
Esistono però agenti che chiedono agli autori di pagare un servizio
di editing pre-pubblicazione, al fine di proporre un manoscritto
migliore alle redazioni delle case editrici. Come nel caso della
tassa di lettura obbligatoria, diffidate anche da questo tipo di
agenti. Evidentemente non prevedono di piazzarvi e vendere bene con
il vostro libro, se sono preoccupati di ricevere subito un compenso
dal proprio cliente.
3.
Scegliete agenti che abbiano contatti consolidati con le case
editrici che vi interessano (un aiuto, da questo punto di vista, può
essere controllare la scuderia di autori e gli editori che li hanno
accolti). Agenti piccoli e poco conosciuti difficilmente sono
influenti e hanno potere contrattuale.
Ricapitolando.
Chi
è l’agente letterario: un mediatore tra editore e scrittore.
Cosa
fa: sceglie scrittori da rappresentare e li aiuta a pubblicare
alle condizioni migliori.
Perché
sceglierlo: per evitare di aspettare mesi in attesa di una
risposta dagli editori e per avere qualcuno che tuteli i vostri
interessi e contratti le condizioni più favorevoli, anche per il
futuro (si vedano clausole di prelazione, opzione, esclusiva etc).
Cosa
gli interessa: la pubblicabilità/vendibilità del prodotto che
presentate.
Cosa
non fa: miracoli.
Per
amor di sintesi e per non tediarvi troppo, mi sono limitata a fare
una panoramica generale sul lavoro di editor e agenti letterari, ma
se avete domande o dubbi scrivetemi nei commenti e risponderò con
piacere.
Alessandra
Zengo è l’amministratrice del sito letterario Diario di
Pensieri Persi (www.diariodipensieripersi.it)
e il direttore editoriale della testata giornalistica Speechless
(www.speechlessmagazine.com).
Attualmente lavora come editor freelance per privati e case
editrici, tra cui Giangiacomo Feltrinelli Editore.
Il
suo sito ufficiale è: www.alessandrazengo.com
articolo molto interessante! :)
RispondiEliminaGrazie mille ;)
EliminaFinalmente qualcuno che dice la verità sugli agenti letterari.
RispondiEliminaAmen.
Articolo chiaro e preciso! ;-)
RispondiEliminaMolto esauriente..
RispondiEliminaFaccio solo una domanda, essendo fondamentalmente reciproca la scelta tra Editor ed esordiente...cosa si aspetta l' Editor dall'autore?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaIl cliente ideale per un editor freelance è l'autore collaborativo, ovvero quello che capisce che è un lavoro di squadra e che si impegna per migliorare. Nella maggior parte dei casi, editor e scrittore devono lavorare insieme per tantissimo tempo, anche diversi mesi. Per l'editor è quindi fondamentale trovare un cliente che si fidi di lui e che riconosca già l'importanza dell'editing.
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