Continuiamo la terza giornata del nostro evento con l'intervista dedicata a una piccola casa editrice: Nero Press Edizioni!
Come e quando è nata l'idea di aprire una casa editrice?
Come e quando è nata l'idea di aprire una casa editrice?
L’idea è nata quando ci siamo
resi conto che avevamo tutte le carte in regola per fare bene. Soprattutto
poter contare sulla professionalità di Laura Platamone – all’epoca aveva appena
conseguito un Master di editoria – ci dava una certa sicurezza (oggi è una
professionista affermata che lavora per diverse case editrici come editor e
grafico). Così è nata l’Associazione Culturale e abbiamo cominciato col
“botto”, acquistando i diritti di un’opera straniera, Valley of dead, di
Kim Paffenroth, che abbiamo tradotto con Exilium – L’Inferno di
Dante.
Che tipologia di scrittori
cercate? Cosa cercate in un libro?
Cerchiamo scrittori nel senso più
stretto del termine. Non chiunque abbia qualcosa da dire, ma chiunque sappia
comunicare ciò che vuole dire. Pubblichiamo autori con idee originali, forti e
con uno stile già maturo – o dalle ottime potenzialità – su cui lavorare sia un
piacere e non un supplizio. Ci sono tanti autori emergenti, ma solo il 2% (potrei
essere stato largo) è forse di nostro interesse. E la scelta di questa
“politica” ha dato i suoi frutti, se pensate che autori del calibro di Danilo
Arona, Claudio Vergnani e Michael Laimo hanno scelto di
pubblicare con noi.
Quali sono le fasi dell'accordo
con l'autore?
Innanzitutto non deve mandarci
l’opera intera. Non ci serve un tomo per capire se la storia sia interessante e
lo stile buono. Sul nostro sito web specifichiamo che occorre inviare la
sinossi più due capitoli dell’opera, nonché una biografia per capire chi è la
persona che ci sta contattando. Se siamo interessati chiediamo l’invio
dell’opera completa. Voglio dire subito che le selezioni per la pubblicazione
su carta e quelle per gli ebook sono differenti: in ebook siamo decisamente più
elastici – potendo contare su costi minori – ma comunque selettivi. Le
pubblicazioni su carta per la maggior parte invece partono da noi: abbiamo in
mente un dato progetto editoriale, contattiamo un autore e gli chiediamo se è
disposto a scrivere per noi quello che abbiamo in mente. Ad esempio, è accaduto
con Il sussurro dell’uomo nero (scritto da Emanuele Corsi e
illustrato da Ilaria Tuti). A volte invece, come nel caso di Roma
Caput Zombie, di Marco Roncaccia – di prossima uscita – l’autore
riesce a colpirci con la sua storia, così decidiamo di tentare il colpo e lo
pubblichiamo.
Quali sono le fasi pragmatiche
dell'editoria? Come avviene la stampa, la scelta del titolo e della copertina?
Beh, la stampa viene affidata a
una tipografia esterna – solo i grandi marchi possono contare su macchine
tipografiche di proprietà, con quello che costano – ma per il resto, la scelta
del titolo in genere rispetta quella dell’autore, a meno che non ci convinca
per qualche motivo. La copertina non sempre è semplice da studiare, a volte ci
siamo rivolti a degli illustratori cui l’autore spiega la sua idea, altre volte
l’abbiamo elaborata noi servendoci di immagini royalty free e di un po’ di
photomanipulation. Siamo usi far visionare il risultato ai nostri autori e in genere
otteniamo buoni riscontri, ma in qualche caso l’abbiamo cambiata a seguito
dello scarso entusiasmo dell’autore. Casi rari, in verità, perché tutto sommato
siamo bravini.
Quali strumenti utilizzate per
pubblicizzare le vostre opere?
Abbiamo una mailing list di
contatti cui inviamo i comunicati delle nuove uscite e siamo inoltre
disponibili a inviare delle copie stampa per le recensioni. I social network
naturalmente giocano la loro parte nella promozione. E poi organizziamo
presentazioni e prendiamo parte a numerose fiere. Quest’anno saremo di nuovo al
Salone Internazionale del Libro di Torino, tanto per dire. Venite a
trovarci, così potrete vedere i nostri libri di persona!
Conoscevate questa casa editrice?
Quali altre piccole case editrici conoscete?
non la conoscevo! grazie a questo articolo ora so della sua esistenza :)
RispondiEliminaConoscevo la casa editrice, ma non mi sono interessata ai loro romanzi sopratutto per via del genere che trattano principalmente e che solitamente leggo di rado.
RispondiEliminaMi sono sempre chiesta come funzionasse questo 'mistico' mondo dell'editoria e devo dire che sono piuttosto affascinata!
Però non mi piace molto il fatto che venga richiesto all'autore cosa scrivere. Ho sempre creduto che un autore scrivesse sempre una storia nata da lui e non suggeritagli dalla casa editrice. Diciamo che ci sono rimasta un pochino male!
Non significa che sia così per tutte le pubblicazioni, giusto per chiarire.
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