"Dalle
case si innalzano fiumi di fumo che fuoriescono dalle ciminiere.
Tutti stanno attenti: il vicino di casa viene scrutato da dietro le
tende, persino le madri rivolgono uno sguardo apprensivo e diffidente
nei confronti dei figli. Tra i vicoli più oscuri delle strade
qualcuno trova la sua ultima notte mentre i compagni di viaggio sono
già lontani, oltre le colline, in rifugi improvvisati. Al centro
delle piazze numerosi libri bruciano di continuo creando un falò
senza fine, un falò per far rinascere l'umanità e purificarla."
Sembra quasi l'inizio di un
racconto distopico mentre in realtà, se ci soffermiamo a leggerlo,
si tratta di una vivida descrizione del panorama sociale italiano,
lontano dagli ideali più maturi e vicino (direi vicinissimo) alla
volontà di creare un mondo distopico (che per molti in realtà
sarebbe la vittoria
dell'utopia perfetta) in cui prevalgono discriminazione, bigottismo,
ignoranza.
Appena
una settimana fa a Milano c'è stato qualcuno che ci ha permesso di
ritornare all'epoca medievale: non con una rappresentazione teatrale,
non con la figura di cavalieri e dame, non con le canzoni dei
menestrelli, bensì con uno degli atti più condannati dalla storia e
in contrasto con l'uomo stesso. Forza Nuova ha di fatto proposto e
propugnato una manifestazione contro "case editrici e titoli di
promozione delle teorie omosessualiste", sostenendo di lottare
contro la promulgazione e l'incitamento all'omosessualità, fornendo
una lista di circa 25 libri da bruciare (sopratutto della casa
editrice "Lo Stamapatello") e di aziende "che
sgomitano per avere riconoscimenti per le loro politiche gay
friendly, aziende che ogni famiglia italiana dovrebbe
boicottare perché danno soldi ad associazioni che mirano solo
alla riprogrammazione della società, alle ridefinizione disumana
dell'uomo e alla rieducazione forzata dei nostri bambini" (fra
queste aziende pro gay, anche Intesa san Paolo, Ikea, Barilla, Ibm,
Telecom, Roche, Microsoft, Eataly e Barclays)
"Noi
vogliamo proteggere i nostri figli dall'indottrinamento gay, dalle
teorie secondo cui il sesso di può scegliere. Abbiamo
voluto fare questa manifestazione per sensibilizzare i genitori che
devono tenere lontani i propri figli da questi libri. L'omosessualità
è sbagliata e contro natura"
(Forza
Nuova, Angelo Balletta)
Stupisce
che nel 2015 ci sia ancora qualcuno che sostenga che l'omosessualità
sia contro natura. Quello che viene da chiedersi è cosa non lo è.
Forse non lo è la famiglia tradizionale in cui la donna è soggetta
al marito? Quelle famiglie fatte di divorzi e matrimoni continui e
ripetuti? Cosa dovrebbe fare allora chi ama qualcuno del
proprio sesso? Nascondersi, mascherarsi, compiacersi di una vita
socialmente rispettabile ma che non gli dà il benché minimo
senso di pace e appagamento? O ancora peggio, uccidersi
scomparendo, eliminando se stesso perché considerato "la
feccia dell'umanità?"
Quello
che Forza Nuova ha propugnato è l'ignoranza, l'anti-rispetto,
l'anti-umanità. Per fortuna, bande di associazioni e di genitori
sono scesi giù per le strade a combattere contro tale misfatto. Non
si possono bruciare libri così come non si possono bruciare idee,
pensieri, l'educazione dei figli in nome del rispetto reciproco, la
possibilità di amare che, tra tutti i diritti dell'uomo, è quella
che non dovrebbe mai essere intaccata.
Restando
in ambito prettamente letterario, l'Associazione italiana dei
bibliotecari, proprio a causa delle censure che riguardano diversi
libri con personaggi o storie omosessuali, ha creato una cronistoria
dei casi di censura:
"Scriveteci
e segnalate. Una delle censure più gravi è
proprio quella che si fa nelle biblioteche, togliendo i libri dagli
scaffali. Ci sono titoli che non si riescono a trovare in nessuna
biblioteca. Noi vogliamo tenere alta l’attenzione su questo tema”.
Parla
a tal proposito la scrittrice Manuela Salvi: i suoi
libri hanno come protagonisti personaggi gay, lesbiche e drag
queen. E in quelli
per adolescenti non
mancano scene di sesso. “L’omosessualità non è una parolaccia,
nessun bambino ha mai reagito male davanti a questo tema. All'inizio
non incontrai molti ostacoli. Poi, nel giro di 10 anni, la situazione
è cambiata. Gli editori hanno
cominciato a chiedermi sempre più modifiche, tagli,
autocensure, per evitare di avere problemi.
Ma capita anche che alzino la fascia d’età, così che un libro per
bambini di 10 anni viene destinato ai ragazzi di 14. Sono limiti che
deprimono uno scrittore”. Per questo nel 2012, l’autrice ha
deciso di abbandonare l’Italia e
volare Oltremanica. E
oggi, si definisce “una rifugiata culturale”. “Non si possono
negare dei fatti che esistono e ci sono, come le famiglie
gay. Altrimenti si crea
una dittatura degli adulti che
decidono cosa i bambini devono
conoscere e cosa no”.
Voi che ne pensate?
Non mi ripeto più di tanto, ma ogni giorno mi accorgo che gli (in)umani regrediscono ogni giorno di più, invece che andare avanti e svilupparsi!
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