UNRIVALED
HarperCollins | 284 pp. | €16,00
Tutti desiderano diventare qualcuno nella vita. Layla Harrison vuole fare la giornalista; Aster Amirpour sogna di essere un'attrice di successo; Tommy Phillips ha intenzione di diventare una rockstar. Madison Brooks ci è riuscita: ha afferrato il destino e lo ha piegato al proprio volere molto tempo fa. Ora è la più acclamata stella di Hollywood, e ciò che ha fatto per diventare il personaggio di cui tutti parlano è solo una macchia sull'asfalto, polvere sotto i tacchi delle sue Louboutin. Finché Layla, Aster e Tommy non ricevono un invito speciale per entrare nel mondo esclusivo della vita notturna di Los Angeles e partecipare a una spietata competizione di cui Madison Brooks è l'obiettivo. Ma proprio quando le loro speranze si accendono come stelle che bucano lo smog della California, Madison Brooks scompare... e le aspettative dei quattro ragazzi si spengono, oscurate da una nebbia di bugie.
Le uniche luci che brillano sono quelle dei locali notturni affollati, dei paparazzi in attesa dell'arrivo delle più rinomate personalità di Los Angeles, delle piste da ballo frenetiche accompagnate da musiche ipnotizzanti e ritmiche. Si scorgono soltanto piccole lanterne disseminate ma non in grado di far brillare di luce propria il percorso narrativo tracciato. Il romanzo infatti si presenta con un ottimo substrato che però rimane potenziale e non sfruttato appieno, è come se la storia rimanesse sospesa, incapace d sbilanciarsi da un lato rimanendo piuttosto neutrale. La verità in fondo è che non mi ha lasciato nulla. Non è nato con la funzione di essere un libro rivoluzionario, un libro filosofeggiante e rivelatore, ma come un romanzo thriller che destasse curiosità, mistero e piacere nel leggerlo. Ma i fili che avrebbero dovuto trascinarci nella lettura risultano essere fragili, incapaci di trainarci e farci divorare (cosa che dovrebbe fare un buon thriller) le pagine che si susseguono. Questa proprietà sembra emergere soltanto a un certo punto verso gli ultimi capitoli (per poi sparire quasi immediatamente) mentre, dal mio punto di vista, il resto della narrazione appare lento e piatto. Manca l'adrenalina, la suspense, il magnetismo. Lo stesso prologo che ci lancia nella storia descrivendoci un mistero intorno a cui ruoterà poi l'intero romanzo è debole e spento. Eppure l'idea di fondo non mi è dispiaciuta: l'autrice ci porta nel mondo dei VIP caratterizzato da sotterfugi, menzogne, recitazione pubblica, segreti e misteri da svelare. Emblema di questo mondo sono i club notturni dove si svolgono feste, cerimonie pompose, tutto all'insegna della ricchezza e della fama. Ma cosa si nasconde in realtà dietro questo mondo scintillante e dorato? Se fosse solo una crosta sotto la quale scavare? Lo sa bene Madison cosa significa far parte di quel mondo, e sembra proprio che proprio per quello sia stata costretta a rinunciare alla sua stessa identità. E cosa succede se alcuni ragazzi normali si invischiano in questo mondo? Ne rimarranno soggiogati, incatenati, fino a perdere la loro innocenza. Tommy, Aster, Layla sono i principali tre protagonisti, ognuno con una personalità diversa, obiettivi e decisioni contrastati, in combutta tra di loro e con se stessi per farsi accettare da quel mondo e vincere. Tommy vuole sfondare nel mondo della musica, Layla vuole vincere per potersi permettere la scuola di giornalismo, Aster vuole diventare un'attrice famosa. Sono infatti dei promoter che dovranno far aumentare gli introiti dei vari club di Ira, ricco magnate del mondo dorato. Ma a quale prezzo? Qualsiasi: la perdita degli ideali, il superamento di alcuni limiti, la perdizione. Soltanto i più forti e i più tenaci riusciranno a sopravvivere. Viene quindi denunciata la maschera del mondo hollywoodiano, l'apparenza che prevale sull'essenza e le conseguenze nefaste di questa decisione. Punto a favore per il romanzo insieme a una discreta caratterizzazione dei personaggi (forse troppo stereotipati e prevedibili) a cui viene lasciato un certo spazio (forse troppo a volte a discapito della storia). Ma la storia purtroppo, continuando a ripensarci, mi appare strutturata in maniera confusionaria come se si fosse perso l'orizzonte, il punto di arrivo. Troppe idee? Incapacità di dedicarsi a tutte in maniera organica? Alla fine l'autrice sembra aver fatto un mix di ingredienti che però non portano assolutamente da nessuna parte!
Confusionario, povero di originalità e capacità creativa, con uno stile troppo semplice se non addirittura banale a raccontare una storia scontata. Voglio proprio vedere cosa si inventerà l'autrice per continuare la saga.. allungare il sugo spesso non è la scelta migliore (parere personale: l'intera storia in un unico libro sarebbe stata più avvincente sicuramente!).
Sconsigliato, pure se volete una lettura leggera senza troppe pretese. Personalmente c'è di meglio e spesso la "fama" di un libro è solo apparenza. Come in questo caso.
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