Buongiorno carissimi lettori! Come procedono le vacanze e le folli notti d'estate?
Finalmente dopo tanto tempo torno a scrivere una recensione per il blog ^^
SEI COME SEI
AUTORE: Melania G. Mazzucco
EDITORE: Einaudi
PAGINE: 235
PREZZO CARTACEO: 17,50
Sul treno per Roma c'è una ragazzina. Sola e in fuga, dopo un violento litigio con i compagni di classe. Fiera e orgogliosa, Eva legge tanti libri e ha il dono di saper raccontare storie: ha appena undici anni, ma già conosce il dolore e l'abbandono. Giose è stato una meteora della musica punk-rock degli anni Ottanta, poi si è innamorato di Christian, giovane professore di latino: Eva è la loro figlia. Padre esuberante e affettuoso, ha rinunciato a cantare per starle accanto, ma la morte improvvisa di Christian ha mandato in frantumi la loro famiglia. Giose non è stato ritenuto un tutore adeguato, e si è rintanato in un casale sugli Appennini. Eva è stata affidata allo zio e si è trasferita a Milano. Non si vedono da tempo. Non hanno mai smesso di cercarsi. Con Giose, Eva risalirà l'Italia in un viaggio nel quale scoprirà molto su se stessa, sui suoi due padri, sui sentimenti che uniscono le persone al di là dei ruoli e delle leggi, e sulla storia meravigliosa cui deve la vita. Drammatico e divertente, veloce come un romanzo d'avventura, "Sei come sei" narra con grazia, commozione e tenerezza l'amore tra un padre e una figlia, diversi da tutti e a tutti uguali, in cui ciascuno di noi potrà riconoscersi.
Un romanzo che parla di abbandono,
desiderio e speranza, di un amore tra un padre e una figlia che si
perdono, si cercano, si ritrovano infine con un'audacia sprezzante
che sfida gli archetipi di una società ancora assopita nel sonno
dell'irragionevolezza. Toccando tematiche tanto attuali quanto
problematiche, la storia ruota intorno a Eva, piccola ragazzina
appena undicenne ma con la maturità e la forza di una donna ormai
segnata dalla saggezza dell'esperienza, che si pone lungo le pagine
quasi come l'emblema di un'innocenza consapevole dalla quale
scaturisce l'ordinamento per un mondo nuovo, forse più giusto, forse
più temuto. Melania Mazzucco crea così una compagine di personaggi
immersi in uno scenario che non è altro che la società dei giorni
nostri, facendo alternare le voci narranti e i punti di vista della
scena, mostrandoci tante voci, tante storie, tante battute di uno
stesso copione che assume tonalità diverse in base all'animo,
all'emotività, al carattere e alla fisionomia dei teatranti. “Sei
come sei” è un romanzo che commuove, ma non è una tristezza
malinconica quella che sorge bensì una tristezza piena di rabbia e
aggressività che si eleva contro i “soprusi” narrati all'interno
di questo libro, all'interno di un'Italia, se è possibile definirla
tale, in “regresso”, dove non tutti hanno le stesse opportunità,
gli stessi diritti, l'uguaglianza tanto proclamata a gran voce.
Perché vi starete chiedendo? Perché tutto è spesso basato sul
pregiudizio, su convinzioni comuni fossilizzate... ma si sa bene che
i fossili appartengono al passato, mai al presente o al futuro.
Percorrendo le tappe di un viaggio nei
meandri della nostra nazione, Eva ci racconta la sua storia, ci
mostra la sua indole libera e coraggiosa, ci confida i suoi segreti e
le sue aspettative: a tal proposito ho trovato piacevole l'inizio del
libro in cui Eva ci confida di voler diventare una scrittrice,
pretesto forse per la Mazzucco per una piccola parentesi letteraria
che ho trovato alquanto piacevole..
“Ero come un personaggio
letterario? Magari! Sono dei privilegiati, quelli che esistono solo
nei libri. Il loro tempo ha inizio ma non ha fine, è fermo ma
scorre. Nascono, ma non muoiono, raggiungono un'età ma non la
superano. Se hanno vent'anni quando il libro finisce, possono vivere
per sempre giovani, come i vampiri e gli dei. A volte vivono nel
presente, accanto a noi. Abitano i nostri stessi giorni. La loro date
segnano anche la nostra vita. Ciononostante il tempo scorre a
velocità diverse per noi, che siamo qui e ora, e loro.. che esistono
solo nel mondo di carta della letteratura”
Ancora una volta, è l'amore il
protagonista indiscusso di questo romanzo, amore che assume diverse
sfaccettature, che crea legami indissolubili tra estranei che
diventano famiglia seppur non legati da un vincolo di sangue o una
certificazione legale. Spicca primo tra tutti l'amore tra Giosè e
Christian, un amore combattuto, impervio, costretto a lottare contro
gli sguardi maledicenti, la paura, la tensione, il sospetto che forse
sia meglio nascondersi.. ma sono proprio tutte queste ombre effimere
a rendere maggiormente consapevoli e liberi questi due uomini, più
capaci di combattere per qualcosa di diverso eppure uguale, per
qualcosa per cui vale la pena vivere, è il buio a dare maggiore
luminosità. Sono loro i due padri di Eva, una figlia tanto voluta,
tanto sofferta, tanto agognata, una figlia che ha coronato il sogno
di due amanti che hanno reinventato se stessi e le loro prospettive
di vita, che hanno ridistribuito il tempo tanto illusorio quanto
sfuggente, che hanno costeggiato la burocrazia italiana, non per
egoismo o egocentrica soddisfazione ottenuta in un attacco alle
istituzioni e in un rifiuto quasi titanico delle convenzioni, ma
soltanto per amore. Christian e Giosè infatti non hanno potuto
coronare il loro sogno, scaturito improvvisamente come naturale e
istintivo di fronte a un quadro celebrante la paternità, in Italia
ma all'estero, in Armenia, lontano da un luogo tanto amato eppure
inospitale adesso. Tali vicissitudini vengono soltanto narrate in un
tempo postumo, dopo la morte di Christian, durante un viaggio che
padre e figlia si ritrovano a fare insieme dopo tanto tempo, dopo
quasi tre anni di assenza, di mancanza, di nostalgia, di un vuoto
incolmabile che mai nessuno avrebbe potuto colmare. Giosè e Eva sono
un padre e una figlia separate dalla burocrazia italiana che non
considerava Giosè un padre degno e responsabile, capace di poter
accudire e far crescere sanamente la propria figlia..
“Per poter dimostrare che un uomo
come lui non aveva diritto alla grazia di una figlia. Invece Eva era
stata la cosa più naturale della sua vita, e l'unica che gli era
riuscita veramente. Era stato un cantante notevole , ma per poco
tempo, poi l'ispirazione, o il talento, o il soffio della poesia lo
avevano abbandonato. Era stato un amante appassionato, ma volubile,
un compagno fedele, ma incapace di aiutare Christian a realizzare
davvero se stesso. Era stato invece un buon padre. Di questo aveva
certezza.”
Non appena persi
entrambi gli amori della sua vita, dopo una lotta estenuante tra
avvocati, giudici e tribunali, Giosè capisce che nulla cambierà,
che i tempi non sono ancora maturi, che nessuno combatterà insieme a
lui per Eva, e si rifugia tra le montagne, come un eremita, ormai
senza scintillio negli occhi, barlumi di vita che lo hanno
abbandonato gradualmente man mano che la scomparsa di Christian e Eva
si faceva sempre più dirompente. Dall'altra parte invece, Eva non
perde mai la forza per lottare, per mostrarsi fiera di fronte a tutto
e tutti, dimostrando quanto due padri siano all'altezza del loro
compito di genitori quanto un padre e una madre.. è lei il vero
motore di questo romanzo, la vera spinta emotiva per tutti gli altri
personaggi.
Il finale rimane
aperto, l'autrice ci abbandona in medias res, lascia spazio
all'immaginazione del lettore, incerto su quale esito possa dare a
questa storia, combattuto tra il desiderio di un lieto fine e la
consapevolezza che la realtà spesso è ben diversa.
VOTO: