PAOLO BARBIERI
Paolo Barbieri immagina continuamente creature strane che popolano mondi lontani e misteriosi, in cui i destrieri dei cavalieri medievali sono sostituiti da draghi terribili o mostri millenari.
Visioni della mente che prendono vita attraverso fogli reali e digitali, in cui i colori si mischiano in giochi di luci ed ombre, dando forma a fantasie che diventano copertine di libri scritti da autori Italiani e di tutto il mondo.
Nel 1978 fece la sua comparsa in televisione un cartone animato giapponese, Atlas Ufo Robot (Ufo Robot Grendizer), del maestro Go Nagai.
Iniziai a ritrarre l’eroe spaziale ovunque, e in qualunque modo! Credo proprio che sia iniziato allora il mio amore per il disegno. Un po’ piu’ tardi, ho frequentato scuole che mi hanno permesso di approfondire e migliorare la mia tecnica e la mia sensibilita’ artistica.
Poi, da autodidatta, ho continuato a creare mondi strani e creature misteriose.
Inizialmente preferivo la fantascienza, con le sue astronavi e i mezzi futuristici. Ma a poco a poco,ho scoperto il mondo fantasy, ed ora sono costantemente immerso in immagini di draghi,mostri, eroi con le spade e reami fatati. Oggi lavoro per molte case editrici italiane ed europee, ed ho illustrato copertine per libri di autori come Michael Crichton, Clive Clusser,Desmond Bagley, Ursula L. Guin, George R. R. Martin, Cornelia Funke, Umberto Eco, Sergej Luk’Janenko, Lian Hearn, Bernard Cornwell, Wilbur Smith, Marion Zimmer Bradley etc...
Un discorso a parte meritano i libri di Licia Troisi, di cui ho realizzato tutte le copertine edite da Mondadori.
Ho lavorato anche nel mondo dell’animazione, partecipando alla realizzazione di Aida degli alberi(2001), per cui sono stato direttore del reparto colori alle scenografie (key-backgrounds).
Ho sempre realizzato illustrazioni con aerografo,colori acrilici o ad olio. Dalla fine del 2005 sono passato al’uso del computer e tuttora dipingo digitalmente con Photoshop e Painter IX.
ECCO ALCUNI DEI SUOI DISEGNI:
POTETE VISITARE IL SUO SITO: QUI
INTERVISTA A PAOLO BARBIERI: QUI