martedì 31 marzo 2015

Segnaliamo #4: The black mask, Nobili parole Nobili abusi, Perché io sogno forte

Salve miei cari lettori, oggi vi scrivo dalla Sicilia *-* sono arrivata ieri sera e mi voglio godere al massimo questa breve vacanza con la mia famiglia. 
Oggi ho deciso di pubblicare una nuova puntata della nostra rubrica Segnaliamo... perché non ho molto tempo per stare al pc.

Questa rubrica l'abbiamo voluta intitolare "Segnaliamo" per lo scopo per la quale è nata. Sarà pubblicata ogni volta che qualche autore/autrice richiede una segnalazione della propria opera. Nasce, soprattutto, per aiutare i lettori a trovare sempre nuovi libri nostrani, i quali spesso vengono sottovalutati e allo stesso tempo per aiutare gli autori ad emergere e farsi conoscere. Spero vi possa essere di aiuto.


Il primo libro di cui vi parlo è la prima opera scritta da un'autrice già conosciuta qui sul blog:  
Virginia Rainbow, autrice della serie Flamefrost, composta da tre volumi: Due cuori in giocoInsieme controcorrenteL'ultimo respiro

THE BLACK MASK

471 pp. | €18,00 (cartaceo) | €3,43 (ebook)
Il tenebroso Manuel, capo di una banda di criminali, decide di rapire la giovane Nicol, per ragioni misteriose. Ma durante la prigionia della ragazza, tra lei e Manuel si instaura un rapporto profondo, che stravolgerà i suoi piani e cambierà radicalmente il destino di entrambi.
Opera dalla scrittura delicata e genuina, a sprazzi dolcemente ingenua. Un tratto di penna forte e al contempo soave, per una trama coinvolgente, che, grazie alla chiarezza psicologica e alla profondità con la quale sono descritti i personaggi, consente al lettore una piena identificazione con essi e un alto grado di partecipazione emotiva. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, dal ritmo serrato e imprevedibile, che coadiuva un messaggio estremamente chiaro e positivo. L'atmosfera degli avvincenti feuilleton in stile "La freccia nera", con un linguaggio fresco, giovane, dotato di un’acuta sensibilità.
Il lettore è trascinato nelle vicende incalzanti che porteranno i due protagonisti ad affrontare un tormentato percorso di salvezza, a cominciare da se stessi.




Anche questo secondo libro è di un'autrice già conosciuta sul blog, si tratta di Anna Chillon. Autrice di Alakim. Luce dalle tenebre, libro che ho letto e amato (qui la mia recensione). Il nuovo lavoro, di cui vi parlo oggi è un romance storico erotico, quindi si distacca completamente dal genere del libro precedente. 

NOBILI PAROLE, NOBILI ABUSI

Edizioni Smasher | 268 pp. | €13,00

Palazzo Leicerhampton, 1801. Rimasta orfana in giovane età, Dawn prende servizio nella dimora del conte Terence Ibelin Cristopher, venendo pericolosamente a conoscenza dei suoi biechi segreti. Non appena Terence lo scopre decide di imporre alla fanciulla troppo curiosa un crudele compromesso. Dawn deve accettarlo se tiene alla sua vita, ben sapendo che in questo modo finirà tra le grinfie del Padrone, impreparata alla sua impetuosità e al suo terribile fascino. Ed è così che nasce tra i due una relazione che stravolgerà la vita di Terence, portandolo a consumare una lotta nella quale tutto sarà messo a rischio, perfino la vita stessa.
Tutto, pur di possedere la sola cosa autentica che resta.
Possedere lei.


Ultimo libro che vi presento oggi è Perché io sogno forte, libro toccante e interessante, perché la protagonista, nonché autrice, ci racconta la sua esperienza di lotta contro il cancro. 

PERCHE' IO SOGNO FORTE

Mondadori | 192 pp. | €16,50
“L’esperienza che ho vissuto in quest’ultimo anno, dopo che mi hanno diagnosticato un cancro al seno, mi permette di dimostrare che possiamo essere felici nonostante i problemi che affrontiamo ogni giorno, persino i più gravi. In questo libro voglio condividere con voi ciò che ha funzionato per me, per le persone che affianco come ‘allenatrice mentale’ e per tutti coloro che hanno seguito la mia storia su Facebook e affermano di aver trovato nella mia esperienza strumenti utili per migliorare la loro esistenza.
L’augurio che vi faccio, dal profondo del cuore, è proprio quello di vivere godendovi appieno il momento presente, come se non ci fosse un domani. Vivete la vostra vita imparando con umiltà dal passato, progettando un futuro straordinario e allo stesso tempo mantenendo la mente, il cuore e i muscoli nel ‘qui e ora’, fermando lo sguardo su ogni cosa buona che avete il privilegio d’incontrare.
Usate la gratitudine come antidoto all’infelicità.
E, soprattutto, sognate forte!”


Conoscete questi tre libri?
Che ne pensate?

sabato 28 marzo 2015

The Middle Heart 2 - La nostalgia della natura nelle opere di Tolkien (Angie Reina)

Oggi continuiamo la giornata in bellezza, con un articolo della carissima Angie Reina, in molti la conoscerete per il suo blog Il Portale Segreto. Ma lei oltre ad essere una bravissima blogger è come tutti noi una lettrice accanita di Tolkien, Angie è anche una socia dell'associazione tolkieniana italiana!
Anche lo scorso anno ho avuto l'onore di ospitarla e ha deliziato tutti con un bellissimo articolo sull'importanza delle fiabe nella letteratura di Tolkien: qui.
Quest'anno invece ci parlerà dell'amore di Tolkien per la natura, e dell'importanza che essa ha nelle sue opere.


“In tutte le opere, io sto dalla parte degli alberi, contro i loro nemici.” così affermava Tolkien in una
lettera. E il tema della Natura, tanto caro al Professore, emerge con forza dai suoi capolavori attraverso meravigliose descrizioni e donando ai boschi, alle montagne e ai fiumi, un ruolo fondamentale nelle vicende. La Natura permea ogni suo scritto ed è proprio attraverso la descrizione dei suoi paesaggi, dei suoi colori e odori che la storia e il tempo procedono. Il profondo amore di Tolkien per gli alberi procura nel lettore una sorta di nostalgia che lo avvolge completamente grazie all’intenso spessore evocativo che suscitano le meravigliose e magiche descrizioni che Tolkien tesse con le parole. Un vero e proprio linguaggio della Natura che suscita nostalgia, ed è proprio questa nostalgia ancestrale e spontanea a rendere ancora più speciali i suoi capolavori. L’uomo ha perso purtroppo il contatto vero e indissolubile con la sua Terra ma nonostante questo nostro vivere moderno e innaturale, qualcosa di istintivo è rimasto nella nostra memoria spirituale e non possiamo rimanere immuni da questo inconscio richiamo.

“Quelli erano giorni in cui ogni cosa era più ampia e spaziosa! Vi fu un tempo in cui camminavo e cantavo tutto il giorno, e non udivo altro che il suono della mia voce echeggiare nelle caverne dei boschi. E il profumo dell’aria! Impiegavo una settimana soltanto per respirare.”
Gli alberi infatti non sono esseri inanimati e non appaiono mai senza ragione. In molti suoi scritti infatti i boschi non sono ambienti lontani e insignificanti, al contrario sono vivi e senzienti. Hanno una loro volontà e tirano le fila delle storie diventando spesso cruciali nella risoluzione delle vicende. Ma gli alberi non sono tutti uguali, ogni bosco ha una propria personalità e ciò dipende da quanto l’uomo ha contaminato quel luogo. Come spiega Tolkien in una lettera del 1972:
“Lothlorien è bellissima proprio perché lì gli alberi sono amati, in altre parti le foreste sono rappresentate nel momento in cui si destano a nuova consapevolezza di se stesse. La Vecchia Foresta era ostile ai bipedi a causa del ricordo delle molte ferite subite. La Foresta di Fangorn era antica e bella, ma all’epoca del mio racconto piena di ostilità perché minacciata da un nemico che adorava le macchine. Bosco Atro era caduto sotto il dominio di un potere che odiava tutte le cose viventi, ma riacquistò l’antica bellezza e divenne Bosco Verde il Grande prima della fine della storia”.
Anche se, nel Signore degli Anelli ad esempio, i protagonisti subiscono spesso passivamente la forza degli elementi venendo vinti dalla natura. Viene messo in evidenza quanto il sano rapporto uomo-natura sia fondamentale per una convivenza pacifica, equa e profonda. Tutti gli eroi devono fare i conti con la Natura, uno scontro epico in cui l’uomo necessariamente soccomberà, anche e sopratutto se la distrugge. Come ad esempio nell’episodio del Caradhras dove la Montagna ha una sua propria volontà e impedisce ai viandanti di proseguire scatenando una tempesta di neve o in quella del Vecchio Uomo Salice della Vecchia Foresta in cui gli hobbit vengono catturati e salvati solo grazie all’aiuto di Tom Bombadil. Attraverso le storie di Tolkien, possiamo percepire un ritorno al passato nel nostro antico e autentico rapporto con la Natura contro la civiltà meccanica di oggi. Prendendo ad esempio il rispetto per la natura degli Elfi e la loro armonia con tutto ciò che li circonda, potremmo imparare a vivere con più consapevolezza. La tecnologia può essere utilizzata solo se riusciamo a gestirla senza prevaricare sulla natura. La realtà contadina degli hobbit ne è un esempio. Il rispetto per l’equilibrio della Terra, mostra come si possano usare le conoscenze senza distruggere o manipolare ciò che di bello esiste nel mondo. La natura va aiutata e ascoltata, bisogna vivere rispettando i suoi cicli, non dominarla e contrastarla. Gli hobbit infatti «non capiscono e non amano macchinari più complessi del soffietto del fabbro, del mulino ad acqua o del telaio a mano, quantunque abilissimi nel maneggiare attrezzi di ogni tipo». Tolkien infatti provava una forte avversione vero la tecnologia, l’industrializzazione e il consumismo, soffrì molto lo sfruttamento e la devastazione della sua amata campagna a causa della rivoluzione industriale, così come subì l’utilizzo incontrastato delle macchine durante la guerra che creava oggetti solo per distruggere ciò che ci permette di vivere. Quando la civiltà prende il sopravvento sulla Natura, la natura si ribella e noi stessi ci danneggiamo perché non possiamo abusarne ignorando le esigenze della Natura senza subirne le gravi conseguenze.

“Vi sono deserti pieni di ceppi e di rovi, là ove un tempo si udiva il bosco cantare.”
Ci sono due esempi che più di tutti possono mostrare le due facce del dominio dell’uomo sulla natura ed entrambe sono destinate a fallire e a ritorcersi contro noi stessi. Una è la desolante negazione della natura di Mordor. Lì non c’è niente che cresca, niente di vivo. Esiste solo un annichilimento totale, un deserto desolante a cui non c’è rimedio. L’altro è forse il più incisivo emblema della folle ricerca del potere, dell’uomo che improvvisamente si sente onnipotente o desidera esserlo arrivando alla follia nella sua distruzione della natura. È questo il caso di Saruman, che dopo aver appreso i segreti di Fangorn, decide di usarli per i suoi scopi e prevaricare sulla Natura, una degenerazione che porta alla distruzione dell’equilibrio naturale. E la sua Ortanc con i suoi Uruk-hai sono l’esempio perfetto della condanna all’industria innaturale e dannosa.

«La terra infatti tramava. I pozzi percorrevano ripidi pendii sotterranei e scale a spirale conducevano a profonde caverne ove Saruman teneva i suoi tesori, i suoi magazzini, gli arsenali, le fucine e le grandi fornaci. Ivi ruote di ferro giravano ininterrottamente, martelli battevano; di notte pennacchi di fumo esalavano dalle condutture, illuminati dal basso di luce rossa, blu, o verde veleno» Attraverso la distruzione perpetrata da Saruman nelle sue manie di onnipotenza, si può percepire la condanna al progresso eccessivo, a quella corsa verso l’ultima tecnologia che può sfuggirci di mano, quel nostro cercare di dominare la natura distruggendola senza ricordarci che è la nostra stessa casa, il nostro ossigeno, la nostra fonte di vita e come tale dovremmo rispettarla perché ne facciamo noi stessi parte.
“Credo di capire adesso che cosa stia combinando. Sta progettando di diventare una Potenza. Ha un cervello fatto di metallo e d’ingranaggi: nulla gl’importa di ciò che cresce, se non gli serve in un’occasione immediata.”
E questa frase veritiera e profetica detta da Barbalbero nei confronti di Saruman, potremmo estenderla a molte persone che hanno perso di vista il giusto utilizzo delle tecnologie e l’importanza dell’equilibrio naturale. Una vera condanna al mondo progressista e degenerato dell’industria che ha perso il legame con la natura e le sue forme di vita. Ma ciò che traspare ancora di più dalle sue storie è il legame con la Terra di alcuni popoli e personaggi che portano a noi la nostalgia di cui ho parlato all’inizio. È questo richiamo a emozionarci, a farci comprendere quanto stiamo andando nella direzione sbagliata e quanto sia fondamentale riconnetterci alla Natura. Natura non come entità astratta e oggetti immateriali, ma come vero e proprio spirito, nostra fonte di vita e di gioia.
“Mai come allora aveva percepito così all’improvviso e con tale intensità il contatto e la consistenza della corteccia di un albero e della vita che vi scorreva. Il legno in se stesso, ed il suo contatto, gli procuravano una gioia diversa da quella del falegname o della guardia forestale: era la gioia vissuta dall'albero che penetrava in lui.”

 Che ne pensate di questo articolo? 
Fatecelo sapere commentando! ^^










The Middle Heart 2 - Secondo giveaway: Roverandom, Le avventure di un cane alato

Carissimi lettori oggi per la terza giornata del The Middle Heart 2 oltre all'articolo di Angie Reina, che arriverà nel pomeriggio, vi possiamo svelare il premio del secondo giveaway!
Purtroppo a causa delle nostre scarse finanze, dobbiamo limitarci a due giveaway, ma speriamo che apprezziate ugualmente il nostro impegno.
Questa volta abbiamo pensato ad un libro poco conosciuto ma che promette molto bene, si tratta di Roverandom - Le avventure di un cane alato. Libro scritto, ovviamente, da Tolkien per uno dei suoi figli. All'interno del libro troverete anche delle illustrazioni fatte dallo stesso autore, quindi come potete perdervelo?

ROVERANDOM
Le avventure di un cane alato

Bompiani | 173 pp. | €10,50

Mentre è in vacanza nel 1925 il piccolo Michael, cinque anni, perde l'amatissimo cane sulla spiaggia. Suo padre, J.R.R. Tolkien, per consolarlo gli racconta la storia di un cane di nome Rover che, trasformato in un minuscolo giocattolo da un mago, affronta una tumultuosa girandola di avventure. Rover finisce nella vetrina di un negozio di giocattoli, poi tra le mani di un bambino che lo smarrisce. Cominciano così le mirabolanti peripezie di Roverandom, come viene ribattezzato, che lo portano a viaggiare a dorso di gabbiano fino alla luna, dove impara a volare, e poi in un palazzo sottomarino abitato da fate, gnomi e sirene. Solo allora l'incantesimo potrà essere rotto, solo allora Roverandom potrà realizzare il suo desiderio più grande: tornare a casa come un cane normale.




Come partecipare?
Come avevo già scritto nel post introduttivo, non ci sono delle vere e proprie regole. Dovrete solamente commentare il post di introduzione qui, oppure questo post del giveaway, confermando la vostra partecipazione. Il vostro nome sarà inserito direttamente nella lista per il sorteggio, che si farà sul sito random.org.



Cosa ne pensate di questo libro?

venerdì 27 marzo 2015

The Middle Heart 2 - Tolkien, l'artista sconosciuto (Julia Sienna)

Cari lettori ecco finalmente anche il secondo articolo del nostro evento The Middle Heart 2. Questa mattina è stato pubblicato il primo giveaway: qui.
Innanzitutto ringrazio già i partecipanti che hanno commentato, siete già molti e sono contenta che apprezziate i miei sforzi, ma soprattutto apprezziate il lavoro dei nostri ospiti.
A proposito di ospiti, oggi è la volta di Julia Sienna, giovane autrice italiana, mia carissima amica. Ho da pochi giorni pubblicato proprio la recensione del suo libro, primo di una trilogia (qui la mia recensione). Anche l'anno scorso Julia ha partecipato all'evento, scrivendo un articolo davvero particolare:  "le istruzioni d'uso" per leggere Tolkien *-* qui
Anche quest'anno Julia si è cimentata in qualcosa di davvero particolare, ha scovato un libro bellissimo pieno di disegni creati proprio dalla mano del Professore.
Ma lascio la parola a lei...



Cari amici, buongiorno!
Sono contentissima di essere di nuovo qui con voi, anche quest'anno, per parlare del nostro amato Professore. Ringrazio Christy per questo secondo delizioso evento che, come ormai sapete, cerca di rendere omaggio a una delle figure più emblematiche della letteratura moderna e avvicinare quante più persone possibile alle sue fantastiche opere.
Di chi stiamo parlando? Ma di J.R.R. Tolkien ovviamente!
Chi è già veterano del Middle Heart (o molto più banalmente mi conosce) saprà che non mi dilungo mai in articoli tecnicistici, quanto più desidero incuriosirvi e portare il lettore stesso ad avvicinarsi a alla mai banale figura del Professore.
Ecco, anche quest'anno voglio darvi un motivo per leggere Tolkien, ma questo motivo non riguarda direttamente le sue opere letterarie, o meglio, non solo.
Voglio parlarvi di un Tolkien diverso, che pochi conoscono, per farvi capire quanto possa essere interessante addentrarsi tra le sue storie con la consapevolezza che non stiamo leggendo solo dei grandi libri, ma sveliamo, pagina dopo pagina, dei veri, grandi, mondi.
Di cosa parleremo quindi? Di Tolkien, ma come artista.
Artista, mi direte? Ma cosa ti sei bevuta?
Oh non vi sbagliate, miei cari... dico proprio artista. Tolkien fu pittore, disegnatore, ma soprattutto grande acquarellista e ornatista che seppe adattare lo spirito Art Nouveau degli anni '10 e '20 alle sue opere.
Forse qualcuno di voi avrà in mente qualche schizzo che spesso allegano alle pubblicazioni (adesso sta uscendo qualcosa con illustrazioni più serie). Carini, non c'è che dire, ma non sono quelli di cui sto parlando. Parlo di opere complesse, studiate e progettate che il Professore stesso realizzava quasi sempre per uso personale, come immagine per fissare i luoghi da lui narrati, e più di rado pensandole come elementi di contorno alle sue pubblicazioni.
Tolkien crea un mondo vero e palpabile attraverso le immagini, studiando con minuzia ogni paesaggio e ogni elemento che traduce in linguaggio grafico. Illustra ogni angolo interno ed esterno di Arda, descrive le scene chiave delle sue storie... ma non si ferma a questo. Crea una sub cultura, una sotto-storia-dell'arte che ricalca e rispecchia l'evoluzione artistica che lui stesso stava vivendo nel mondo reale. Ci troviamo di fronte quindi a opere chiaramente e del tutto iscrivibili tra i movimenti Arts & Crafts e Art Nouveau (o Liberty se preferite), che oltre ogni ragionevole evidenza, Tolkien conosceva, amava e sapeva in modo perfetto interpretare.
Il Professore illustra personalmente tutte le panoramiche dei suoi romanzi, in modo così dettagliato che spesso non è servito altro che rielaborare i suoi disegni per creare le suggestive scenografie dei film di Jackson.
Ma non si ferma a paesaggi e interni: studia i minimi dettagli del suo mondo e lo rende vivo. Crea decorazioni, motivi per arazzi, tappeti, maioliche, suddividendoli per popolo. Inventa codici miniati in elfico, piastrelle nùmenoriane, tessuti con i quali vestire i suoi personaggi.
Capiamo quindi che non ci troviamo di fronte a realizzazioni minori (schizzi, che brutta parola) di un grande scrittore, ma a vere opere di uno Scrittore che era anche Artista. Non potrebbero mai essere casuali simili disegni, simili declinazioni e interpretazioni in chiave tanto pura quanto precisa.
Ma ora non vi voglio annoiare con pagine di critica alle sue opere. Voglio che le vediate e capiate con i vostri occhi quanto vi ho appena detto. Credo che bastino per farvi comprendere quale sia il vero senso di questo invito alla lettura.
Come non leggere le opere di un uomo che non solo crea un mondo, ma gli associa pure una storia dell'arte di questo livello?
Desti ora, desti! Basta parole, passiamo ai fatti. È giunto il momento di scoprire anche questo aspetto del nostro amato Tolkien. (Se vi può divertire cercate le corrispondenze con le opere d'arte “umane” dello stesso periodo e ne rimarrete piacevolmente sorpresi).













Per chiunque volesse approfondire il discorso, vi consiglio un bellissimo libro, che però non so se sia ancora in produzione. In ogni caso potrete pescarlo nelle bancarelle dei libri usati. Si intitola “Immagini” ed è edito dalla Rusconi nell'anno 1989.
Ora, non mi resta che salutarvi tutti e sperare che queste mie poche parole abbiano incuriosito e portato nuovi lettori ad avvicinarsi al nostro Professore. Se così fosse, se anche uno solo di voi abbia deciso di leggere una delle splendide avventure tolkieniane, sarà per me una conquista.
Un abbraccio,

Julia


Domani non perdetevi il terzo articolo e un'altra sorpresa!!



The Middle Heart 2 - Primo giveaway: Le avventure di Tom Bombadil

Buongiorno carissimi lettori, oggi siamo al secondo giorno dell'evento tolkieniano che come sapete si sta svolgendo sul blog. In attesa del secondo articolo, sarà la volta di Julia Sienna, ho deciso di iniziare a svelarvi i premi dei giveaway!
Per questo primo giveaway, ho deciso di mettere in palio una copia di un libricino, ovviamente di Tolkien, che mi incuriosisce parecchio, purtroppo non ho avuto modo di leggerlo, ma spero che a voi possa piacere.
Il libro in questione è Le avventure di Tom Bombadil, opera in cui il nostro beniamino Professore, parla attraverso racconti in versi di un personaggio molto singolare, che solo chi ha letto Il signore degli anelli conoscerà.

Prima vi presento il libro, successivamente riporterò le regole per partecipare ai nostri giveaway...

LE AVVENTURE DI TOM BOMBADIL

Bompiani | 155 pp. | €13,50
Tolkien ripropone in questi sedici racconti in versi il suo fantastico Medioevo. Si passa da filastrocche scioglilingua a vere e proprie ballate romantiche, in un'accurata versione italiana che, evitando una piatta trascrizione letterale dei testi, si sforza invece di rispettarne la struttura, di riprodurne la musicalità, di ricostruirne la ricchezza di significati allegorici e rituali. I testi sono preceduti da una prefazione dello stesso autore. Testo inglese a fronte.



Come partecipare?
Come avevo già scritto nel post introduttivo, non ci sono delle vere e proprie regole. Dovrete solamente commentare il post di introduzione qui, oppure questo post del giveawy, confermando la vostra partecipazione. Il vostro nome sarà inserito direttamente nella lista per il sorteggio, che si farà sul sito random.org.



Cosa ne pensate di questo libro?
Conoscevate Tom Bombadil?


giovedì 26 marzo 2015

The Middle Heart 2 - Eowyn , Galadriel e Luthien: La Donna nella Terra di Mezzo (Laura Luthien)

Buongiorno carissimi lettori e tolkieniani, oggi è una giornata particolare per noi, perché come avrete capito oggi si dà il via al nostro evento The middle heart...
Potete leggere tutte le regole per partecipare, nel post di presentazione: qui

Lontano su nebbiosi monti gelati in antri oscuri e desolati. Partir dobbiamo, l'alba scordiamo per ritrovare gli ori incantati. Ruggenti pini sulle vette dei venti il pianto nella notte. Il fuoco ardeva fiamme spargeva alberi accesi torce di luce. 

Oggi ad aprire le porte di tutto l'evento, sarà una giovane ragazza ospite per il secondo anno di fila: Laura Luthien. Lei è una ragazza carinissima che ho conosciuto proprio grazie a Tolkien, si occupa di due pagine Facebook ovviamente dedicate alla Terra di Mezzo e inoltre ha da poco aperto un blog davvero interessante Il mondo incantato di Laurelin.
L'anno scorso ci ha parlato di tre figure maschili all'interno delle opere di Tolkien: Turin, Bilbo e Frodo: qui l'articolo. Invece quest'anno è la volta delle donne!
Infatti Laura ci presenta tre delle figure principali nella Terra di Mezzo: Eowyn, Galadriel e Luthien! Non mi resta che augurarvi una buona lettura!


Ciao a tutti! Di nuovo mi ritrovo qui con voi a parlare di Tolkien e delle sue opere. E’ un grande onore partecipare a questo evento meraviglioso. Ringrazio Christy che come al solito crede in me e mi fa sentire speciale.
L’anno scorso il mio articoletto ruotava attorno a tre figure maschili di spicco del mondo Tolkieniano: Turin,Bilbo e Frodo.
Quest’anno invece ho deciso di concentrarmi sulle donne, quelle donne che con la loro forza hanno colorato di rosa questo mondo che tanto amiamo!
Nei romanzi di Tolkien troviamo moltissimi personaggi femminili, che molto spesso si svelano importantissime ai fini narrativi, al contrario delle figure maschili, spesso arroganti e facilmente inclini a compiere errori. Anche se le opere di Tolkien, molto spesso, seguono i clichè medioevali le donne sono delineate con delle modalità che scardinano la figura femminile dalle convenzioni cavalleresche.

EOWYN


“Così Aragorn mirò per la prima volta alla luce del giorno Éowyn, Dama di Rohan, e la trovò bella, bella e fredda, come una mattina di pallida primavera, e non ancora maturata in donna”
Come avrete capito inizierò a parlare di Eowyn che incarna devo dire fedelmente l’ideale della donna moderna: Eowyn come ben sappiamo ha paura della “gabbia”, che è il concetto per cui la donna dovrebbe rimanere a casa a pensare alle faccende domestiche aspettando l’uomo che ritorna dalle battaglie.
“Non temo né morte né dolore, temo la gabbia, stare dietro le sbarre finché l'abitudine e la vecchiaia le accettino e ogni occasione di valore sia diventata un ricordo o un desiderio.”
Invece cosa fa la nostra Eowyn? Disobbedisce a Theoden e parte per affrontare la battaglia dei Campi Pelennor e sarà proprio lei a uccidere il Re degli Stregoni di Angmar in un duello magistrale. In questo caso accetta la sua femminilità con una forza incredibile e nonostante il rifiuto di Aragorn riesce a innamorarsi di nuovo del caro Faramir. 


GALADRIEL


Adesso passiamo nel mondo degli Elfi e analizzerò brevemente la figura di Dama Galadriel.
Dama Galadriel è uno dei personaggi più importante dell’intero corpus narrativo di Tolkien. La sua bellezza fu fonte d’ispirazione per Feanor nella creazione dei Silmaril. Inoltre fu la custode di Nenya. Nel Silmarillion la vediamo ribelle contro i Valar , infatti parte anche lei alla volta del Beleriand nel tentativo di recuperare i Silmaril. Nel Signore degli Anelli invece spiccano due diverse personalità: da una parte vediamo una Galadriel fortemente attratta dal potere dell’unico. Lei vorrebbe usare l’anello per fare del bene ma allo stesso tempo c’è tanta onnipotenza nella sua anima, tanta sete di potere. Cerca di impossessarsi dell’anello ma resiste alla tentazione di possedere l’unico e a quel punto decide di convertirsi definitivamente al bene.Questa è la seconda personalità del carattere. La dama elfica che ha abbracciato la campagna del bene e della libertà dona alla compagnia degli oggetti che simboleggeranno la sua lealtà a quell’impresa titanica che porterà alla distruzione dell’unico.
“Ed io non sarò oscura, ma bella e terribile come la Mattina e la Notte! Splendida come il Mare ed il Sole e la Neve sulla Montagna... Temuta come i Fulmini e la Tempesta... Più forte delle fondamenta della terra... Tutti mi ameranno, disperandosi!”


LUTHIEN


Luthien Tinuviel è per lo stesso Tolkien, il personaggio che più rappresenta il genere femminile. Per caratterizzare al meglio questo personaggio Tolkien prese come modello la moglie Edith. Luthien è ritenuta la più bella creatura mai esistita al mondo. Lúthien è ricordata nel Lai di Leithian, (Liberazione dal Servaggio) dove si narra come si innamorò di Beren, un Uomo mortale. La loro relazione non fu tutta rose e fiore ma bensì si caratterizzò per una drammaticità veramente intensa: Lúthien non era solo figlia di uno dei più potenti Re del Beleriand, ma era Immortale.
Nel Silmarillion è descritta come un'elfa bellissima dai capelli neri e gli occhi verde-grigio, simile ad Arwen, tra l'altro sua discendente. Luthien è insieme a Galadriel e Eowyn il mio personaggio femminile preferito dell'intera opera Tolkieniana.
Il suo personaggio mi ha subito rapita: a mio avviso incarna i concetti di bellezza , dolcezza, leggiadria , armonia e delicatezza.
Nel corso della narrazione ho provato una profonda ammirazione per lei perchè è una donna che ha saputo combattere per il proprio destino.
Non è stata ferma nell'attesa del ritorno del suo "cavaliere" e come Eowyn si è mossa attivamente per costruire la sua storia e la sua vita!
Coraggiosa, intelligente e profondamente innamorata: ecco come la descriverei.

Il mio articolo finisce quì e volevo solo fare una piccola riflessione: Tolkien ha descritto sempre donne forti, creative , coraggiose e caparbie, donne che hanno lottato con tutte le loro forze per difendere i propri diritti e le proprie vite.

Illuminante a tal proposito, per concludere qui, un passo di Chiara Nejrotti alla voce femminilità del Dizionario dell'Universo di J.R.R. Tolkien : «In nulla i personaggi femminili sono inferiori ai loro complementari maschili, né appaiono passivi rispetto all'attività dei primi… Non solo le donne non appaiono inferiori, ma anzi Tolkien fa sì che nell'unione con la compoente maschile esse siano di solito ontologicamente superiori: Melian, Lúthien, Arwen appartengono ad una razza più elevata rispetto a quella dei loro sposi».

Grazie a tutti voi dell’attenzione mostratami e ancora ringrazio Christy di cuore!!



Quali sono i vostri personaggi femminili preferiti nella Terra di Mezzo?
Continuate a seguirci, domani un nuovo articolo e il primo giveaway!!




mercoledì 25 marzo 2015

The Middle Heart 2 - Introduzione

Buongiorno carissimi lettori, oggi sono super euforica perché finalmente posso presentarvi per bene i miei piani, riguardo l'evento che inizierà domani qui sul blog!! Questa volta abbiamo avuto poco tempo per organizzare, ma speriamo che vada tutto per il meglio.

Torna l'evento tolkieniano che vi ha incuriosito tanto lo scorso anno: The Middle Heart 2
L'anno scorso per la prima edizione abbiamo ricevuto diversi complimenti e numerose partecipazioni, quindi sono super felice di poterne fare una seconda edizione, per avvicinare ancora più lettori al mondo di Tolkien! Anche quest'anno l'evento ruoterà intorno a diversi articoli, riguardanti le opere del Professore e anche quest'anno il blog ospiterà quattro persone, che vi parleranno di diversi argomenti a loro cari.  E ovviamente non mancheranno i giveaway *-*
L'evento si terrà dal 26 al 29 Marzo, saranno quattro giorni pieni e speriamo di vedervi tanto presenti, quanto lo scorso anno *__*

Iniziamo dalla nuova locandina, che alcuni di voi avranno già visto su Facebook.



Ma passiamo alla cosa più importante, a coloro che renderanno il tutto ancora più interessante: gli ospiti di questa edizione, sono quattro ragazze, anche loro lettrici di Tolkien, che ci tengono a farvi conoscere alcuni aspetti delle opere. Ecco chi ci terrà compagnia quest'anno:

Julia Sienna
Angie Reina
Laura Luthien
Anita Book



Perché la scelta del titolo The Middle Heart?
The middle heart non è un errore di scrittura, come potreste pensare, ma è stato deciso, sotto suggerimento di un'amica.
E' un gioco di parole: abbiamo scelto la parola HEART ('cuore' in inglese) perché noi amiamo Tolkien! Ma allo stesso tempo la pronuncia ricorda la tanto amata Terra di Mezzo 'The middle earth'.


Come partecipare all'evento? 

Come lo scorso anno abbiamo deciso di non mettere regole per la partecipazione. Perché vogliamo che vi sentiate liberi di commentare, condividere,... senza nessuna forzatura. 
Basterà solamente commentare questo post, confermando la vostra partecipazione. Automaticamente commentando questo post, i vostri nomi saranno inseriti nella lista per i sorteggi dei giveaway! Nei prossimi giorni, scoprirete pure quali sono i premi ^^
Ci piacerebbe molto che tutti coloro che partecipano, diventassero follower del blog. Ma ciò non sarà obbligatorio!

Potrete dare anche la vostra partecipazione all'evento su Facebook qui, in modo da rimanere aggiornati continuamente. 

Speriamo di avere anche quest'anno tanti partecipanti. Nonostante non ci siano regole di nessun tipo, ovviamente ci farebbe piacere ricevere tanti vostri commenti, non solo per noi organizzatori, ma soprattutto per i nostri ospiti che hanno lavorato tanto ai loro articoli, mettendoci il cuore. Un grazie speciale va a loro, che ci stanno aiutando tantissimo a realizzare le nostre idee, grazie ragazze!!


A domani, con il primo articolo!!


martedì 24 marzo 2015

Segnaliamo #3: Sul finire d'agosto, Chemical games - equazione equatoriale degli abissi, Il nostro gioco - sogni sospesi

Carissimi lettori oggi dovevo pubblicare una recensione, ma non ho fatto in tempo ad ultimarla, quindi ne approfitto per segnalarvi qualche buon libro made in Italy!
I tre libri di cui vi parlo oggi sono di tre autrici italiane. Si tratta di generi diversi ma credo che possano interessarvi ugualmente tutti e tre.


Questa rubrica l'abbiamo voluta intitolare "Segnaliamo" per lo scopo per la quale è nata. Sarà pubblicata ogni volta che qualche autore/autrice richiede una segnalazione della propria opera. Nasce, soprattutto, per aiutare i lettori a trovare sempre nuovi libri nostrani, i quali spesso vengono sottovalutati e allo stesso tempo per aiutare gli autori ad emergere e farsi conoscere. Spero vi possa essere di aiuto.

Il primo libro è di un'autrice già abbastanza conosciuta, Laura Caterina Benedetti. Quello di cui vi parlo è il suo nuovo romance, potrete acquistarlo solo in formato digitale, su diversi store online: AmazonKobo,...

SUL FINIRE D'AGOSTO


357 pp. | €1,80 (ebook)

Agosto 2013, TorinoMorgana Rinaldi è appena rimasta vedova: suo marito Hugo è morto di overdose a ventisei anni e l'ha lasciata in miseria e preda degli strozzini. Dopo il funerale si presenta alla giovane un soccorso inaspettato nella persona di Lorenzo Goldstein, deciso ad ogni costo ad aiutarla per riparare agli errori del fratello minore. L'uomo si offre di ospitarla per alcuni giorni nella sua villa in collina dove lei, troppo orgogliosa per tornare subito dai genitori, potrà riprendere il controllo della propria vita...Tra maliziosi battibecchi e malinconiche confidenze, giorno dopo giorno i due protagonisti impareranno a conoscersi e, molto presto, scopriranno che è assai difficile resistere all'attrazione che li spinge uno tra le braccia dell'altra.Sullo sfondo della bella Torino, nella cornice di un'elegante dimora, si snoda una storia di affetto e passione all'ombra di un dramma familiare.



Il secondo libro è il primo volume di una trilogia urban fantasy, scritta da Miriam Ciraolo. Anche questo autopubblicato. Mi sembra un libro interessante, perché sembra raccontare una storia nuova, originale. E frequentando la facoltà di Biologia e studiando tanta chimica, mi incuriosisce davvero tanto questo libro. Momentaneamente potrete acquistare solamente la versione digitale, dovrete aspettare un po' per il cartaceo. 

CHEMICAL GAMES
Equazione equatoriale degli abissi


180 pp. | €1,99 (ebook)
E se vi dicessero che la chimica è molto più di ciò che sembra?
Grace questo non lo credeva possibile, o meglio, credeva che tutto ciò che riguardasse suo padre, il celebre scienziato Fernando Flores, dovesse essere censurato dalla sua esistenza. Ma quando tu stessa sei la chimica, non puoi nasconderti per sempre. Condurre elettricità è pericoloso, sopratutto se ignori le proprietà chimico fisiche dell'elemento di cui sei guardiana.
D'altra parte anche Andrea Casale, un ragazzo di vent'anni, guardiano dell'ossigeno, non comprende fino in fondo l'importanza della sua natura, fin quando capisce che la chiave per sconfiggere la morte, risiede proprio in lui, nelle sue molecole di O2. Ma il mondo dei guardiani della materia non è così semplice, tra bene e male, tra elementi e capacità nascoste, tra grandi tecnologie e segreti della materia, un gruppo di scienziati all'avanguardia cospira all'insaputa del mondo.
Anche l’umanità ha le sue gerarchie. I guardiani della materia sono tra noi e il loro elemento è un nome inciso sulla tavola periodica. Centodiciotto elementi, divisi in due schiere nemiche, saranno tutti in cerca dell’equazione che rivelerà ciò che si nasconde dietro la materia. Per decifrarla però, rimane solo un’incognita: il tassello mancante.
Rame, ossigeno, oro, mercurio, carbonio, e tu? Quale elemento sei?


Per ultimo ho lasciato l'unico libro edito da una casa editrice: Leucotea edizioni. Libro scritto da Ilaria Pasqua, autrice che già conosciamo per i suoi libri precedenti Il giardino degli aranci e Le tre lune di Panopticon (qui tutte le info). Questo libro potrete acquistarlo, invece solamente in versione cartacea.

IL NOSTRO GIOCO
Sogni sospesi

Leucotea edizioni | 125 pp. | €12,90

“Devo portarla via di qui” è l’unico pensiero che Davide ha in mente men-tre corre via dal ghetto insieme a sua sorella Flaminia, di cinque anni.
È la mattina del 16 ottobre 1943 e i due ragazzini sono rimasti soli in una Roma che non riconoscono più. I tedeschi hanno preso in mano le redini della città, e loro non sanno dove rifugiarsi per sfuggirgli.
Davide porta avanti il gioco iniziato dai loro genitori per impedire alla bambina di capire cosa sta succedendo. E così farà anche Enrico, un ragaz-zino dei quartieri ricchi che li nasconde in casa sua rischiando molto. No-nostante una prima iniziale diffidenza nascerà una bellissima amicizia che li salverà da un destino orribile. Continueranno a giocare tutti insieme, tra-scinati dai sogni magnifici di Flaminia, fino a quando non finirà la guerra, fino a quando non sfiorirà del tutto l’infanzia.


Che ne pensate di questi tre libri?
Ne conoscete qualcuno?






lunedì 23 marzo 2015

Recensione: I predatori oscuri di Julia Sienna

Non potete capire quanto sia stato difficile scrivere questa recensione. L'avrò cancellata e riscritta almeno quattro volte o.o ho letto il libro verso Dicembre e solo adesso mi sono decisa a pubblicare ciò che ho scritto, anche se ancora non sono pienamente convinta.
Chiedo scusa all'autrice per la lunghissima attesa T.T perdonami!

Comunque disperazione a parte, il libro di cui voglio parlarvi oggi è un "capolavoro" di Julia Sienna, sicuramente avrete sentito parlare di lei, non solo perché io spesso ne parlo (approfitto per ricordare che sarà una delle ospiti della seconda edizione dell'evento The middle heart), ma soprattutto perché chiunque ha parlato bene dei suoi libri!
Io ho avuto la possibilità e l'onore di leggere il primo libro della serie, grazie alla casa editrice. Ma adesso non vedo l'ora di avere tra le mani anche il seguito *-* sono troppo curiosa!!

The dark hunt
I PREDATORI OSCURI

Gainsworth publishing | 608 pp. | €22,50

In un mondo futuro, ritornato agli albori della civiltà dopo l'autodistruzione della razza umana, la Magia vive nascosta all'occhio di chi non sa scorgerla, contribuendo in segreto a mutare le sorti delle Nuove Terre. Quando Oron lascia la locanda del Dragorosso per una battuta di caccia insieme al cugino, è convinto di essersi finalmente guadagnato un'occasione per rilassarsi e dimenticare tutti gli strani avvenimenti che, da un paio di giorni, avevano reso così particolare la sua tranquilla vita nella regione di Ford. L'arrivo di un misterioso cavaliere al villaggio e il diffondersi di voci sull'avvistamento di spaventose creature nelle foreste avevano trasformato le sue notti serene in incubi, ma Oron è deciso a lasciarsi tutto alle spalle, almeno per quel caldo pomeriggio di inizio autunno. Mai avrebbe pensato che, da quel giorno, la sua vita sarebbe cambiata per sempre e che da cacciatore si sarebbe trasformato in preda, diventando protagonista di un gioco sanguinario che continua da più di cinquecento anni.



Parlare di questo libro non è semplice, perché quando bisogna descrivere una cosa tanto bella, come è stata questa lettura, è quasi impossibile trovare le parole giuste. Spero di riuscire a farvi arrivare almeno una minima parte, delle emozioni e dei brividi che ho provato leggendo questo libro.

«Stanchi di tutto il male e il dolore che avevano visto, gli Immortali decisero di non interferire più con le sorti della Terra. Mentre gli Astri piangevano, loro scomparvero, ritirandosi nelle regioni più selvagge, lasciando il mondo libero di proseguire senza il loro intervento. La magia si trascinò lontano dal piano del visibile, nascondendosi all'occhio di chi non sapeva coglierla...»

Premetto, per chi non lo sapesse ancora, che sono un'amante di Tolkien e de "Il signore degli anelli". Voi direte e che c'entra un genio come il Professore, con una giovane esordiente? In realtà, tutto!
Non mi permetterei mai di mettere i due a confronto, ma se vi dico che leggere I predatori oscuri è stato entusiasmante quasi quanto leggere la trilogia, fidatevi che è vero.
I predatori oscuri è un po' un ricordo, soprattutto de La compagnia dell'anello. Durante la lettura troverete diverse similitudini, che vi riporteranno alla memoria proprio quel libro. Scene quasi identiche, solo con piccole differenze.
Se ciò inizialmente mi ha un po' turbata, perché non trovavo affatto una buona idea quella di provare è riuscita a creare una perfetta metamorfosi.
a “copiare” Tolkien, successivamente andando avanti con la lettura, ho capito che Julia Sienna non aveva nessuna intenzione di copiarlo e non ha neanche provato a rubacchiare delle scene qua e là. Ma bensì
Leggendo il libro noterete che già dopo una cinquantina di pagine, le due storie si distaccano totalmente.

Ma la mia recensione non vuole essere, come dicevo, un confronto.
Parlando de I predatori oscuri, posso affermare con piena sicurezza che si tratta di un Fantasy con impronta classica, come non se ne vedeva da molto tempo. Finalmente, dopo anni ho ritrovato un libro del genere, che mi ha ridato i brividi, per le sue ambientazioni, per le descrizioni curate nei
minimi particolari, per i personaggi e le razze magiche.
A proposito delle descrizioni, volevo spendere due parole. Le descrizioni, sia dei personaggi che delle ambientazioni, di Julia Sienna sono minuziose ed estremamente particolareggiate, adatte a dare al lettore una idea ben chiara dei luoghi dove si svolgono le azioni e di chi ci troviamo davanti. Non dovrete far altro che leggere l'intero libro ed essere pronti a sognare ad occhi aperti. Verrete trasportati in luoghi magici e incantevoli, che ispirano avventure.
La storia è un continuo susseguirsi di colpi di scena, di spettacoli fantastici che tengono il lettore davvero legato alle pagine del libro, non riuscirete a staccarvene tanto facilmente. Personalmente ho provato una profonda tristezza e malinconia, arrivando alla fine del libro. Non vedo l'ora di poter leggere il secondo volume.
Non mancheranno di certo i sentimenti, primo tra tutti l'amicizia. Anche l'amore sarà protagonista della nostra storia, ma non risulterà per nulla banale e sdolcinato, tutt'altro.

Insomma dire che mi è piaciuto infinitamente è riduttivo. Julia Sienna ha tutte le carte giuste per diventare una grande scrittrice fantasy e sono onorata di averla conosciuta e che sia italiana. Spesso tendiamo a sottovalutare gli autori nostrani, bene Julia vi farà cambiare sicuramente idea!
Non do il massimo dei voti, perché voglio assolutamente leggere il continuo e dare fiducia all'autrice. Sono sicura che il secondo supererà di gran lunga le mie e le vostre aspettative. 


VOTO:




Voi avete letto questo libro?
Che ne pensate?


domenica 22 marzo 2015

Il nuovo romanzo di Alessandro Baricco: La sposa giovane

Buona Domenica carissimi lettori, oggi ci tenevo a parlarvi di un libro pubblicato nei giorni scorsi dalla Feltrinelli, si tratta del nuovo lavoro di Alessandro Baricco, libro che già aspettavo da un po'. Infatti l'autore aveva rivelato il titolo del libro, durante la presentazione che ho seguito qui a Pavia (qui la mia esperienza alla presentazione).
Ho già visto il libro nella libreria vicino casa e già ci sto facendo un pensierino!

LA SPOSA GIOVANE

Feltrinelli | 192 pp. | €17,00
Arriva la sposa giovane e lo sposo non c'è. Comincia un'attesa che coincide con la magia dell'educazione alla bellezza, all'erotismo, all'intelligenza dei sensi. La sposa giovane, la ragazza che ha fatto la solenne promessa di unirsi in matrimonio con il figlio. Il figlio però non c'è. È in Inghilterra, a visitare opifici tessili. Il maggiordomo modesto si aggira, esatto e cristallino come la sua lingua non verbale, a garantire i ritmi della comunità. Lo zio agisce e delibera dentro la nebbia di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. La figlia porta la sua bellezza dentro un corpo di storpia.


L'AUTORE: 
Nato a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica e studia contemporaneamente al Conservatorio dove si diploma in pianoforte. L'amore per la musica e per la letteratura ispireranno sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore. Come saggista esordisce con Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini (Il Melangolo, 1988; Einaudi, 1997). Castelli di rabbia (Rizzoli, 1991; Universale Economica Feltrinelli, 2007), suo primo romanzo, Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger, è un'autentica rivelazione nel panorama della letteratura italiana e ottiene il consenso della critica e del pubblico. Seguono Oceano Mare (Rizzoli, 1993; Universale Economica Feltrinelli, 2007), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco; il monologo teatrale Novecento (Feltrinelli, 1994; edizione speciale, 2014; "Audiolibri - Emons Feltrinelli", 2011) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La Leggenda del pianista sull'oceano; Seta (Rizzoli, 1996; Fandango Libri, 2007), portato sullo schermo da François Girard con una produzione e un cast internazionali, City (Rizzoli, 1999; Universale Economica Feltrinelli, 2007) e Senza sangue (Rizzoli, 2002), tutti tradotti all'estero e recensiti dalle maggiori testate internazionali, dal "Guardian” al "New York Times”, da "Libération” a "Le Monde”. Tra i saggi, L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (Garzanti, 1993); Barnum. Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1995) che raccoglie gli articoli comparsi nell'omonima rubrica curata ogni mercoledì sulle pagine culturali del quotidiano torinese "La Stampa” e Barnum 2. Altre Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1998), in cui sono raccolti gli articoli frutto della collaborazione con la "Repubblica”; è del 2002 Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà. Compare in televisione nelle trasmissioni culturali ?L'amore è un dardo”, sull'opera lirica, e "Pickwick”, dedicata ai libri.


Che ne pensate di questa nuova uscita?
Pensate di acquistarlo?




sabato 21 marzo 2015

21 Marzo - Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale

Cari lettori oggi, 21 Marzo è la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. Giornata proclamata nel lontano 1966 ma che ancora purtroppo deve essere ricordata, perché nonostante gli anni passino, i pregiudizi restano e albergano negli animi di molti uomini, che seppur si definiscano "moderni", sono ancora uomini delle caverne.
Mi fa rabbia sapere che esiste gente che ancora ha sulla bocca la parola "razza", come se potesse esserci una classificazione così superficiale degli uomini. Il termine andrebbe usato solo in campo scientifico per indicare una uguaglianza di geni, tra le genti. Ma non sicuramente per indicare l'uomo "diverso", che poi tanto diverso non è.

Ho deciso di scrivere questo post, non tanto per sfogare la mia rabbia al riguardo. Perché poi ognuno è libero di credere quel che vuole, basta che ciò non vada ad intaccare l'animo di altri uomini. Ma il mio post ha lo scopo di far conoscere storie, libri che hanno raccontato di discriminazioni e che abbiano una grande morale, affinché possano riaprire i cuori dei lettori.
I libri di cui vi parlerò riguardano diversi tipi di discriminazioni, libri conosciuti e altri meno...


12 ANNI SCHIAVO
Newton Compton | 288 pp. | €9,90
Solomon Northup, un uomo nato libero, fu rapito a Washington nel 1841, e fatto schiavo per dodici, interminabili anni.
In queste memorie, pubblicate per la prima volta nel 1853, troviamo tutta la sua storia: mentre si trovava a Washington con due sconosciuti che gli avevano proposto un ingaggio come violinista, venne assalito nel cuore della notte, drogato, legato e trascinato al mercato degli schiavi. Lì fu subito minacciato: se avesse rivelato di essere nato libero, sarebbe stato ucciso. Iniziarono così dodici anni di schiavitù, di violenze, brutalità e sofferenze senza fine. Solomon capì che gli schiavi valevano meno del bestiame: potevano essere picchiati, costretti a lavori massacranti, potevano morire nella completa indifferenza. Lui stesso venne assalito con un’ascia, minacciato di morte, fu costretto a uccidere per salvarsi. Poté vivere sulla sua pelle una delle pagine più nere della storia d’America, la piaga nascosta dietro la splendente vetrina del Paese che cresceva e abbatteva ogni confine. Poi, al culmine della disperazione, Northup incontrò un bianco completamente diverso dagli altri. A lui Solomon affidò una lettera indirizzata a sua moglie e da quel momento tutto cambiò.


IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE
Bur Biblioteca Univ. Rizzoli | 211 pp. | €10,90
Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com'è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall'altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini.



STORIA DI UN ENIGMA

Bollati Boringhieri | 762 pp. | €18,00

Uno dei più grandi geni del Ventesimo secolo, questo è stato Alan Turing. Nato a Londra nel 1912, considerato tra i padri della moderna informatica – spiegò la natura e i limiti teorici delle macchine logiche prima che fosse costruito un solo computer – fu un matematico fuori dal comune. Durante la Seconda guerra mondiale mise le sue straordinarie capacità al servizio dell’Inghilterra, entrando a far parte di Bletchley Park, la località top secret della principale unità di crittoanalisi del Regno Unito, e contribuì in modo decisivo alla decifrazione di Enigma, la complessa macchina messa a punto dai tedeschi per criptare le proprie comunicazioni, ribaltando così le sorti del conflitto. Ma la sua fu anche una vita tormentata. Perseguitato per la sua omosessualità, fu condannato alla castrazione chimica. Umiliato, a soli 41 anni, si suicidò in circostanze misteriose morsicando una mela avvelenata con cianuro. Nel 2013, dopo oltre sessant’anni dalla sua morte, la Regina Elisabetta gli ha «concesso» l’assoluzione reale.
Con la verve di una spy story, la biografia di Andrew Hodges, la più completa e accurata mai scritta, ci restituisce l’ambiente e il clima culturale del periodo storico in cui Turing è nato e si è formato, le sue brillanti idee in campo matematico e scientifico, e ci fa conoscere il lato umano e personale di un genio inquieto.


IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA

Bompiani | 210 pp. | €10,00

Nella prima edizione di questo fortunato volume (1998), che ha venduto oltre 200.000 copie, uno scrittore spiegava alla sua bambina di dieci anni che cose il razzismo, come nasce, perché è un fenomeno così tristemente diffuso, dando vita a un dialogo capace di trascendere i confini dell'occasione intima e famigliare e porsi come lezione di vita per tutti i lettori. Sono passati ormai più di dieci anni dal libro di allora, ma il problema del razzismo non ha fatto che aggravarsi. Da una parte l'inasprirsi del terrorismo islamico ha rafforzato un clima di sospetto sempre più forte, dall'altra l'aumento dell'immigrazione ha progressivamente cambiato il paesaggio europeo, rendendolo sempre più multiculturale. In questo nuovo contesto, il razzismo si è banalizzato: non fa più scandalo. Questo è il fattore più grave che Ben Jelloun vede nei razzismi degli ultimi anni - e l'Italia non ne è esente, anzi. Sono numerosissimi gli episodi di questo tipo che l'autore ricorda e commenta. Rivolgendosi con questa nuova edizione anche agli adulti che educano i nostri figli, Ben Jelloun li invita dunque a stare all'erta: la convivenza si impara, è un fatto di educazione, e se gli adulti dei prossimi anni non apprenderanno oggi, da bambini, questa lezione, la vita sarà molto difficile per tutti.


THE HELP

Mondadori | 524 pp. | €18,00

È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all'amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.


IL CASO EDDY BELLEGUELE

Bompiani | 169 pp. | €16,00

"Mi sono allontanato di corsa, subito. Giusto il tempo di sentire mia madre che diceva: "Cosa fa quel diavolo?" Non volevo restare con loro, rifiutavo di condividere quel momento. Ero già lontano, non appartenevo più a quel mondo ormai, la lettera lo diceva. Sono andato nei campi e ho camminato per buona parte della notte, il fresco del Nord, i sentieri sterrati, l'odore della colza, molto forte in quella stagione dell'anno. Tutta la notte fu consacrata all'elaborazione della mia nuova vita, lontano da lì." In realtà la ribellione contro i miei genitori, contro la povertà, contro la mia classe sociale e il suo razzismo, la sua violenza, i suoi riti, sono venuti dopo. Perché prima della mia rivolta contro il mondo della mia infanzia, è stato il mondo della mia infanzia a rivoltarsi contro di me. Troppo presto, infatti, sono diventato per la mia famiglia e per gli altri un motivo di vergogna, persino di disgusto. Non ho avuto altra scelta che scappare. E questo libro è il mio tentativo di comprendere.


Voi quali altri libri conoscete?
Avete letto questi libri?









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