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venerdì 4 maggio 2018

Novità in libreria edite Gainsworth Publishing

Caro lettori bentrovati! Oggi, prima che i più fortunati tra noi andranno al Salone del libro, voglio mostrarvi le ultime due novità edite Gainsworth Publishing. Si tratta di due nuove uscite che troverete al Salone di Torino e che arriveranno nei prossimi giorni in tutte le libreria!

 NÉ A DIO NÉ AL DIAVOLO
Gainsworth Publishing | 464 pp. | €20,00
Biveno. “Capitale del nulla”. Sessantamila anime dimenticate da Dio ai piedi delle Alpi piemontesi. Da lì un giorno d’estate del 2010 parte una macchina diretta a un colossale festival metal in Germania, con a bordo il terzetto peggio assortito della storia: Ivan, senza lavoro ma con qualche segreto, depresso con l’orlo del baratro a portata di mano; Tom, idraulico per professione e giullare per vocazione, troppo abituato a fingere di essere un idiota; e il tizio silenzioso che tutti chiamano Lucifero, capelli lunghi e occhiali scuri d’ordinanza, vampiro da quasi quattrocento anni. E non serve a nulla che lui parli tranquillamente della sua vera natura, tanto nessuno ci crede, Tom meno di chiunque altro. Dovranno cominciare a balenare gli artigli e a scorrere il sangue perché i due ragazzi si rendano conto che frequentare un mostro non è innocuo come una canzone black metal.


DEATH IS NOT THE WORST
Gainsworth Publishing | 496 pp. | €20,00
Norwich, Mississippi. La prestigiosa cittadina universitaria si sta preparando ad affrontare un nuovo anno accademico, incurante della scia di macabri omicidi e sparizioni che sta affliggendo il Sud degli Stati Uniti.
Catherine O'Bryan, giovane studentessa della Ole Lady, ritornata alla città natale per lasciarsi alle spalle gli spiacevoli eventi del suo recente passato, si imbatte nello spavaldo Tristan, unico erede dell'antica famiglia Averhart, che dimostra da subito interesse per lei, tanto da infrangere ogni regola e divieto si fosse imposto pur di farsi notare. Oltre il sorriso sprezzante del ragazzo, però, si celano ferite molto più profonde di quelle che la sua pelle mostra con fin troppa assiduità. Nel suo sangue si nasconde l'ira di un predatore, una maledizione che nessun Averhart può sciogliere, nemmeno dopo secoli di sofferenza e molte vite spese in tributo.
Fiamme nella notte, riti sciamanici, cannibalismo, corpi che bruciano occultando agli Umani uno dei più grandi segreti della Storia, ma questa è solo routine per gli Averhart e gli altri Cacciatori.
Il nemico li attende nell'ombra, pronto a ucciderli non appena abbasseranno la guardia. I suoi occhi d'ambra non smetteranno mai di fissarli, fino a quando non li avrà eliminati. Tutti.
Solo la Morte potrà placare la sua terribile Vendetta.

 Che ne pensate di questi due libri?

venerdì 27 marzo 2015

The Middle Heart 2 - Tolkien, l'artista sconosciuto (Julia Sienna)

Cari lettori ecco finalmente anche il secondo articolo del nostro evento The Middle Heart 2. Questa mattina è stato pubblicato il primo giveaway: qui.
Innanzitutto ringrazio già i partecipanti che hanno commentato, siete già molti e sono contenta che apprezziate i miei sforzi, ma soprattutto apprezziate il lavoro dei nostri ospiti.
A proposito di ospiti, oggi è la volta di Julia Sienna, giovane autrice italiana, mia carissima amica. Ho da pochi giorni pubblicato proprio la recensione del suo libro, primo di una trilogia (qui la mia recensione). Anche l'anno scorso Julia ha partecipato all'evento, scrivendo un articolo davvero particolare:  "le istruzioni d'uso" per leggere Tolkien *-* qui
Anche quest'anno Julia si è cimentata in qualcosa di davvero particolare, ha scovato un libro bellissimo pieno di disegni creati proprio dalla mano del Professore.
Ma lascio la parola a lei...



Cari amici, buongiorno!
Sono contentissima di essere di nuovo qui con voi, anche quest'anno, per parlare del nostro amato Professore. Ringrazio Christy per questo secondo delizioso evento che, come ormai sapete, cerca di rendere omaggio a una delle figure più emblematiche della letteratura moderna e avvicinare quante più persone possibile alle sue fantastiche opere.
Di chi stiamo parlando? Ma di J.R.R. Tolkien ovviamente!
Chi è già veterano del Middle Heart (o molto più banalmente mi conosce) saprà che non mi dilungo mai in articoli tecnicistici, quanto più desidero incuriosirvi e portare il lettore stesso ad avvicinarsi a alla mai banale figura del Professore.
Ecco, anche quest'anno voglio darvi un motivo per leggere Tolkien, ma questo motivo non riguarda direttamente le sue opere letterarie, o meglio, non solo.
Voglio parlarvi di un Tolkien diverso, che pochi conoscono, per farvi capire quanto possa essere interessante addentrarsi tra le sue storie con la consapevolezza che non stiamo leggendo solo dei grandi libri, ma sveliamo, pagina dopo pagina, dei veri, grandi, mondi.
Di cosa parleremo quindi? Di Tolkien, ma come artista.
Artista, mi direte? Ma cosa ti sei bevuta?
Oh non vi sbagliate, miei cari... dico proprio artista. Tolkien fu pittore, disegnatore, ma soprattutto grande acquarellista e ornatista che seppe adattare lo spirito Art Nouveau degli anni '10 e '20 alle sue opere.
Forse qualcuno di voi avrà in mente qualche schizzo che spesso allegano alle pubblicazioni (adesso sta uscendo qualcosa con illustrazioni più serie). Carini, non c'è che dire, ma non sono quelli di cui sto parlando. Parlo di opere complesse, studiate e progettate che il Professore stesso realizzava quasi sempre per uso personale, come immagine per fissare i luoghi da lui narrati, e più di rado pensandole come elementi di contorno alle sue pubblicazioni.
Tolkien crea un mondo vero e palpabile attraverso le immagini, studiando con minuzia ogni paesaggio e ogni elemento che traduce in linguaggio grafico. Illustra ogni angolo interno ed esterno di Arda, descrive le scene chiave delle sue storie... ma non si ferma a questo. Crea una sub cultura, una sotto-storia-dell'arte che ricalca e rispecchia l'evoluzione artistica che lui stesso stava vivendo nel mondo reale. Ci troviamo di fronte quindi a opere chiaramente e del tutto iscrivibili tra i movimenti Arts & Crafts e Art Nouveau (o Liberty se preferite), che oltre ogni ragionevole evidenza, Tolkien conosceva, amava e sapeva in modo perfetto interpretare.
Il Professore illustra personalmente tutte le panoramiche dei suoi romanzi, in modo così dettagliato che spesso non è servito altro che rielaborare i suoi disegni per creare le suggestive scenografie dei film di Jackson.
Ma non si ferma a paesaggi e interni: studia i minimi dettagli del suo mondo e lo rende vivo. Crea decorazioni, motivi per arazzi, tappeti, maioliche, suddividendoli per popolo. Inventa codici miniati in elfico, piastrelle nùmenoriane, tessuti con i quali vestire i suoi personaggi.
Capiamo quindi che non ci troviamo di fronte a realizzazioni minori (schizzi, che brutta parola) di un grande scrittore, ma a vere opere di uno Scrittore che era anche Artista. Non potrebbero mai essere casuali simili disegni, simili declinazioni e interpretazioni in chiave tanto pura quanto precisa.
Ma ora non vi voglio annoiare con pagine di critica alle sue opere. Voglio che le vediate e capiate con i vostri occhi quanto vi ho appena detto. Credo che bastino per farvi comprendere quale sia il vero senso di questo invito alla lettura.
Come non leggere le opere di un uomo che non solo crea un mondo, ma gli associa pure una storia dell'arte di questo livello?
Desti ora, desti! Basta parole, passiamo ai fatti. È giunto il momento di scoprire anche questo aspetto del nostro amato Tolkien. (Se vi può divertire cercate le corrispondenze con le opere d'arte “umane” dello stesso periodo e ne rimarrete piacevolmente sorpresi).













Per chiunque volesse approfondire il discorso, vi consiglio un bellissimo libro, che però non so se sia ancora in produzione. In ogni caso potrete pescarlo nelle bancarelle dei libri usati. Si intitola “Immagini” ed è edito dalla Rusconi nell'anno 1989.
Ora, non mi resta che salutarvi tutti e sperare che queste mie poche parole abbiano incuriosito e portato nuovi lettori ad avvicinarsi al nostro Professore. Se così fosse, se anche uno solo di voi abbia deciso di leggere una delle splendide avventure tolkieniane, sarà per me una conquista.
Un abbraccio,

Julia


Domani non perdetevi il terzo articolo e un'altra sorpresa!!



lunedì 23 marzo 2015

Recensione: I predatori oscuri di Julia Sienna

Non potete capire quanto sia stato difficile scrivere questa recensione. L'avrò cancellata e riscritta almeno quattro volte o.o ho letto il libro verso Dicembre e solo adesso mi sono decisa a pubblicare ciò che ho scritto, anche se ancora non sono pienamente convinta.
Chiedo scusa all'autrice per la lunghissima attesa T.T perdonami!

Comunque disperazione a parte, il libro di cui voglio parlarvi oggi è un "capolavoro" di Julia Sienna, sicuramente avrete sentito parlare di lei, non solo perché io spesso ne parlo (approfitto per ricordare che sarà una delle ospiti della seconda edizione dell'evento The middle heart), ma soprattutto perché chiunque ha parlato bene dei suoi libri!
Io ho avuto la possibilità e l'onore di leggere il primo libro della serie, grazie alla casa editrice. Ma adesso non vedo l'ora di avere tra le mani anche il seguito *-* sono troppo curiosa!!

The dark hunt
I PREDATORI OSCURI

Gainsworth publishing | 608 pp. | €22,50

In un mondo futuro, ritornato agli albori della civiltà dopo l'autodistruzione della razza umana, la Magia vive nascosta all'occhio di chi non sa scorgerla, contribuendo in segreto a mutare le sorti delle Nuove Terre. Quando Oron lascia la locanda del Dragorosso per una battuta di caccia insieme al cugino, è convinto di essersi finalmente guadagnato un'occasione per rilassarsi e dimenticare tutti gli strani avvenimenti che, da un paio di giorni, avevano reso così particolare la sua tranquilla vita nella regione di Ford. L'arrivo di un misterioso cavaliere al villaggio e il diffondersi di voci sull'avvistamento di spaventose creature nelle foreste avevano trasformato le sue notti serene in incubi, ma Oron è deciso a lasciarsi tutto alle spalle, almeno per quel caldo pomeriggio di inizio autunno. Mai avrebbe pensato che, da quel giorno, la sua vita sarebbe cambiata per sempre e che da cacciatore si sarebbe trasformato in preda, diventando protagonista di un gioco sanguinario che continua da più di cinquecento anni.



Parlare di questo libro non è semplice, perché quando bisogna descrivere una cosa tanto bella, come è stata questa lettura, è quasi impossibile trovare le parole giuste. Spero di riuscire a farvi arrivare almeno una minima parte, delle emozioni e dei brividi che ho provato leggendo questo libro.

«Stanchi di tutto il male e il dolore che avevano visto, gli Immortali decisero di non interferire più con le sorti della Terra. Mentre gli Astri piangevano, loro scomparvero, ritirandosi nelle regioni più selvagge, lasciando il mondo libero di proseguire senza il loro intervento. La magia si trascinò lontano dal piano del visibile, nascondendosi all'occhio di chi non sapeva coglierla...»

Premetto, per chi non lo sapesse ancora, che sono un'amante di Tolkien e de "Il signore degli anelli". Voi direte e che c'entra un genio come il Professore, con una giovane esordiente? In realtà, tutto!
Non mi permetterei mai di mettere i due a confronto, ma se vi dico che leggere I predatori oscuri è stato entusiasmante quasi quanto leggere la trilogia, fidatevi che è vero.
I predatori oscuri è un po' un ricordo, soprattutto de La compagnia dell'anello. Durante la lettura troverete diverse similitudini, che vi riporteranno alla memoria proprio quel libro. Scene quasi identiche, solo con piccole differenze.
Se ciò inizialmente mi ha un po' turbata, perché non trovavo affatto una buona idea quella di provare è riuscita a creare una perfetta metamorfosi.
a “copiare” Tolkien, successivamente andando avanti con la lettura, ho capito che Julia Sienna non aveva nessuna intenzione di copiarlo e non ha neanche provato a rubacchiare delle scene qua e là. Ma bensì
Leggendo il libro noterete che già dopo una cinquantina di pagine, le due storie si distaccano totalmente.

Ma la mia recensione non vuole essere, come dicevo, un confronto.
Parlando de I predatori oscuri, posso affermare con piena sicurezza che si tratta di un Fantasy con impronta classica, come non se ne vedeva da molto tempo. Finalmente, dopo anni ho ritrovato un libro del genere, che mi ha ridato i brividi, per le sue ambientazioni, per le descrizioni curate nei
minimi particolari, per i personaggi e le razze magiche.
A proposito delle descrizioni, volevo spendere due parole. Le descrizioni, sia dei personaggi che delle ambientazioni, di Julia Sienna sono minuziose ed estremamente particolareggiate, adatte a dare al lettore una idea ben chiara dei luoghi dove si svolgono le azioni e di chi ci troviamo davanti. Non dovrete far altro che leggere l'intero libro ed essere pronti a sognare ad occhi aperti. Verrete trasportati in luoghi magici e incantevoli, che ispirano avventure.
La storia è un continuo susseguirsi di colpi di scena, di spettacoli fantastici che tengono il lettore davvero legato alle pagine del libro, non riuscirete a staccarvene tanto facilmente. Personalmente ho provato una profonda tristezza e malinconia, arrivando alla fine del libro. Non vedo l'ora di poter leggere il secondo volume.
Non mancheranno di certo i sentimenti, primo tra tutti l'amicizia. Anche l'amore sarà protagonista della nostra storia, ma non risulterà per nulla banale e sdolcinato, tutt'altro.

Insomma dire che mi è piaciuto infinitamente è riduttivo. Julia Sienna ha tutte le carte giuste per diventare una grande scrittrice fantasy e sono onorata di averla conosciuta e che sia italiana. Spesso tendiamo a sottovalutare gli autori nostrani, bene Julia vi farà cambiare sicuramente idea!
Non do il massimo dei voti, perché voglio assolutamente leggere il continuo e dare fiducia all'autrice. Sono sicura che il secondo supererà di gran lunga le mie e le vostre aspettative. 


VOTO:




Voi avete letto questo libro?
Che ne pensate?


lunedì 14 aprile 2014

1^ tappa blog tour: I cacciatori di ombre - Ambientazione del romanzo

Buongiorno carissimi lettori, come vi avevo già detto nel post introduttivo (QUI dove potete leggere tutte le info necessarie) oggi inizia il blog tour per il fantastico libro I cacciatori di ombre *__* libro della scrittrice italiana Julia Sienna, il secondo della saga The Dark hunt!!
Il Dicembre scorso avevamo intervistato Julia per un nostro evento, potete leggere la sua intervista qui, per saperne di più sul suo primo libro.
In questa prima tappa la scrittrice ci parla dell'ambientazione del romanzo *-* Buona lettura!!


I CACCIATORI DI OMBRE

AUTORE: Julia Sienna
EDITORE: Gainsworth Pubblishing

Una a una, le città dell'Uomo cadono sotto i colpi delle milizie Kaad. Una a una, le terre dell'Ovest soccombono alla minaccia nemica.Draug non è mai stato potente come in queste ore buie, ma l'Arma di Telassar è stata ritrovata e brama di incontrarlo per porre fine alla Caccia una volta per tutte.Oron Grimford è salvo e procede protetto dall'armata di Ghilen verso nord, seguito e aiutato dagli amici nella sua ultima impresa. La vita del Portatore sembra al sicuro, ma le insidie si nascondono sempre nei luoghi più impensabili.Mentre le giornate di Oron si popolano di paure e rimorsi, Hellenhor, Eyn Morgath di Moran-dum, intraprende un pericoloso viaggio in compagnia del giovane Mezzosangue Keleb, dritto nelle viscere di un mondo che non veniva disturbato da migliaia di anni: il Regno delle Ombre.Cosa si cela tra gli Inferi? Perché lo stregone più potente delle Nuove Terre mette in gioco la propria vita e quella di un ragazzo per affrontare le Tenebre?



L'AMBIENTAZIONE DEL ROMANZO

Benvenuti a tutti, cari amici! Sono molto emozionata per questa prima tappa, quindi vediamo di lasciare da parte i sentimenti, fazzolettini bianchi e quant'altro... e iniziare a darvi subito le coordinate per questo bellissimo gioco, altrimenti rischierei solo di gongolare per tutta la pagina, mostrandomi in una serie di imbarazzanti, quanto innumerevoli, cuoricini e occhi scintillanti. Ma io non sono così dolce, quindi veniamo al punto.
Oggi parliamo dell'ambientazione!


Partiamo dal principio: il tempo.
La storia si svolge in un mondo futuro, a migliaia e migliaia di anni dal 2546, data nella quale la nostra era ebbe fine a causa di una tremenda e ambiziosa guerra tecnologica, che ora non vi starò a raccontare *sogghigna*
Quindi non fatevi problemi ad affiancarci parole o pensieri moderni, perché in questo mondo sono ancora più moderni di noi. Noi siamo il passato, l'antico passato delle Nuove Terre, che non sono altro che i resti del nostro mondo dopo i grandi cataclismi magici che lo mutarono e riplasmarono.
La grande guerra sconvolse così a fondo il nostro pianeta da risvegliare le forze magiche che riposavano al centro del suo nucleo, facendole erompere con una forza mai vista prima. La Magia torna quindi a dominare il pianeta Terra, permettendo un'evoluzione verso nuove specie e nuove terre. 

Esseri viventi: tutte le razze presenti, umane, animali o vegetali sono classificabili in esseri presenti prima del cataclisma o dopo il cataclisma. Negli esseri prima del cataclisma troviamo le creature magiche antiche, gli animali classici e gli esseri umani. Nella categoria post-apocalittica invece troviamo tutte quelle nuove creature o razze che popolano la terra riplasmate geneticamente dalla magia.
Non sono mai esistite razze come gli Elfi o i Nani prima del cataclisma, sono tutti esseri umani riplasmati nella magia fino ad assomigliare, ed è per questo che si chiamano così, alle creature delle antiche leggende. In sostanza, tutte le popolazioni (tranne Immortali, Demoni, Ombre, Draghi, e similari) sono di origine umana.
Qualità della vita e tecnologie: la qualità della vita degli abitanti delle Nuove Terre è decisamente superiore a quella del nostro medioevo, come della nostra antichità in generale, anche se per molti aspetti ne condivide suggestioni e tecnologie.
Dopo la fine della nostra era e il seguente terribile periodo di assestamento, le Nuove Terre rappresentano un solido ricominciare della Civiltà, dopo un tremendo futuro distopico sono quanto più di simile ci sia a una ripresa positiva sociale.
La tecnologia è ritornata a una sorta di familiarità con il nostro XVIII secolo, solo con reminiscenze di quella che era la nostra concezione tecnologica, più effettive migliorie. Le sementi sono più robuste delle nostre e danno due/tre raccolti all'anno. La medicina si basa sulla medicina naturale, ma con conoscenze più sviluppate rispetto alla nostra antichità.
La vita media di un essere umano si aggira sui 110 anni.
Il Mondo Magico è tecnologicamente e socialmente più avanzato e assomiglia per diversi aspetti a un nostro tardo XIX secolo.

Società: Le Nuove Terre sono composte da diverse popolazioni, quasi tutte tendenzialmente pacifiche, tranne poche ma preoccupanti eccezioni. Nella gente comune permane ancora un senso di antico timore e rispetto e, soprattutto, di consapevolezza verso le catastrofi che la guerra può portare.
Le armi da fuoco sono proibite, seppur conosciute. Sono concesse sono nei territori dell'Est.
L'abbigliamento e i gusti delle popolazioni sono semplici, simili a un nostro ipotetico medioevo.
Siamo in un ambiente politico laico. I diversi culti sono percepiti più come fattore intimistico e molto raramente interferiscono con la politica e l'economia locale.
Ora, dato che sono una noiosa, noiosissima pedante persona, E LO SO, ho pensato di farvi descrivere meglio le terre dove è ambientata TDH da qualcuno che le conosce più direttamente e da tanto, tanto tempo.
Vi lascio in compagnia di uno dei massimi esperti di storia delle Nuove Terre, la mia piccola sorpresa per voi.
Vero professor Clarius? Professore?
L'uomo sussulta lasciando sfuggire dalle mani il plico di pergamene ingiallite.
«Oh sì, sì... stavo giusto...» Le mani corrono a sistemare i fogli, ammassandoli al meglio sul lungo tavolo. «Documenti, non sai mai...» I suoi occhi grigiastri si perdono nel vuoto di fronte a loro, apparendo più grandi oltre le lenti dei piccoli occhiali a mezzaluna. «Oh, ma quanta gente. Buongiorno.»
Sono le persone di cui vi parlavo, professore, vorrebbero sapere dell'Ovest.
«Dell'Ovest?»
Sì, dell'Ovest.
«Sono studenti?»
No, professore, sono nostri amici. Vengono da molto lontano ed erano interessanti a sapere...
«Ah turisti!»L'uomo si sfrega le mani, mostrando un sorriso a increspargli le profonde rughe.
Ehm, sì diciamo di sì. Comunque, spiegate loro tutto come sapete fare. Ora vi lascio, a più tardi!
«Certo, certo. So ancora fare il mio lavoro... racconto queste cose da oltre ottant'anni qui a Moran-dum...» L'anziano professore si sistema al meglio le vesti nere dell'Ordine, calcandosi ancora di più i piccoli occhiali sul naso. Fissa di fronte a sé. «Così volete sapere dell'Ovest.»
«Innanzi tutto permettetemi di presentarmi come si deve, sono il Professor Clarius e, come avrete capito, insegno Storia delle Ere e sono ricercatore e custode presso la bellissima biblioteca di Moran-dum. Se c'è un esperto delle Nuove Terre, quello sono sicuramente io.»
Il volto scavato dal tempo si distende in un nuovo sorriso, mentre l'uomo svolge una mappa dell'Ovest sul tavolo.
«Non sembra, ma mi ero preparato. Prendete tutti la vostra mappa e iniziamo a scoprire questo affascinante territorio...» Le dita ossute si spostano nella regione nord. «Ecco, iniziamo dalle regioni più a settentrione. Queste sono le zone adatte per chi ama climi mi rigidi, estati fresche e, perché no, anche la pesca... Qui» punta coste più frastagliate all'estremo occidente. «Vivono i Nashait, la gente dei ghiacci. È un popolo molto fiero e affezionato alle proprie tradizioni, in particolare alla falconeria. Il clima è freddo, rigido.» Scende verso Kaadzar. «Oh qui siamo a Kaadzar, il regno delle rocce e delle steppe. Bisogna essere tosti per vivere tra questi altipiani, sì... senza dubbio. E i Kaad non sono conosciuti per la loro ospitalità. Più sotto, invece, abbiamo i monti Brekshod e la piccola federazione delle regioni di Ford e Mann. Il clima qui è molto più piacevole e la gente davvero ospitale. Un ottimo posto per chi ama la tranquillità della natura e le serate in vivace compagnia.» La mano scarna scende verso le due grandi regioni separate dai Monti Centrali. «Idon e Ilien, due grandi regni dalle antiche tradizioni. Idon è caratterizzata da una grande pianura che si estende dalle coste fino alle montagne. Al centro di tutto, domina Annorath, la capitale. In questa terra vivono i migliori allevatori di cavalli di tutte le Nuove Terre. Ilien invece si divide tra la zona degli Altipiani e la zona centrale ricca di boschi e rigogliose foreste. La sua capitale, Braam, sorge alle pendici dei monti, vicino al passo di Hawl, messa a presidio di uno degli accessi che porta a est, verso il Lancar. Una bella città antica, sicuramente da visitare.»
L'uomo estrae un fazzoletto dalle vesti, soffiandosi rumorosamente il naso. «Scusate, ma è stagione... le Pimpillacee iniziano a fiorire nella foresta e Moran-dum è appestata dai loro pollini volanti.» Starnutisce. «Dicevamo... ah sì, scendiamo al Belirien. Una terra ricchissima di commerci e fermento, per i più attivi è sicuramente la meta da preferire. Meda è la città più grande dell'Ovest, una vera metropoli ricca di monumenti e curiosità. Inoltre il suo lago è davvero un posto delizioso per la villeggiatura.» Il dito si sposta leggermente più a sud-ovest. «La Elden. Sarò un po' di parte, ma questa è la mia terra di origine. Qui convivono due realtà molto interessanti: da un lato è la terra natìa degli Elfi, dall'altro è anche la capitale del Mondo Magico. Ad Aurian vive una moltitudine di razze diverse, tutte appartenenti al Mondo Magico che però, come sapete, resta nascosto agli occhi di chi non sa scorgerlo... quindi non cercate i Palazzi Magici tra le vie della città, intesi? Sempre ad Aurian troverete anche la sede del regno degli Elfi, il bellissimo Palazzo Reale della famiglia Shandon, visitabile ogni martedì e mercoledì di ogni mese. A dominare la città troverete la fortezza dei Cacciatori Alati, arroccata sugli altipiani.» Le dita saltano tra le foreste a occidente. «Bene, qui abbiamo la foresta di Tur, un luogo antichissimo e impenetrabile, protetto da un anello di fitte paludi. Se siete amanti dell'avventura, degli spiriti e delle zanzare, potrebbe essere una meta per un'escursione. Protetto da questo guscio di vegetazione, sorge il piccolissimo regno degli Immortali. Ma se non siete attesi, difficilmente riuscirete a trovarlo.» Sogghigna producendo un lieve fischio nell'inspirare. «E ora il sud... Ghilen e la sua immensa Huriat. Cosa c'è in questa pianura mi chiedete? Nulla, assolutamente nulla, se non grandi coltivazioni, poche cittadine e piccoli villaggi sparsi. Però se scendiamo più a sud verso le montagne, troveremo il vero cuore di questo florido regno: Thauris e i suoi ricchi porti fluviali. A dominare tutto, la grande torre dei Silmark, un monumento unico e senza eguali in tutte le Nuove Terre, assolutamente da visitare. Oltre le montagne, si estende la regione del Shalt, la sua parte centro-nord fa parte del regno del Shalt e delle Isole Maggiori, sempre governato dalla famiglia Silmark. All'estremo sud, al di là del grande deserto, troviamo la patria di origine del popolo dei Mercenari. Statene alla larga, sono persone ben poco affidabili.»
Il vecchio professore solleva le sopracciglia. «Arriviamo alle isole. Qui c'è Nalen, la più grande isola dell'Ovest. Alte scogliere a est e bellissime spiagge a ovest. Salendo troviamo l'arcipelago delle Iridian, una piccola repubblica dedita al commercio... più o meno piratesco, a volte.» Ride. «Comunque sia, è un posto davvero caratteristico e interessante, costellato da piccole cittadine portuali.»
Una mano salta diametralmente dall'altro capo della mappa. «Mi avete seguito fino a qui? Ora vediamo le regioni orientali, oltre le montagne. Siamo nel Lancar Inferiore e lo siamo a tutti gli effetti, dato che è qui che sorge Moran-dum. Sono terre ricche di foreste e ben servite da porti che comunicano con l'Est. Risalendo troviamo la regione del Lancar superiore, molto simile alla gemella. Salendo ancora di più ci imbattiamo nelle terre dei Moghdrim, un deserto temperato dove vivono popolazioni nomadi devote al dio Mogh, signore della guerra e del deserto. Non è un posto molto turistico, diciamo così.» Le mani si fermano. «Oh dimenticavo un piccolo regno, proprio qui sui Monti Selvosi. Il regno dei Dukun, gli uomini lucertola, i migliori guaritori di tutto l'Ovest.»
L'uomo lascia la presa sulla mappa, facendola riavvolgere su se stessa. «Bene, credo di avervi illustrato per bene la nostra terra, ora non mi resta che augurarmi che ognuno di voi faccia la scelta più corretta. Avete domande? No? Che bravi...» Si sposta di qualche passo recuperando le pergamene lasciate da parte. «Vi saluto che il lavoro mi chiama.» Si sistema gli occhiali, aggrottando la fronte. «Documenti, sempre fuori dall'archivio... ah, non si può così... no, no...»

Ricompaio per un ultimo saluto. Spero vi siate divertiti e abbiate capito al meglio l'ambientazione grazie all'intervento del nostro Professore. Alla prossima puntata, ragazzi!


Julia




Adesso che conoscete l'ambientazione, è arrivato il vostro turno!!! Dovete scrivermi tutto quello che volete sul vostro personaggio: raccontarmi del passato, la famiglia, città e casa in cui vivono, tranne svelare la razza e il nome, potete pure descrivermi il suo aspetto fisico! Sono davvero curiosa di sapere cosa ne uscirà fuori xD


Vi ricordo inoltre, che le iscrizioni sono ancora aperte!! Non potete non partecipare ^^


COME PARTECIPARE?
- Commentare con il background del vostro personaggio e lasciarmi un indirizzo email valido, così potrete ricevere la newsletter riguardo il blog tour ed essere sempre aggiornati riguardo le varie tappe. 
- Seguire tutti i blog partecipanti all'iniziativa
- Mettere il like alla pagina della saga su Facebook: QUI




TAPPE DEL BLOGTOUR

PRIMA TAPPA

 14 APRILE - Un Buon Libro Non Finisce Mai: Ambientazioni del Romanzo.

SECONDA TAPPA
17 Aprile - Reading is BelievingTEST - Scopri il tuo nome da Hunter.

TERZA TAPPA
 22 APRILE - Laboratorio FantasyIdentikit dei Personaggi: scopri i tuoi compagni di viaggio.

QUARTA TAPPA 
26 APRILE - Dreaming FantasyPresentazione delle Razze + TEST: a che razza appartieni?

QUINTA TAPPA
 30 APRILE - The Bostonian LibraryJulia Sienna secondo Oron Grimford - L'autrice vista dalla sua creatura

SESTA TAPPA
2 MAGGIO - Stelle nell'IperuranioBack to the start - I Predatori Oscuri

SETTIMA TAPPA
8 MAGGIO - Walks With GioTutti in libreria - I 5 motivi per cui vale la pena accaparrarsi "Cacciatori di Ombre"

OTTAVA TAPPA
12 MAGGIO - La Bella e Il Cavaliere: Spazio agli eroi - Intervista ad un personaggio a vostra scelta

NONA TAPPA
15 MAGGIO - Beira's Heart: La playlist del romanzo.

DECIMA TAPPA
19 MAGGIO - Il Portale Segreto: Le influenze letterarie della Sienna.

UNDICESIMA TAPPA 
23 MAGGIO - Libri di Cristallo: Il Dream Cast del romanzo.

DODICESIMA TAPPA
28 MAGGIO - Il Profumo dei LibriI retroscena, la nascita della trilogia e i dietro le quinte del romanzo.

TREDICESIMA TAPPA
4 GIUGNO - The BookshelfBrano Inedito... fuori dal comune.

QUATTORDICESIMA TAPPA
7 GIUGNO - Frannie in The Pages: Premiazione del vincitore del giveaway e fine del Blog Tour.



Il 17 Aprile non perdete la tappa sul blog Reading is Believing!!

sabato 21 dicembre 2013

Il calendario dell'avvento #21: Giveaway "I predatori oscuri" + intervista

Ciao carissimi lettori, prima di tutto volevo ringraziarvi infinitamente per la partecipazione all'evento, ci state lasciando tantissimo commenti *__* sono strafelice e non posso che dirvi GRAZIE!!!
Ma comunque oggi apriamo la casella numero 21!


Oggi vi diamo la possibilità di vincere un libro tutto italiano, di cui sicuramente avrete sentito parlare. Un libro che conto di leggere presto e che mi incuriosisce tantissimo *_* oggi avrete la possibilità di ricevere una copia cartacea, quindi cosa aspettate a partecipare?


THE DARK HUNT 
I predatori oscuri

AUTORE: Julia Sienna
EDITORE: Gainsworth publishing
PAGINE: 608
PREZZO CARTACEO: 22,50
PREZZO EBOOK: 3,99


In un mondo futuro, ritornato agli albori della civiltà dopo l'autodistruzione della razza umana, la Magia vive nascosta all'occhio di chi non sa scorgerla, contribuendo in segreto a mutare le sorti delle Nuove Terre.

Quando Oron lascia la locanda del Dragorosso per una battuta di caccia insieme al cugino, è convinto di essersi finalmente guadagnato un'occasione per rilassarsi e dimenticare tutti gli strani avvenimenti che, da un paio di giorni, avevano reso così particolare la sua tranquilla vita nella regione di Ford. L'arrivo di un misterioso cavaliere al villaggio e il diffondersi di voci sull'avvistamento di spaventose creature nelle foreste avevano trasformato le sue notti serene in incubi, ma Oron è deciso a lasciarsi tutto alle spalle, almeno per quel caldo pomeriggio di inizio autunno. Mai avrebbe pensato che, da quel giorno, la sua vita sarebbe cambiata per sempre e che da cacciatore si sarebbe trasformato in preda, diventando protagonista di un gioco sanguinario che continua da più di cinquecento anni.

La carissima Julia Sienna ha accettato di rispondere alle mie domande per un'intervista. Vi invito a leggerla, Julia è una persona eccezionale e mi sento onorata di poterle fare queste domande...



Cara Julia, grazie mille di aver accettato di rispondere alle mie domande, gentilissima! Iniziamo con una breve presentazione, ti va di parlare un po' di te e della tua carriera?
Ciao Christy è un vero piacere essere qui con te e i tuoi lettori, grazie davvero per la splendida opportunità che mi hai offerto per farmi conoscere e poter parlare del mio libro.
Guarda, non c'è molto da svelare su di me. Sono una persona che vive al limite tra il sogno e la realtà, folle quel tanto che basta per credere che la realtà possa essere un sogno e viceversa. Quindi, sì, sono una sognatrice, ma anche una testa dura senza eguali... mix pericoloso, soprattutto se mi sono prefissata di realizzare un sogno in cui credo.
Diciamo che la mia “carriera”, se così possiamo chiamarla, si basa proprio su un altro pericoloso mix tra sogno, testardaggine e fortuna.
Il sogno penso che si sia compreso quale sia: raccontare una storia e avere la possibilità di divertire e far sognare a loro volta delle persone.
Secondo elemento, la testardaggine: di rado abbandono un mio sogno e sono fermamente convinta che, nonostante le avversità, se ci si creda e ci si impegni con tutte le proprie forze, prima o poi qualcosa si smuoverà per venirci incontro. Il tutto ebbe inizio quando ero una scatenata teenager. Completato il mio romanzetto, provai a inviarlo alle case editrici. Le risposte? Furono NO, a volte gentili, a volte asettici, ma sempre di NO si trattava. Proprio in questo momento della storia, subentrò la mia famosa cocciutaggine, spronandomi a riprendere in mano il manoscritto, rimettermi a studiare e lavorare per affinare la mia scrittura finché non decisi di riprovare ancora. NO, NO e poi NO. Incassate le nuove delusioni una dopo l'altra, mi decisi a non gettare ancora la spugna. Ricominciai a leggere, studiare e imparare tantissime nuove cose sulla scrittura, una materia che scoprii essere infinita e mutevole, sempre in crescita e trasformazione. C'è quindi la possibilità di conoscere tutto di questo campo? No, non c'è, ma c'è la possibilità di imparare a creare una propria, voce, un proprio stile e un proprio modo di raccontare. Era questo che mi mancava e senza tutti quei NO non l'avrei mai scoperto.
Ero soddisfatta, avevo creato un mio stile personale e una storia che riusciva a soddisfarmi. Così ad anni e anni dalla stesura della prima pagina, dopo mille revisioni e cambiamenti, proprio per Natale, decisi di stampare qualche copia del mio romanzetto per fare un regalo originale ad amici e parenti.
Ed ecco che subentra il terzo elemento di questo minestrone storico: la fortuna. Due di queste copie finirono in mano a due diversi editori. Ricevetti due proposte, una prima, ma non mi convinse, e mesi dopo giunse quella della mia attuale casa editrice.
Firmai il contratto, iniziammo l'editing con l'aggiunta di miei nuovi cambiamenti... e così nacque The Dark Hunt – I Predatori Oscuri che ora conoscete.

Quando e come è arrivata l'idea di scrivere I predatori oscuri?
L'idea originaria per I Predatori Oscuri e per tutta la saga nacque con un semplice sogno, così come tutte le trame che ho intenzione di scrivere e che conservo nel mio libretto dei sogni.
Da quando sono piccolissima, sono solita sognare storie intere, con tanto di colonne sonore e titoli di coda, quasi fossero un film proiettato esclusivamente per me nel sonno. Altre volte invece sogno solo storie a metà o spezzoni delle parti fondamentali di esse. I Predatori Oscuri appartiene a quest'ultima categoria di sogni. Avevo circa 15 anni quando, una notte, mi svegliai di soprassalto confusa ed eccitata dalla serie di incredibili frammenti di immagini e vicende che avevo appena sognato. Mi sembrò uno spunto interessante e così decisi di provare a costruire una trama su quei pochi elementi che avevo “visto” durante le mie suggestioni notturne.

Se dovessi consigliare il tuo libro ai lettori, come lo definiresti? Perché, secondo te, i lettori dovrebbero leggere il tuo libro?
Bella domanda, Christy, mi lascia davvero spiazzata. Iniziamo con il dire che l'intera saga è un fantasy epico di ambientazione distopica, giusto per chiarire di cosa stiamo parlando. Ora perché qualcuno dovrebbe leggere proprio The Dark Hunt?
Credo molto nella mia storia, ma peccherei solo di fastidiosa superbia limitandomi a elencare cosa significhi questo libro per me e cosa volevo con esso trasmettere. Non è questo che interessa al lettore, quanto quello che una storia, una qualsiasi, può invece significare per lui.
Diciamo che TDH è una saga che si addice a chi ama il fantasy classico, ma anche la sorpresa di non trovarsi più entro i canoni di esso. La storia parte dagli elementi più storicizzati del genere e poi devia lentamente, svelando la sua vera natura di fantasy sì, ma più cupo e appunto distopico.
I canoni vengono posti come basi e poi stravolti per creare la sensazione di incertezza e di labile confine tra il Bene e il Male.
L'ambientazione distopica poi, mi ha costretto a ricercare una caratterizzazione molto più concreta dei personaggi, delle location e di quant'altro, anche se il Sense of Wonder è sempre garantito dalla presenza di elementi magico-fantastici e colpi di scena.
Il ritmo che ho scelto per questo primo libro in particolare è ampio, solenne, tipico delle narrazioni avventurose di una volta.
Quindi, perché dovreste leggere The Dark Hunt? Perché è un libro pensato per divertire, senza pretese, e senza target. In esso potrete trovare sia suggestioni che guardano al passato sia elementi più moderni e accattivanti per il lettore odierno, il tutto edificato sulle fondamenta di un pensiero: il Bianco e il Nero non esistono.
E poi ha una copertina bellissima, che sicuramente non sfigurerà in nessuna libreria!

Hai scritto altri libri o racconti prima de I predatori oscuri?
No, nessuno a parte qualche sciocco breve racconto pasticciato sui fogli di un quaderno quando ero ragazzina. I Predatori Oscuri sono effettivamente la mia opera prima, sia in termini di scrittura, sia riferendoci alla pubblicazione.

Ci dici qual è il tuo autore e libro preferito? E perché?
Ci sono tantissimi autori e libri che ho amato, davvero troppi per stilarne una classifica. Diciamo che restando aderenti al genere fantasy, i miei sommi maestri restano Tolkien e Brooks ai quali ho voluto dedicare alcune scene all'interno dell'opera. Spesso sono stati proprio loro il punto di partenza per creare degli elementi “classici” e poi in seguito demolirli secondo la mia personale visione. Un esempio per tutti è stata la scelta di illudere il lettore, presentandogli una storia d'amore impossibile, prendendo spunto dall'epopea tolkienana, per poi trasformare questo topos letterario, nel corso della saga, in un elemento molto più moderno e concreto di quanto le premesse possano far desumere.
Insomma, loro sono l'ispirazione e l'aspirazione a cui tende l'opera, ma in modo molto allegro e giocoso. Non avrei mai certe pretese, anzi, risulterebbero ridicole, se non fuori luogo!
Un libro che conservo nel cuore però è “Antrax” di Terry Brooks, libro che amo perché è stato in grado di farmi concepire una dimensione diversa del fantasy, un fantasy che si allontana dalla “maniera classica” e si apre a ogni possibilità di ambientazione e visione.

Che consiglio daresti ad un giovane scrittore che vorrebbe pubblicare una sua opera per la prima volta?
In sintesi? Non arrendersi mai: se c'è qualcosa di buono nella vostra storia, non abbandonatela solo per un NO e nemmeno per venti. Studiate, ristudiate e lavorate sul vostro testo fino a lacrimare sangue; imparate le regole dello scrivere e del narrare e poi mettetele da parte per seguire il vostro modo spirito da scrittori, il vostro cuore.
Con la grammatica sempre dalla vostra, una buona dose di ottimismo e una storia valida in mano, non vi potrà fermare nessuno.
E dopo tutto questo sudare sangue, come faccio a sapere che la mia sia una storia valida, mi direte? Cercate il confronto con le case editrici, con i lettori, vanno bene anche amici, ma a patto che siano sinceri fino al midollo. Anche se non perfetta, anche se ancora acerba e non pubblicabile, una buona storia che ha qualcosa da dire un briciolo di sé lo trasferisce al lettore. Dovete trasformare questa briciola di luce in una calda e suadente sfera che inglobi del tutto chi si appresta a leggere il vostro libro. Solo allora la storia sarà pronta per andare, ma non dimenticatevi che non si finisce mai di imparare e nella scrittura è così bello sorprendersi sempre di quante cose ancora si ignorino e si possano sperimentare.
Quindi, forza e coraggio, e non demordete mai se davvero credete nel vostro sogno.

Che progetti hai per il futuro?
Per ora il mio progetto primario è concludere la saga dedicandogli tutto l'impegno necessario per renderla un'opera coerente, stabile ed esattamente come la immagino. Poi diciamo che ci sono altre idee in cantiere. Tra queste sento la necessità di dare voce a due storie ancora legate all'ambientazione di The Dark Hunt, ma indipendenti da essa. Saranno due libri autoconclusivi e leggibili anche per chi non avesse mai sentito parlare prima della saga. Uno sarà ambientato prima e uno dopo gli avvenimenti narrati, ma non svelo altro per il momento!
Oltre a queste due opere in mente, ce ne sono ancora tante altre, anche di generi diversi dal fantasy che mi piacerebbe concretizzare in un libro... ma ogni cosa a suo tempo, ora la mente è attiva e focalizzata su TDH.

Ho finito con le domande, grazie mille ancora ^^ vuoi aggiungere altro? In bocca al lupo per il tuo futuro!
Grazie mille a te, Christy e a tutti i tuoi lettori che hanno avuto la pazienza di seguirmi fin qui. Ringrazio tutti voi e tutti coloro che stanno sostenendo The Dark Hunt nei suoi primi passi, comprese le mie favolose Hunter con le quali ho sempre piacevoli scambi di opinioni e idee sul mio profilo Facebook. Per chiunque abbia dei dubbi irrisolti sulla saga, domande da pormi o voglia semplicemente fare due chiacchiere, sappia di essere il benvenuto e che può facilmente contattarmi su facebook o scrivere alla casa editrice all'indirizzo info@gainsworthpublishing.com e chiedere di inoltrarmi la mail.
Un caro saluto a tutti!


Ma ora passiamo al giveaway, buona fortuna a tutti!


COME PARTECIPARE?

Le regole le potete trovare nel post introduttivo: qui. Se volete partecipare oltre alle regole generali, dovete commentare questo post dicendoci perché vorreste questo libro e lasciando la vostra email. 
Il vincitore sarà scelto con il sito random.org

Il giveaway scade alla fine di tutto l'evento, dopo il 24 Dicembre, non abbiamo una data precisa. 



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