sabato 4 aprile 2015

Un rogo per la salvaguardia... Di chi?

"Dalle case si innalzano fiumi di fumo che fuoriescono dalle ciminiere. Tutti stanno attenti: il vicino di casa viene scrutato da dietro le tende, persino le madri rivolgono uno sguardo apprensivo e diffidente nei confronti dei figli. Tra i vicoli più oscuri delle strade qualcuno trova la sua ultima notte mentre i compagni di viaggio sono già lontani, oltre le colline, in rifugi improvvisati. Al centro delle piazze numerosi libri bruciano di continuo creando un falò senza fine, un falò per far rinascere l'umanità e purificarla."

Sembra quasi l'inizio di un racconto distopico mentre in realtà, se ci soffermiamo a leggerlo, si tratta di una vivida descrizione del panorama sociale italiano, lontano dagli ideali più maturi e vicino (direi vicinissimo) alla volontà di creare un mondo distopico (che per molti in realtà sarebbe la vittoria dell'utopia perfetta) in cui prevalgono discriminazione, bigottismo, ignoranza. 
Appena una settimana fa a Milano c'è stato qualcuno che ci ha permesso di ritornare all'epoca medievale: non con una rappresentazione teatrale, non con la figura di cavalieri e dame, non con le canzoni dei menestrelli, bensì con uno degli atti più condannati dalla storia e in contrasto con l'uomo stesso. Forza Nuova ha di fatto proposto e propugnato una manifestazione contro "case editrici e titoli di promozione delle teorie omosessualiste", sostenendo di lottare contro la promulgazione e l'incitamento all'omosessualità, fornendo una lista di circa 25 libri da bruciare (sopratutto della casa editrice "Lo Stamapatello")  e di aziende "che sgomitano per avere riconoscimenti per le loro politiche gay friendly, aziende che ogni famiglia italiana dovrebbe boicottare perché danno soldi ad associazioni che mirano solo alla riprogrammazione della società, alle ridefinizione disumana dell'uomo e alla rieducazione forzata dei nostri bambini" (fra queste aziende pro gay, anche Intesa san Paolo, Ikea, Barilla, Ibm, Telecom, Roche, Microsoft, Eataly e Barclays)

"Noi vogliamo proteggere i nostri figli dall'indottrinamento gay, dalle teorie secondo cui il sesso di può scegliere.  Abbiamo voluto fare questa manifestazione per sensibilizzare i genitori che devono tenere lontani i propri figli da questi libri. L'omosessualità è sbagliata e contro natura"
(Forza Nuova, Angelo Balletta)

Stupisce che nel 2015 ci sia ancora qualcuno che sostenga che l'omosessualità sia contro natura. Quello che viene da chiedersi è cosa non lo è. Forse non lo è la famiglia tradizionale in cui la donna è soggetta al marito? Quelle famiglie fatte di divorzi e matrimoni continui e ripetuti?  Cosa dovrebbe fare allora chi ama qualcuno del proprio sesso? Nascondersi, mascherarsi, compiacersi di una vita socialmente rispettabile ma che non gli dà il benché minimo senso di pace e appagamento? O ancora peggio, uccidersi scomparendo, eliminando se stesso perché considerato "la feccia dell'umanità?"
Quello che Forza Nuova ha propugnato è l'ignoranza, l'anti-rispetto, l'anti-umanità. Per fortuna, bande di associazioni e di genitori sono scesi giù per le strade a combattere contro tale misfatto. Non si possono bruciare libri così come non si possono bruciare idee, pensieri, l'educazione dei figli in nome del rispetto reciproco, la possibilità di amare che, tra tutti i diritti dell'uomo, è quella che non dovrebbe mai essere intaccata. 
Restando in ambito prettamente letterario, l'Associazione italiana dei bibliotecari, proprio a causa delle censure che riguardano diversi libri con personaggi o storie omosessuali, ha creato una cronistoria dei casi di censura:

"Scriveteci e segnalate. Una delle censure più gravi è proprio quella che si fa nelle biblioteche, togliendo i libri dagli scaffali. Ci sono titoli che non si riescono a trovare in nessuna biblioteca. Noi vogliamo tenere alta l’attenzione su questo tema”.

Parla a tal proposito la scrittrice Manuela Salvi: i  suoi libri hanno come protagonisti personaggi gaylesbiche e drag queen. E in quelli per adolescenti non mancano scene di sesso. “L’omosessualità non è una parolaccia, nessun bambino ha mai reagito male davanti a questo tema. All'inizio non incontrai molti ostacoli. Poi, nel giro di 10 anni, la situazione è cambiata. Gli editori hanno cominciato a chiedermi sempre più modifiche, tagli, autocensure, per evitare di avere problemi. Ma capita anche che alzino la fascia d’età, così che un libro per bambini di 10 anni viene destinato ai ragazzi di 14. Sono limiti che deprimono uno scrittore”. Per questo nel 2012, l’autrice ha deciso di abbandonare l’Italia e volare Oltremanica. E oggi, si definisce “una rifugiata culturale”. “Non si possono negare dei fatti che esistono e ci sono, come le famiglie gay. Altrimenti si crea una dittatura degli adulti che decidono cosa i bambini devono conoscere e cosa no”.

Voi che ne pensate?







1 commento:

  1. Non mi ripeto più di tanto, ma ogni giorno mi accorgo che gli (in)umani regrediscono ogni giorno di più, invece che andare avanti e svilupparsi!

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