martedì 14 aprile 2015

La settimana dell'emergente: Il dramma di un rifiuto, la continuazione di un sogno

Decidere di pubblicare un libro significa esporsi, essere pronti a ricevere complimenti e critiche, mettere a nudo la propria storia con i pregi, i difetti, le mancanze, le particolari innovazioni: chiunque decida di presentare il proprio manoscritto a un editore deve essere pronto a tutto. Ma non bisogna mai mollare, bisogna accettare le critiche che costituiscono il fondamento per migliorarsi  e continuare a credere in se stessi nonostante il rifiuto iniziale. Sono da esempio infatti alcuni dei più celebri scrittori della storia che non hanno rinunciato a credere nei propri sogni nonostante le loro opere, best seller mondiali, siano state inizialmente screditate.


"Il diario" di Anna Frank, opera famosa in tutto il mondo fu incredibilmente rifiutata da più di 15 editori, uno dei quali ebbe a dire: “ La ragazza, secondo me, non sembra avere quel sentimento speciale che innalzi il libro al di sopra della semplice “curiosità”, Agatha Christie ha passato ben quattro anni a pregare le case editrici per pubblicare le sue novelle, "Il grande Gatsby" di F. Scott Fitzgerald fu definito "un libro decente se non ci fosse stato il personaggio di Gatsby”,George Orwell con "La fattoria degli animali", fu bocciato da un editore con queste parole “ pensiamo che sia impossibile vendere storie di animali negli USA”, l’autore di Le croncache di Narnia, C.S.Lewis, ottenne più di 800 bocciature prima di vendere un solo libro.
Ma non mancano di certo autori contemporanei che hanno trovato molte porte chiuse a partire da Stephen King che  ha ricevuto molti rifiuti per il suo primo racconto,Carriee tra tutti il più clamoroso è questo: “non ci interessano i racconti di fantascienza con utopie negative. Non vendono.” Kathryn Stocket, autrice americana di "The Help”, uscito nel 2009 diventando un best seller pubblicato in 35 paesi e poi anche un film di successo, è un romanzo che tratta di discriminazione razziale e di emancipazione femminile negli Usa degli anni sessanta che ha subito 60 rifiuti nel giro di due anni. Ildelfonso Falcones, confessa che il suo romanzo "La cattedrale del mare", uscito per la prima volta nel 2006 e che ha venduto 4 milioni di copie in 40 paesi, fu per lungo tempo ignorato o rifiutato. Più fortunato, ma non esente da commenti errati, lo scrittore Carlos Ruiz Zafón che poco prima di esordire con il più famoso dei suoi romanzi, “L’ombra del vento” (8 milioni di copie vendute nel mondo) si sentì dire da gente del settore editoriale, come racconta egli stesso in un’intervista alla radio Cadena Ser, che non avrebbe venduto più di tre copie perché la sua era una storia anticommerciale. Persino J. K. Rowling, oggi una delle scrittrici più ricche del mondo con un patrimonio di circa 840 milioni di euro, ha dovuto sopportare anni di indigenza prima di portare al successo planetario il suo "Harry Potter". Senza lavoro, la Rowling viveva del sussidio statale a Edimburgo e faticava a pagarsi le fotocopie del manoscritto da inviare agli editori. Collezionò ben otto rifiuti prima di trovare una casa editrice disposta a pubblicare il suo romanzo.
Esempi italiani sono Antonio Pennacchi il quale è solito raccontare i 56 rifiuti da 33 editori diversi ricevuti da Mammut, il suo primo romanzo (la disparità tra i numeri dipende dal fatto che dopo aver ricevuto una lettera di rifiuto Pennacchi non si dava per vinto e rimandava il manoscritto con un titolo diverso) e lo stesso Camilleri  che ha dovuto aspettare ben 10 anni, e altrettanti «no», prima che il suo primo libro, Il corso delle cose,vedesse la luce. 


Perseguite i vostri sogni, non arrendetevi, e se avete davvero talento, il sogno si realizzerà!

3 commenti:

  1. articolo davvero interessante, non conoscevo tutte queste cose su alcuni autori, fra cui uno dei miei preferiti! quindi allora non mollare mai è il vero motto!

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  2. Verissimo. Mai arrendersi dopo 1 oppure 100 Rifiuti.
    So che non è per niente facile e si rischia facilmente di lasciarsi andare alla tristezza che l'incomprensione altrui può creare ......
    Secondo me, invece ogni rifiuto deve essere uno stimolo in più per migliorare il proprio lavoro e continuare a cercare la fortuna del proprio lavoro !
    Anche Tomasi di Lampedusa che ha scritto "Il Gattopardo" ora considerato un vero capolavoro - ha invece ricevuto molti rifiuti dagli editori. Rifiuti che lo amareggiarno parecchio. Infatti, all'inizio, il romanzo non fu preso in considerazione dalle case editrici a cui fu presentato e i rifiuti riempirono Tomasi di Lampedusa di amarezza. Si parlò poi di impressionante errore di giudizio di Elio Vittorini, che, per conto della casa editrice Einaudi, non s'era a suo tempo accorto di aver letto un assoluto capolavoro della letteratura italiana.

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  3. Come si soul dire: gli artisti migliori non colpiscono quasi mai al primo colpo;)

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