venerdì 13 gennaio 2012

I ribelli d'Italia di Yolima Marini e Mirco Savoncelli

Cari Lettori, scusate per l'assenza di questi giorni, ma il ritorno a scuola è stato un pò distruttivo.

Vi presento un racconto davvero interessante. Si tratta di I ribelli d'Italia una storia pubblicata settimanalmente su internet.

I RIBELLI D'ITALIA
di Yolima Marini e Mirco Savoncelli


 I Ribelli D'Italia è un racconto ironico sulla politica di oggi. Un
racconto che vede l'Italia suddivisa in tanti parti,al Nord abbiamo il Regno di
Padania, al centro abbiamo la Toscana che è diventato una regione rossa, una
regione comunista. Al Sud abbiamo la vera Italia che inizia da Napoli in giù e
Roma è sotto il potere del Papa e dei suoi fedeli. E la liguria è una nuova
Svizzera neutrale. Il racconto è una storia tutta surreale composto da
personaggi con le loro stranezze.



Il primo e il secondo capitolo sono già stati pubblicati. Ma ne mancano ancora 28, quindi potete seguire il racconto tranquillamente.






Secondo me è un racconto da dover leggere, pensato per far ridere e senza nessun iniziativa di offesa verso i vari pensieri politici.





Adesso passiamo all'intervista:

Ho avuto la possibilità di intervistare Yolima una dei due scrittori, la ringrazio per la disponibilità e per la gentilezza.

Ciao, Yolima. Innanzitutto grazie per la disponibilità. Credo che ciò che state creando tu e il tuo socio Mirco sia molto interessante e allo stesso tempo divertente. Iniziamo subito con le domande, parlaci un po’ di te.
Ciao a tutti , mi chiamo Yolima e studio regia a Firenze. Ho 21 anni , adoro viaggiare , ascoltare musica, scrivere e amo follemente il cinema. E ah si amo la nutella come tutti immagino!!!
Sono l’autrice del racconto “I Ribelli d’Italia “scritto con Mirco Savoncelli , il mio socio di scrittura e grazie per questa bella oppurtunità che ci state dando.

Come ti sei avvicinata al mondo della politica?
Ma ti dirò la politica non m’interessa moltissimo, vero io e Mirco e altri amici a volte passiamo intere serate a chiacchierare di politica ma diciamo che proviamo a chiacchierare di politica.
È un mondo complicato e pericoloso quello della politica penso.
Per quanto riguarda di come mi sono avvicinata alla politica è che in casa mia si parla molto di politica, sopratutto quando vengono i parenti, si creano di quelle discussioni che non finiscono più. Quindi penso che attraverso la famiglia e i vari quotidiani mi sono avvicinata ad essa.

Quando è nata l’idea del racconto?
Come è nato? È nato in modo buffo. Io e Mirco , l’altro ragazzo che ha scritto con me questa “Odissea” demenziale , eravamo al mare quando ci venne l’idea di scrivere un racconto di questo genere, penso che dobbiamo ringraziare quella bandiera rossa che ci fece accendere la lampadina in testa. All’inizio era tutto uno scherzo,uno scambio di battute tra una nuotata e l’altra poi un giorno alcuni mesi dopo abbiamo seriamente pensato di buttarla giù ma sempre per scherzo, una cosa tra amici.
Perché lo avete scritto?
Per gioco.
L’abbiamo pensato come un gioco , un passatempo , un diversivo dagli studi.
C’ è molta gente che dopo aver letto il nostro primo capitolo ci dice che se siamo di quell’idea che pensano loro o no ,invece il pubblico deve capire innanzitutto che è un racconto demenziale, e il suo compito è quello di far ridere e basta.

Come mai avete preferito pubblicarlo su internet piuttosto che farne un libro cartaceo?
Abbiamo provato all’inizio a mandarlo in giro nelle varie casi editrici,ma molte ci hanno risposto che era troppo breve ( è un racconto di 30 pagine ) e quindi non erano disposti a pubblicarlo. Allora abbiamo deciso di pubblicarlo sù internet sù questa rivista per vedere come reagiva il pubblico a leggere un racconto non cartaceo ma bensì on line.

Penso che questo interessi molto ai lettori, perché dovrebbero leggere il vostro racconto? Parlaci un po’ della vostra opera.
Per ridere prima di tutto, credo.
Il racconto parla di come potrebbe andare le cose se l’Italia ritornasse ai tempi della Seconda Guerra Mondiale per un certo senso. Come vedrete dal primo capitolo è un racconto molto ironico che prende in giro : abbiamo la povera Italia che viene suddivisa in parti dopo delle stranezze avvenute in estate nelle varie spiagge italiane che diventono spiagge comuniste e leghiste subito dopo ,così all’improvviso.
Come ho detto la poverina viene suddivisa: al Nord abbiamo il Regno di Padania, la Toscana diventa una regione rossa che appartiene ai comunisti, ritorna il Papa e il suo Statuto, e la vera Italia è da Napoli in giù..quello che vi rimane, infine abbiamo la Liguria che da da Svizzera neutrale.
Ovviamente il racconto non coinvolge solo il territorio italiano ma anche tutta l’Europa e non e anche loro avranno le loro stranezze come ogni personaggio del racconto.
Hai scritto altri racconti precedentemente?
Si nel novembre del 2010 ho pubblicato un racconto fantasy vampiresco “Blood” ambientato a Firenze e nelle foreste casentinesi e di solito scrivo racconto di ogni genere sul sito Efp.

Questa è l’ultima domanda. Che progetti hai per il futuro?
Di continuare a scrivere e di girare il mio corto drammatico (stò seguendo un corso di regia a Firenze e per l’esame di fine anno dobbiamo girare un corto nostro.)

Grazie mille per aver risposto alle nostre domande. In bocca al lupo da parte di tutti i lettori!
Grazie a voi !!!!

1 commento:

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