lunedì 26 novembre 2012

Intervista a Matthias Graziani

Eccovi l'intervista dell'autore della Stirpe del vento di cui ho parlato negli ultimi giorni..


Raccontaci un po' di te

Ho 33 anni e bla bla bla… assurdo come ciò che credevi importante fino all’altro ieri può cadere in secondo piano dopo l’arrivo di qualcosa di immensamente grande… se fino a poco tempo fa avrei risposto a questa domanda iniziando a parlare della scrittura, ora non lo faccio più. Quindi, inizio dicendo che sono un padre (da 3 mesi) , di una bellissima bambina e non sono mai stato tanto felice in vita mia! Passando al resto, sono un marito (che mia moglie non me ne voglia di averla messa in secondo piano!) e sono uno scrittore, uno di quelli che si è ritrovato ad esserlo e non ha mai deciso di diventarlo...
Scrivere: mestiere o vita?
Assolutamente “vita”. Come detto sopra, il tutto mi è piombato addosso, è come se vi chiedessi “come mai respirate?” certo, mi rispondereste qualcosa come “per prendere aria, o per non restarci secco” beh, diciamo che la mia risposta è simile!
Come è nato "La stirpe del vento"
Ho sempre amato scrivere (a parte a scuola), piccoli racconti, nulla di più, ma una sera, al secondo anno universitario, ho avuto una specie di visione (mentre nuotavo in piscina sott’acqua, probabilmente ho avuto un calo di ossigeno), e tornato a casa ho buttato giù qualcosa. Da quel momento in poi si è aperto un mondo intero! Non so spiegarmi il motivo, è come fare qualcosa di assolutamente naturale; come un uccello che spicca il volo perché è certo di saperlo fare, con incoscienza, agendo d’istinto.
Inizialmente scrivevo solo seguendo l’ispirazione, poi pian piano ho iniziato a creare una struttura, ma spesso sono tornato indietro per adattare la storia alle nuove ispirazioni. Strada facendo la storia si è arricchita diventando, appunto, una trilogia di circa 800 pagine.
Perchè ti sei avvicinato al fantasy?
 Anche qui non ho mai deciso nulla, me ne sono reso conto quando ormai era troppo tardi! Da piccolo amavo cartoni animati come “I Cavalieri dello Zodiaco” o “Ken il Guerriero” e ho sempre avuto il fascino verso tutto quello che è inspiegabile e che apparentemente sembra lontano da noi, completamente diverso, per poi accorgersi che tutto “l’inspiegabile” o “l’impossibile” non fa altro che riportarci alle origini di noi stessi…
Tre libri. Il tuo preferito?
Tre libri, esatto. Difficile dire quale sia il mio preferito, i romanzi sono legati e rappresentano un’unica storia. Il primo è una specie di introduzione, una nascita, leggero, più allegro con tratti “fiabeschi”. Il secondo, invece, rappresenta il cuore della trilogia, in cui tutto si anima, in cui i personaggi crescono e maturano. Il terzo, infine, rappresenta la presa di coscienza, i turbamenti, la sfida dei propri demoni che si sono creati strada facendo. Forse proprio per questo motivo mi affascina di più l’ultima parte…
Odio e amore, angeli e demoni si mescolano nel libro. Parlaci di questa commistione e della natura dei tuoi personaggi.
Nella trilogia “La Stirpe del Vento” l’Equilibrio Celeste rappresenta ogni fonte di bene e male. Come le due facce della stessa medaglia, il bene non può esistere senza il male e tutto va tenuto in equilibrio, altrimenti nasce il caos. Angeli e Demoni rappresentano, fin da sempre nella letteratura e nell’animo umano, il conflitto interiore ma non solo... odio e amore sono legati, come la luce e l’oscurità… ma spesso non è tutto così semplice e leggendo “La Stirpe del Vento” ci si accorgerà che non è la luce a poter far tornare l’equilibrio tra le parti, perché non conosce l’essenza del male, perché se si affronterebbero si estinguerebbero entrambi; sarà la luce che nasce dall’oscurità a conoscerne i sentieri, a carpirne ogni significato e a saper riportare l’Equilibrio Celeste a cui tutti noi aspiriamo.
I pro e i contro del libro secondo te.
 Potrei parlare per ore su questo argomento, ma provo ad essere sintetico… i difetti fanno quasi sempre parte della stessa matrice che dà vita ai pregi. Il pregio di questo libro sono sicuramente le vie che ogni personaggio percorre, il cambiamento di ognuno di fronte a grandi eventi. Allo stesso tempo, ogni personaggio assume un ruolo di “Deus ex machina” del proprio percorso e ad alcuni lettori potrebbe non piacere, visto che siamo abituati a ritrovare soltanto pochi prescelti a cui possa spettare un tale privilegio, ma senza accorgerci che è così per ognuno di noi, basta solo accorgersene e prenderne coscienza…
Nuovi progetti?
 Sono tornato a lavorare sulla Stirpe del Vento, dopo 2 anni dalla pubblicazione, perché a breve ci sarà la nuova edizione della stessa trilogia ma con molte sorprese, ma altro al momento non posso (e non voglio) svelare… Inoltre ho scritto un thriller psicologico in attesa di pubblicazione. Ricordo anche che per il marchio “Nocturnia” (GDS) è uscita un’antologia di racconti intitolata “Stirpe Infernale” al quale ho partecipato raccontando una vicenda che si colloca cronologicamente dopo il terzo volume de “La Stirpe del Vento” (per tutti i cuoriosi, leggete il racconto per scoprire di più sul Guardiano dei Demoni e la Dama del Vespro!).
Sappiate riconoscere in voi il lato oscuro e quello lucente, sappiate riconoscere entrambe le parti, accettatele, immergetevi nella loro conoscenza e prendete coscienza di entrambe le controparti; affogate e tornate a galla, tutto il resto accadrà da sé…



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