martedì 14 maggio 2013

Recensione: La bambina che amava Tom Gordon di Stephen King

Buon pomeriggio carissimi followers. Ho appena concluso la recensione, che molti di noi lettori hanno adorato e divorato. Si tratta della recensione del libro "La bambina che amava Tom Gordon" del grande Stephen King. Ho acquistato tempo fa questo libro con un'offerta, non credevo mi sarebbe piaciuto così tanto! Mi sono dovuta ricredere.

LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON
AUTORE: Stephen King
EDITORE: Sperling Kupfer
PREZZO: 5,90

"Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare". Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la sua maglietta blu dei Red Sox (quella che ha 36 Gordon sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco. Alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: "Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria". Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva.

La bambina che amava Tom Gordon è la protagonista di questo fantastico libro. Si chiama Trisha McFarland, ha solo nove anni, ma sopporta da quasi un anno ormai, i continui litigi tra il fratello Pete e la mamma iniziati dopo il divorzio dei genitori. Trisha è stanca di questi litigi e anche se piccola, sa come non far pesare la cosa, ma è tanto stanca, vorrebbe tappare le bocche del fratello e della madre almeno per un istante.

Durante una delle tante gite che i tre fanno insieme, Trisha vuole per un attimo allontanarsi da quelle voci.. ha bisogno di andare in bagno, ma è solo una scusa per non sentirli più discutere, ma nessuno l'ascolta, perché sono troppo presi dalla lite. Trisha non vuole saperne di andare avanti e così si inoltra tra gli alberi per non essere vista, ma la sua è l'imprudenza di una bambina, entrati in un bosco è difficile uscirne se non hai i mezzi necessari.
Così inizia l'avventura di questa piccola creatura, che da sola deve farsi coraggio per poter uscire da questo incubo, ma a nove anni è difficile orientarsi e ogni giorno che passa non fa altro che infiltrarsi sempre di più nel bosco, credendo di cercare l'uscita. Il tempo scorre inesorabile e le risorse scarseggiano, come se non bastasse inizia ad esserci qualcosa o forse qualcuno che insegue Trisha, lei ha paura ma deve essere forte e andare avanti. L'unico suo contatto con la realtà è Tom Gordon, ogni sera prima di dormire ascolta la partita dei Red Sox, con il suo walkman, per sapere come gioca il suo eroe,
l'unico uomo in grado di aiutarla.
Noi lettori non sappiamo cosa o chi sia l'inseguitore della bambina fino all'ultimo e questo aumenta l'angoscia, la paura di chi legge.

Stephen King è riuscito, come sempre, a scrivere un libro pieno di suspance, che tiene i lettori con il fiato sospeso. Chi legge è spinto dalla paura ad andare continuamente avanti, vorrebbe gridare consigli alla piccola Trisha, vorrebbe aiutarla, ma lei non può sentirci. Come la protagonista anche noi “sentiamo” la presenza di qualcosa, ma non la vediamo. L'autore ci trasmette tutte le ansie e gli stati d'animo della protagonista, facendoci sentire partecipi, una cosa che apprezzo moltissimo nei libri, perché li rende speciali, in grado di catturarci.

Un libro che ho amato e che, a mio parere, merita il massimo dei voti, sebbene non sia uno dei migliori libri del grande King. Un libro che consiglio a tutti! Soprattutto agli amanti dei thriller, non potete perdervi questa storia. Una lettura molto facile e scorrevole, ho trovato un po' di difficoltà solo a metà, durante la descrizione del paesaggio, sembra più un elenco, rendendo la lettura un po' noiosa, ma tutto sommato è una storia FANTASTICA!


VOTO:

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