giovedì 23 luglio 2015

Il mare nei libri

In queste giornate calde e afose cosa c'è di meglio di un lungo, lunghissimo direi, bagno al mare? A causa dei preparativi del compleanno di mia sorella, ho sfiorato l'acqua solo oggi!
Intanto perché non andiamo a scoprire insieme i libri in cui si cela l'odore del mare?

"Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare."
(Giovanni Verga)


"Oceano mare" racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici




Un romanzo come "I Malavoglia" - notò Capuana - non si può riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Aci Trezza, paesino in provincia di Catania, è ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. L'umanità dei vinti di Verga, immancabilmente falciati da un destino crudele e implacabile, si muove corale con quieto e desolato lirismo, sostenuta da quella fede nella provvidenza che rimane l'unica consolazione di fronte all'immutabilità del ciclo della vita e allo sgomento con cui si assiste all'avvento di un progresso che pare voler stravolgere i vecchi ordini e le consuetudini di una civiltà arcaica.



Il "Virginian" era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.





Dopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a prendere nulla, il vecchio Santiago trova la forza di affrontare il mare per una pesca che rinnova il suo apprendistato e ne sigilla la simbolica iniziazione. Nella disperata caccia a un enorme pesce spada dei Caraibi, nella lotta contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria, Santiago stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura e, soprattutto, trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la giustificazione di tutta una vita






Attraversare "The Rime of the Ancient Mariner" è gettare una moneta in aria. Una strana moneta, che porta impresse sulle due facce il lato luminoso e quello oscuro dell'invisibile - e dove alla ragione non resta che il sottilissimo bordo fra i due. Proiettata oltre l'umano da forze immense, la rotta esistenziale del Marinaio prende una direzione che mai egli avrebbe potuto immaginare: atto più ancora arbitrario che crudele, il suo assassinio del gentile Albatro resterà impresso per sempre su di lui. E per essere risarcito, un istante di crudele cecità vorrà un'intera, interminabile vita ad occhi inesorabilmente aperti.



"Moby Dick" è l'opera più celebre dell'Ottocento americano. Questo grande romanzo del mare narra la drammatica sfida del Capitano Achab alla Balena Bianca, colosso marino ma anche creatura metafisica, figurazione dell'inconoscibile. A bordo del Pequod, la nave condannata, uomini di fedi e culture profondamente diverse vengono trascinati verso un unico destino, in un'epopea tragica che è anche una fra le più intense opere poetiche di tutti i tempi. Resa con grande vigore espressivo e in un linguaggio che, nella sua asciutta incisività, rispecchia le esperienze autenticamente vissute dall'autore a bordo delle baleniere, la storia della caccia alla Balena Bianca diviene un'allegoria del perenne confronto dell'uomo con se stesso. Da ricordare l'interpretazione di Achab da parte di Gregory Peck.



Inverno, 1847. Dalla terra d'Irlanda, afflitta da ingiustizie e disastri naturali, salpa una nave, la Stella del mare, diretta a New York. Sui ponti della Stella del mare si affollano centinaia di rifugiati, raffinati aristocratici, umili contadini, eccentrici americani, alcuni carichi di speranza, altri ben più disperati, tutti comunque alla ricerca di una nuova vita. Durante il viaggio il mare sarà muto osservatore della vita e della morte; degli amori che nascono e di quelli che si perdono; delle amicizie tradite e dei segreti inconfessabili. E più la Stella del mare si avvicinerà alla terra promessa, più i suoi passeggeri risulteranno legati a un passato che non li lascerà mai liberi.




Avete letto alcuni di questi libri? 
Quali altri conoscete?

   





3 commenti:

  1. Tra questi ho letto solo l'Odissea e I Malavalogia... il secondo purtroppo non sono mai riuscita ad apprezzarlo, l'ho trovato molto pesante :(

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  2. Libri bellissimi! Non ho letto "Stella del mare" e "La ballata del vecchio marinaio". Il mio preferito è "I Malavoglia" :)

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  3. Bel post marittimo ....... a parte i libri di Baricco che a me personalmente non piace proprio - (ne lui ne il suo modo di scrivere ......) trovo che siano tutti libri interessanti e degni di essere letti ..... tutti uno spaccato di vita di mare vista da un certo punto di vista particolare Non ho letto "storia del mare" e "la ballata del vecchio marinaio"

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