lunedì 23 luglio 2012

Recensione: Le Pietre della Vita + intervista all'autore



LE PIETRE DELLA VITA
AUTORE: Enrico Matteazzi
EDITORE: 0111 Edizioni
PAGINE: 104
PREZZO: 12,00
Tutto inizia una sera di fine estate. Luigino assiste impotente all’aggressione del suo amico, Mario Spaghetti, per mano di un oscuro personaggio con i pantaloni neri. Mario, in fin di vita, consegna al ragazzino una piccola pietra blu dai poteri magici. Da quel momento Luigino dovrà scappare, inseguito da strani uomini neri e personaggi misteriosi, tutti interessati a riunire le tre pietre della vita, sprigionare il loro immenso potere e distruggere il mondo.

Era da tanto che non leggevo un libro per bambini, penso che mi abbia fatto bene leggere questo libro.

Le Pietre della Vita è il primo romanzo di una trilogia, scritto da Enrico Matteazzi.
E' il classico libro per bambini con un protagonista, un aiutante, un antagonista e una lotta tra i due, ovviamente chi vince? Il protagonista, spesso un bambino.
Ma questo libro ha qualcosa di diverso! Innanzitutto mi ha stupita il fatto che faccia parte di una trilogia, infatti il primo libro sembra autoconclusivo, quindi di cosa potrebbero trattare gli altri due? Ora sono proprio curiosa.

Poi, mi ha affascinata il fatto che i pericoli e le difficoltà da affrontare sono tante, ma fino alla fine l'autore non svela tutto, insomma tiene il lettore sulle spine, cosa che mi ha spinto a leggerlo fino alla fine in pochi giorni. Se avessi avuto un po' più di tempo, lo avrei finito in poche ore, infatti essendo di sole 100 pagine, la lettura procede abbastanza velocemente. Cosa che sicuramente attira i più piccoli, che spesso giudicano i libri dal numero di pagine.
Luigi, chiamato da tutti Luigino è un bambino, non immagina neanche quello che sta per accadergli.
Una sera di fine estate, il bambino assiste impotente all'aggressione di un amico, non sa chi è l'aggressore, un uomo vestito tutto nero. Ma tutto inizia da quando l'amico in fin di vita gli consegna una pietra. Quella che Luigino ha in mano non è una pietra normale, ma è magica!
Per questo sarà costretto a scappare continuamente e dovrà affrontare un lungo viaggio da solo, l'uomo nero non deve avere la pietra.

Man mano che passa il tempo, il protagonista verrà a conoscenza di un segreto che riguarda la pietra blu in suo possesso e altre due pietre, una rossa e una bianca. Ma dove sono le altre pietre? Cosa succede se vengono riunite?
Lascio queste domande senza risposta, voglio che siate voi a ritornare un po' bambini e leggere questo libro. Ogni tanto ritornare giovani fa bene e penso che questo libro possa aiutarvi.

Non potrei consigliare questo libro a chiunque, solo a chi dentro ha ancora un po' d'infanzia, chi non ha dimenticato di essere stato piccolo. Ovviamente poi lo consiglio ai bambini, quindi se dovete regalare qualcosa, comprate questo libro, è il regalo giusto!!

L'AUTORE:

Enrico Matteazzi è nato a Vicenza nel freddo inverno del 1985. Scrive storielle da quando aveva nove anni, ma il primissimo romanzo l’ha pubblicato a vent’anni circa.
Subito dopo essersi laureato in Scienze della Comunicazione, Enrico ha frequentato un corso di sceneggiatura per fumetto alla Scuola Internazionale di Comics, per pagarsi il quale correggeva bozze e selezionava manoscritti.
Dal 2011 lavora come Instructional Designer (prima che lo chiediate, l’I.D. è praticamente uno sceneggiatore di video-corsi on-line) per una ditta di Carmignano di Brenta.
Sogna di scrivere libri e sceneggiature per fumetti e cartoni animati, ma i suoi sogni si evolvono di anno in anno, per cui non date troppo credito a quest’ultima frase.


E ora passiamo all'intervista, vi presento Enrico!!



Ciao Enrico, grazie per la disponibilità. Ti va di parlarci un po’ di te?
Certo, cominciamo! ^_^
Quando e come è nata l’idea di scrivere le Pietre della Vita?
Be’... la primissima edizione era autoprodotta (la “Numero Uno” di zio Paperone). La scrissi sei o sette anni fa. Si chiamava “Luigino e le pietre della vita” e la storia era leggermente diversa dalla versione odierna pubblicata da 0111 Edizioni. 
L’idea di partenza è rimasta la stessa: l’uomo sta degradando il mondo in tutti e tre i regni che ha conquistato: Acqua, Terra e Aria. Allora ho immaginato tre pietre che potessero risolvere in modo brutale la situazione: distruggere il mondo per farlo tornare alle origini. L’idea dei tre regni “inquinati” mi ossessionava da quando avevo sedici anni, perciò fui costretto a dargli un senso sulla carta.

Ti faccio una domanda che penso possa interessare molto ai lettori. Perché dovremmo leggerlo? Parlaci del tuo libro.
Una domanda strana. Perché si legge un libro: perché ci piace? Perché ci attrae la copertina? Perché ci attrae la quarta di copertina? Perché conosciamo l’autore...?
Il mio è un libro semplice, senza pretese e (credo) comprensibile a tutti, soprattutto ai più giovani. Mi sono divertito molto a scriverlo e spero che leggerlo risulti altrettanto piacevole. Sarebbe bello che un ragazzino di 10 anni alla fine del libro dicesse: “Bello! Voglio leggerne un’altro!”. Riuscire a catturare l’attenzione dei più giovani è molto difficile, visto che oggi sono abituati alla velocità e si annoiano facilmente. Io cerco di proporre testi veloci, appassionanti ma con un messaggio forte.
Che posso dire del romanzo? Parla di un ragazzino che viene travolto da un’avventura più grande di lui, con personaggi oscuri e una profezia sibillina. Tutto il romanzo è una corsa contro il tempo, in fuga dall’oscuro Frate Nero, che intende riunire le tre pietre della vita per ricreare il mondo a sua immagine.

Prima di “le Pietre della Vita" hai scritto altri romanzi o racconti?
Ho scritto parecchi racconti e un altro romanzo breve, ma avevo solo diciassette anni (si chiamava “I guerrieri dell’infinito”...). ora che lo rileggo mi rendo conto che non è poi ‘sto gran che. Adesso che ci penso, mi viene in mente che feci leggere il manoscritto a un autore insegnante di scrittura creativa padovano e lui, durante una lezione, lo usò per spiegare le “tre cose che non si devono fare nella scrittura di un romanzo”. Che ridere! Però mi fece anche i complimenti. Disse: “in fondo è scritto bene”. Meno male!

Per scrivere questa storia ti sei ispirato a qualche grande autore?
Se mio padre può essere considerato un grande autore, allora sì (la storia degli uomini neri me la raccontava quando ero piccolo per addormentarmi); altrimenti no. Più che altro mi sono lasciato ispirare dal cinema. In effetti, mio fratello una volta mi disse: “Dovresti fare lo sceneggiatore”. Io lo presi in parola e, appena finita l’università, mi iscrissi alla scuola Comics di Padova; corso: sceneggiatura per fumetto, l’esperienza più bella e interessante della mia vita! Tra l’altro, è stato grazie a Comics che ho trovato lavoro come Instructional Designer (sceneggio corsi di e-learning). Alla scuola per fumetto ho conosciuto gente bravissima, molto più di me, e ho imparato tanto. Ora spero di trovare un piccolo spazio per proporre qualcosa di mio. Chi lo sa...
Tornando alla domanda, dai giganti del passato apprendo la tecnica, come ad esempio la capacità di rendere vivi e comprensibili i dialoghi (sembra facile ma è difficilissimo!) e le scene d’azione (cosa ancora più difficile!). Per il resto, cerco di metterci del mio, ma è ovvio: qualche elemento di uno o dell’altro autore c’è quando parli di Fantasy, questo purtroppo è inevitabile, ma non riesco a darti dei nomi specifici a cui mi ispiro.
Le Pietre della Vita avrà un seguito, ce ne vuoi parlare?
Il seguito è già stato pubblicato da 0111 Edizioni. Si chiama "Lo specchio dell'anima" ed è presente anche in versione e-book. Ho voluto che fosse la bravissima Max Rambaldi (http://www.maxrambaldi.com) a disegnare le tavole interne e le copertine del primo e del secondo. Se vuoi, qui puoi acquistare entrambi gli e-book più l’audiolibro di “Le pietre della vita”: qui.
Ce ne sarà anche un terzo: “La rosa di sabbia”, ma lo sto scrivendo con calma: essendo l’ultimo della serie, vorrei che fosse il più bello dei tre, nonché il più maturo. Ci vuole pazienza però, come in tutte le cose.
Perché hai scelto di scrivere libri per giovani lettori?
Non lo so. Forse perché la fantasia è il lato bambino di ogni scrittore. Per me scrivere significa “essere libero” e visto che i bambini sono liberi, io scrivo per sentirmi un bambino. E quindi scrivo per loro.
Cerco di scrivere storie che appassionino me stesso prima di tutto: misteriose, intriganti e anche un po' paurose, perché no? Le paure prima o poi vanno affrontate. Ne "Le pietre della vita", per esempio, il protagonista arriva davanti a un bosco spaventoso e deve scegliere se andare avanti o tornare indietro. Ecco, io penso che nella vita prima o poi ti trovi di fronte al bosco delle tue paure e devi scegliere: o le affronti e vai avanti, o torni indietro ti arrendi agli uomini neri. E di uomini neri oggi ce ne sono anche troppi!
Che progetti hai per il futuro?
... Dici nell’immediato? Per ora cerco di conciliare il lavoro con la scrittura, ma non è per niente facile. Scrivo otto ore al giorno sceneggiature per corsi di e-learning e quando arrivo a casa la mia mente è un po'... stanchina! Ma ho trovato una strategia intelligente: scrivo a mano quando mi viene l'ispirazione e poi ricopierò al PC quando avrò tempo. Morale: il mio prossimo libro uscirà nel 2027... No, scherzo! ^_^
Progetti futuri... di un futuro remoto? Ho in mente tante tante tante tante cose, di cui solo il 20% (e sono ottimista) probabilmente è realizzabile. Fantasia ne ho anche troppa, ma tutto dipende dal vento della vita: chi lo sa da che parte soffierà!
Abbiamo finito con le domande. Vuoi aggiungere qualcosa?
Sì. Ringrazio per l’opportunità di questa intervista e un ultimo messaggio ai lettori: leggete quello che piace a voi, non quello che piace agli altri.
In bocca al lupo da tutti i lettori.
Crepi! ;-)

4 commenti:

  1. da leggere ai miei figli ma anche a me, mi piace leggere e rileggere libri per bambini

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  2. Bella recensione e intervista davvero interessante!
    Questo libro mi incuriosisce molto, adoro i libri per bambini!
    Partecipo volentieri al giveaway e... incrocio le dita ^_^

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  3. Secondo me il mio nipotino amerà questo libro, quindi spero di avere fortuna. Sembra un bel libro, che possa avvicinare i giovani al mondo della lettura, speriamo!

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  4. Sembra interessante, partecipo e spero di aver fortuna. Grazie.

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