lunedì 7 ottobre 2013

Recensione: Robinson Crusoe di Daniel Defoe

Buon pomeriggio miei carissimi lettori =D oggi mi sono arrivati ben due libri *__* e penso che saranno le mie prossime letture. Intanto ho finito pure il libro Il sogno dell'incubo e spero di postarvi domani la recensione.

Un po' di tempo fa ho letto Robinson Crusoe e finalmente mi sono decisa a scrivere la recensione... quindi buona lettura!
Siccome esistono diverse edizioni non metto le info e scelgo una delle copertine che mi piace di più. 


ROBINSON CRUSOE

Il romanzo narra le vicende del ragazzo di York, Robinson Kreutznaer, chiamato da tutti Crusoe, che, desideroso di avventure fra i sette mari, si imbarca su una nave a 19 anni. Il viaggio si conclude con un naufragio ma il giovane non si scoraggia. Purtroppo viene catturato durante un altro viaggio dal pirata Salò e rimane prigioniero per alcuni anni. Fortunatamente Robinson riesce a fuggire e si ritrova in Brasile, dove costruisce una piantagione di tabacco. La sfortuna non abbandona Crusoe; durante un altro viaggio la nave su cui viaggia affonda al largo del Venezuela, presso la foce del fiume Oroonoque e il giovane si ritrova ad essere l'unico sopravvissuto di tutto l'equipaggio. Durante il soggiorno su quest'isola lui scrive un diario in cui racconta tutte le sue esperienze e avventure. In seguito scopre la presenza di alcuni cannibali, li attacca e ne libera uno che rimane con se, a cui darà il nome di Venerdì. A questi lui insegnerà l'inglese, grazie alla lettura della Bibbia. Sull'isola resterà per 28 anni e, dopo un' assenza di 35 anni, ritornerà in Inghilterra scoprendo di essere diventato ricco grazie alla sua piantagione brasiliana.



Robinson Crusoe è il romanzo più famoso dell'inglese Daniel Defoe, ed è considerata una delle più importanti opere della letteratura inglese del '700. Inoltre, viene considerato il capostipite del romanzo d'avventura.
Io mi sono avvicinata a questa lettura, grazie al consiglio della mia professoressa d'inglese. Non posso fare altro che ringraziarla, perché l'ho trovata una lettura davvero piacevole.
In molti conoscerete la storia (o almeno una parte), io ne scriverò una breve sintesi, ovviamente non facendo spoiler. Robinson Crusoe è un ragazzo in cerca di avventura, nonostante il padre non sia d'accordo e voglia che il figlio segua la vita della classe media cui appartiene. Ma contro ogni volere, il protagonista compiuti i 19 anni parte con una nave, ma la sua decisione e il suo andare contro gli ordini del padre gli si ritorceranno contro già dal primo viaggio, in cui sarà catturato dai pirati. Robinson intraprenderà diversi viaggi in mare, ma che non andranno sempre molto bene... finché, dopo un naufragio non si ritrova solo in un'isola deserta, dove dovrà iniziare a cavarsela con le sue sole forze, combattendo contro le sue paure. Ogni anno che passa su quell'isola Robinson impara sempre cose nuove e impara anche che dopo tutto non gli è andata così male. Sarebbe potuto morire insieme agli altri suoi compagni, sarebbe potuto finire in una terra di cannibali, avrebbe potuto incontrare bestie feroci,...
Solo verso la fine della sua permanenza sull'isola, farà la conoscenza di altra gente, soprattutto di un selvaggio a cui salva la vita che chiamerà Venerdì e il quale giura fedeltà al protagonista.

L'istinto di sopravvivenza aiuterà anno dopo anno il povero sfortunato Robinson, che riuscirà a diventare il re dell'isola. Il protagonista impara a sue spese, quanto sia vana la ricchezza e tutto ciò a cui noi siamo attaccati, comprende che le cose importanti della vita sono altre. Solo rimanendo soli e senza niente si può riuscire a comprenderlo.
Daniel Defoe scrive il romanzo sotto forma di diario, in cui il narratore è lo stesso protagonista. Con il suo romanzo pone il problema dell'uomo solo, contro la natura e Dio. Mette in luce anche la civiltà del suo tempo, secondo cui l'uomo bianco è superiore all'uomo di colore (il “selvaggio”) e sente il dovere di civilizzare i paesi in cui vivono questi ultimi, insegnandogli la loro lingua e religione.
Il protagonista ha con sé la Bibbia, in questo modo (non avendo molto da fare, inizia a leggerla e rileggerla) inizierà a porsi degli interrogativi sull'anima, sull'essere e non essere. Inizia a chiedersi se il porsi del mondo nei confronti della natura e di Dio sia giusto.
Però ho trovato anche delle pecche nel romanzo, infatti secondo me vi sono troppe descrizioni e troppe volte riprende gli stessi argomenti. Queste parti mi hanno annoiata, perché ovviamente non volevo leggere sempre le stesse cose, quindi avrei preferito meno descrizioni e meno ripetizioni. Nel complesso, come dicevo prima l'ho trovato un bel libro. Lo consiglio a tutti i tipi di lettori, soprattutto ai ragazzi che lo studieranno a scuola, vi assicuro che vi piacerà, ovviamente sempre che non disprezziate i romanzi di avventura.  


VOTO:


Qualcuno di voi lo ha letto? Che ne pensate? 




4 commenti:

  1. E' tra i miei libri da leggere dai tempi delle scuole, mi ha sempre incuriosita la trama. La sopravvivenza, il ritrovarsi da soli a seguito di un nubifragio su un'isola deserta e così via. Prima o poi mi deciderò a leggerlo !

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  2. L'ho letto nel formato "per bambini", ma ho intenzione di comprare il libro vero e proprio della Giunti Y *-* Ha una copertina stupenda ed è una storia mooolto appassionante.

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    1. Hai ragione, ho visto pure io la versione Giunti Y ed è molto bella *__*

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