JACK-O-LANTERN
La tradizione di Jack-o-lantern (l’equivalente in inglese) deriva probabilmente dal folklore irlandese. Narra la leggenda che un uomo di nome Jack, noto baro e malfattore, ingannò Satana sfidandolo nella notte di Ognissanti a scalare un albero sulla cui corteccia incise una croce intrappolandolo tra i rami. Jack fece un patto col diavolo: se non lo avesse più indotto in tentazione lo avrebbe fatto scendere dall’albero. Alla morte di Jack, continua la leggenda, gli venne impedito di entrare in paradiso a causa della cattiva condotta avuta in vita, ma gli venne negato l’ingresso anche all’inferno perchà aveva ingannato il diavolo.
Allora Satana gli porse un piccolo tizzone d’inferno per illuminare la via nella tremenda tenebra che lo attorniava. Per far durare più a lungo la fiamma Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la pose all’interno.
Allora Satana gli porse un piccolo tizzone d’inferno per illuminare la via nella tremenda tenebra che lo attorniava. Per far durare più a lungo la fiamma Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la pose all’interno.
Curiosità di Halloween
Dalle rape alle zucche: gli irlandesi usavano in origine i cavoli rapa ma quando nel 1840 arrivarono negli USA scoprirono che le rape americane erano piccole, ma anche che le zucche erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco perchè a tutt’oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna.
Dalle rape alle zucche: gli irlandesi usavano in origine i cavoli rapa ma quando nel 1840 arrivarono negli USA scoprirono che le rape americane erano piccole, ma anche che le zucche erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco perchè a tutt’oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna.
E’ ancora costume mettere un posto in più durante la cena la sera di Samhain in onore dei defunti. A Samhain erano associate molte pratiche divinatorie. Fra le più comuni c’erano quelle che riguardavano l’unione di coppie, l’andamento del tempo e gli eventi dell’anno.
Giochi:
Cercare di prendere delle mele nell’acqua solo con la bocca, era una normale divinazione matrimoniale. La prima persona che mordeva una mela, sarebbe stata anche la prima a sposarsi l'anno a venire.
In Scozia le persone ponevano delle pietre nel focolare prima di ritirarsi per la notte. Si credeva che chi avrebbe trovato le proprie pietre smosse durante la notte sarebbe morto durante l’anno.
VOI CONOSCETE ALTRE CURIOSITA'?
LIBRI A TEMA:
Ben Mears, uno scrittore di successo cresciuto nell'immaginaria città di Jerusalem's Lot, Maine (chiamata "il Lot" dagli abitanti), torna nella città natale. Ben ora ha intenzione di scrivere un libro su 'Casa Marsten', una magione abbandonata che gli causò molti incubi dopo una brutta avventura vissuta da ragazzo: infatti per far parte di un gruppo di ragazzi doveva eseguire una prova di coraggio, ovvero entrare in casa Marsten riportando un oggetto che testimoniasse il suo atto di coraggio, solo che durante questa bravata vide il signor Huber Marsten impiccato che lo fissava con gli occhi sgranati; per lui questo fu uno shock terribile. Arrivato in città incontra l'insegnante locale Matt Burke e inizia una relazione romantica con Susan Norton, una giovane collegiale. Mears scopre che casa Marsten è stata acquistata da Mr. Straker e Mr. Barlow, una coppia di uomini d'affari arrivati da poco in città. Il loro arrivo coincide con una serie di spiacevoli avvenimenti: un cane nero scuoiato e con la testa mozzata e conficcata nel cancello del cimitero, e la sparizione di un ragazzino, Ralphie Glick, e la sospetta morte del fratello Danny. Nel corso del libro, si scopre che i Glick sono stati trasformati in vampiri da Barlow e con loro, lentamente, il resto della città; Ben, Matt, Susan, Mark e pochi altri residenti del Lot tentano invano di evitarlo.
Alla fine anche Susan diventa un vampiro e Ben, addoloratissimo, la uccide. Ben ed il giovanissimo Mark Petrie attuano un piano con cui riescono ad uccidere Straker ed a distruggere il capo vampiro Barlow; cercano di liberare la città dai vampiri, ma, a causa del loro alto numero, decidono di fuggire.
Vi ritorneranno, dopo aver girovagato nel sud degli Stati uniti e in Messico, e la daranno alle fiamme.
Le notti di Salem è una combinazione di thriller psicologico e del classico genere horror, facendo riferimento al Dracula di Stoker in vari punti e, a volte, replicandone la storia.
Suo padre lo faceva prima di essere ucciso dal fantasma che stava cercando di annientare. E ora Cas, armato del misterioso pugnale athame, continua la missione: viaggia di città in città insieme alla madre, una strega, e al suo gatto fiuta-fantasmi, alla ricerca di spiriti malvagi. Quando arrivano a Thunder Bay per eliminare quella che la gente del posto chiama “Anna vestita di sangue”, Cas non si aspetta nulla di diverso dal solito. Si trova invece di fronte a una ragazzina posseduta dalla rabbia e vittima di maledizioni, uno spirito diverso da quelli che è abituato a distruggere. Indossa ancora il vestito che aveva quando fu assassinata, nel 1958. Dal giorno della sua morte, Anna uccide chiunque osi entrare nella dimora vittoriana vecchia e cadente in cui un tempo viveva. Gli spiriti delle sue vittime penetrano il legno marcio delle pareti, strisciano sul pavimento ammuffito e viscido delle cantine, senza trovare pace… Per qualche strano motivo però, Anna non uccide Cas. Anzi, si rivela l’unica in grado di aiutarlo a trovare il fantasma maligno che lo ha privato del padre. Così, insieme agli altri strani amici del giovane, streghe e stregoni in erba, formeranno una squadra disposta ad affrontare ogni pericolo. Ma Cas dovrà risolvere un problema ancora più difficile di questo: quale sarà infatti il destino di Anna?
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