venerdì 29 marzo 2013

Intervista a.. Antonio Amodeo


Ecco a voi l'intervista dell'autore di " Lo spettro Morente"...




Scrivere.. un vero rompicapo capire perché e quando si inizia. Sapresti risolvere il tuo?
Quello di scrivere è sempre stato un mio sogno, ma ho avuto sempre paura d’intraprendere questa strada. La gente tende a disilluderti, ad allontanarti dai tuoi sogni, a demoralizzarti. E’ stato proprio durante un periodo di depressione che tutto è cominciato, incoraggiato da tre persone che considero nel romanzo e nella vita reale chiamo “i custodi”. Persone a cui sarò per sempre grato per avermi fatto prendere la decisione giusta.

Fantasy: scelta di un genere letterario a discapito di altri. Perché?
Semplicemente perché l’ho sempre adorato. In passato avevo già utilizzato i protagonisti del romanzo per il background di siti o di giochi da tavolo che io stesso creavo. Prima di scrivere Lo Spettro Morente non avevo mai valutato altri generi.
Come è nato Lo spettro morente?
Che ci crediate o no, Lo Spettro Morente è nato per farmi del male. Come già detto ho iniziato a scriverlo in un periodo di depressione, volevo dimostrare a me stesso di non esser capace a scrivere qualcosa di unico. Cambiavo il genere o il metodo di scrittura ad ogni capitolo per mettermi alla prova e alla fine i tredici capitoli sono stati completati.

Che significato ha questo libro nel tuo percorso evolutivo?
Il romanzo ha cambiato completamente la mia vita, dai miei gusti musicali alle persone che ho iniziato a frequentare. Ha contribuito a rendermi una persona ottimista, desiderosa di realizzare i propri sogni e il mio desiderio più grande riguarda proprio la scrittura.

Se si scrive senza uno scopo, la scrittura potrebbe essere vana. Quali obiettivi ti sei prefissato? Credi di averli raggiunti?
Come già detto voglio fare della scrittura il mio lavoro e l’aver ottenuto la pubblicazione da parte di una casa editrice senza contributi come la Libro Aperto Edizioni è già un inizio. Sono quindi ben lontano dai miei obbiettivi e so che troverò mille difficoltà ma ho intenzione di raggiungerli.

Gli ingredienti essenziali del tuo romanzo. Delineane i tratti caratteristici.
Ogni capitolo ha un protagonista diverso e si differenzia dagli altri per il genere o il metodo di scrittura. Uno dei capitoli, per esempio, è romantico, un altro horror, uno è scritto in prima persona... Il romanzo è inoltre pieno di giochi di parole e citazioni. Molti lettori si sono divertiti a trovare le uova di pasqua sparse fra le pagine del mio libro e la cosa mi ha reso felice. Pur essendo una saga, la storia dello Spettro termina alla fine del romanzo con una piccola anticipazione per il seguito e per la nuova saga.

Personaggio preferito? Qualche doppio tuo nel romanzo?
Difficile scegliere fra i cinque che rappresentano i lati del mio carattere. Gnazak, il giullare goblin, mi ha dato del filo da torcere: ho scritto il romanzo con l’abbattimento della quarta parete ma ho eliminato questo particolare in fase di revisione. Peccato che il goblin nella mia mente non fosse d’accordo… 
Padre Tynebra è il protagonista della parte del romanzo che preferisco: la messa anfusiana di cui non vi spoilerò nulla.
Sul Barone ho lavorato molto, volevo che i vampiri del mio romanzo non finissero nel ridicolo com’è successo per quelli di Twilight ma ci sono riuscito già con Antoine: a detta di molte lettrici le gesta del cavaliere bretonese sono molto più romantiche di quelle di Edward Cullen, anche a detta di appassionate dello stesso Twilight.
Lo Spettro di Ishan, forse è proprio lui il personaggio che preferisco: rappresenta la parte di me di cui ho più paura che è probabilmente la migliore
Progetti futuri? Nuovi romanzi in arrivo?
Tanti progetti in arrivo. Innanzitutto ben due giochi da tavolo, di cui non posso rivelare molto, entrambi d’ambientazione zombesca. Uno verrà proposto ad una casa editrice, l’altro verrà messo gratuitamente online ma sarà un progetto a cui lavorerò molto.
Ho inoltre iniziato il seguito de Lo Spettro Morente e una nuova saga urban fantasy, quella d’Hymera. Fuori vi è solo follia, questo il titolo del primo libro della saga, sta destando molto interesse fra le persone che conosco e io stesso non vedo l’ora di terminarlo. Posso darvi qualche anticipazione sulla trama però: Uno psichiatra e un metallaro utilizzano un farmaco per entrare nei mondi creati dalla mente dei folli che hanno in cura presso il loro manicomio. 
Per qualsiasi info potete comunque visitare il mio sito, lafolliadelgiullare.blogspot.com

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...