DARKWING
La Spada dai Sette Occhi
AUTORE: Davide Cencini
EDITORE: Utelibri
PAGINE: 550
PREZZO: 16,00
La EnerFed sta per collaudare il suo nuovo reattore in grado di produrre quantità illimitate di energia, ma il sogno si trasforma in una tragedia. Peter non riesce a scappare in tempo.
Un'esplosione, il nulla. Peter non è morto. E' in luogo chiamato Corown. Viene scelto dalla Spada dai Sette Occhi per diventare il Darkwing, un guerriero investito di un potere terribile e oscuro che rischia di consumarlo. Riuscirà a servirsene per salvare coloro che ama?
Un nuovo fantasy italiano che cerca di uscire fuori dagli schemi e che a volte ci riesce, che vuole trattare, sia in maniera velata che non, argomenti della nostra vita quotidiana, portando quindi a un chiaro parallelismo tra il mondo creato dalla mente dell'autore e quello nel quale viviamo; è un fantasy che non parla soltanto di creature inesistenti nella realtà e di eventi che sfuggono alla razionalità, ma vi è un legame profondo tra fittizio e reale, tra magia e quotidianità trattando argomenti crudi e di notevole drammaticità quali l'utilizzo di energie alternative, disagi famigliari e personali, violenze e problemi ambientali. Sta a voi cogliere differenze e analogie con il mondo di Darkwing. Dove scegliereste di vivere? Personaggio indiscusso del romanzo è Peter Klein, nerd amante dei giochi di ruolo e di fantasy che viene coinvolto in un incidente negli stessi laboratori in cui lavora e grazie a questo caso sfortunato si ritrova catapultato nel mondo che ha sempre desiderato ma che ha conosciuto soltanto nei videogiochi: ha la possibilità di non accontentarsi più della finzione che finisce, ma potrà vivere una vera e propria avventura dovendo impersonare l'incarico di eroe della storia e vivendo in prima persona il privilegio ma anche il peso di questa fortuna. E se dovesse intraprendere una strada che non vuole pur di ritornare a casa? Quale sarà la sua decisione? Riuscirà ad affrontare le mille paure, dubbi, speranze e farsi coraggio? Cosa gli riserverà questa fantastica avventura nel mondo di Corown in cui è stato catapultato? Altri personaggi importanti del libro sono la nipote Amanda, rimasta orfana e avente come unico legame lo zio Peter, e Jasmine, amica dell'eroe che si prenderà cura della ragazza: personaggi marginali potrebbero essere definiti ma che comunque avranno una certa funzione e caricheranno di un certo pathos alcune scene narrative.
Carini i personaggi, curata la descrizione dei paesaggi e
la concatenazione di eventi che si susseguono: notevole è la scelta
di un linguaggio che procede per immagini.
VOTO:
Ed ecco le domande che abbiamo posto all'autore Davide Cencini!
GRAZIE DAVIDE PER L'INTERVISTA!
VOTO:
Quando hai iniziato a scrivere? Ricordi i tuoi primi
tentativi?
Le mie prime carte le ho imbrattate a 15 anni scrivendo una
serie di fanfiction sul fumetto Disney PKNA. Quei tentativi mi hanno dato delle
idee per i progetti futuri e l’impulso a continuare.
Significato e scelta del fantasy.
È semplicemente una passione. I racconti di fantasia mi
piacciono perché consentono di costruire mondi a proprio piacere, inoltre mi
permettono di parlare di tematiche reali senza dover stare attento a non
colpire nessuno.
Come è nato il mondo di Darkwing? Quando hai iniziato a
scriverlo?
Darkwing ha conosciuto una evoluzione molto lunga. Il primo
prototipo risale al 2002-2003, ma il progetto prende una forma più definita solo
dal 2004. All’epoca volevamo farne una serie a fumetti, ma la cosa si rivelò
irrealizzabile. Così tornai all’idea del romanzo seriale. Alla fine del 2008
avevo scritto i primi due libri. Nel 2010 li ho autoprodotti entrambi, due anni
dopo arriva l’interessamento di Ute Libri che ricomincia la pubblicazione da La Spada dai Sette Occhi nel novembre 2012.
Attaccamento ai personaggi o distacco voluto? Cosa è
preferibile?
Un autore deve amare i propri personaggi. Assolutamente. Se
è lui il primo a non provare affetto verso di loro, non riuscirà a farli vivere
al lettore. Poi però deve subentrare anche la perizia professionale dello
scrittore nel non identificarsi con loro. Rendere credibile un personaggio
significa farlo comportare e pensare come se stesso, non come farebbe l’autore,
quindi lì sì che ci vogliono distacco e oggettività.
Cenni di autobiografia tra le righe del romanzo?
Solo indirettamente… ci sono dei riferimenti sparsi qua e
la’ all’epoca in cui ero un “Pker”. Ad esempio la data di nascita del
protagonista coincide con l’uscita del numero zero di PKNA. Quello, e poi
naturalmente la volta in cui sono stato catapultato in un mondo fantasy da
un’esplosione quantica.
Speranze e aspettative su questa saga
Di arrivare fino in fondo e pubblicare una saga fantasy
italiana fatta bene, che contribuisca a far recuperare credibilità al genere!
Naturalmente, diventerò ricco sfondato col merchandising.
Personaggi preferiti? Cosa pensi sia più riuscito?
Per principio dedico molta cura alla caratterizzazione del
personaggi, certamente Peter è quello a cui mi sono dedicato di più per
renderlo interessante e divertente ma mi piace anche il lavoro che ho fatto
sugli altri. Credo che il punto di forza di Darkwing sia questo, assieme al
gusto visivo della scrittura e a una trama che tiene alta l’attenzione.
Nuovi progetti?
Mi dedicherò a Darkwing nei prossimi anni, nel frattempo
porto avanti la mia attività di fumettista e illustratore.
GRAZIE DAVIDE PER L'INTERVISTA!
E' un bel libro davvero, man mano che si legge 'prende' sempre di più. E' scritto molto bene e spero che a livello di vendite prenda il posto che merita. Io il mio dovere di lettore l'ho fatto e sono stracontento dell'acquisto.
RispondiEliminaUn grande in bocca al Teraskar all'autore!
Grande libro, emozionante come un film e avvincente come una bella serie televisiva. Essere gettati in un mondo nuovo e non volerne più uscire, succede con Darkwing. Aspetto il secondo!
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