lunedì 6 giugno 2016

Recensione: Stati transitori

Buongiorno e buon Lunedì carissimi lettori! Io ho finito le lezioni in università e ora devo solo studiare T.T ma comunque ho trovato tempo la sera per scrivere qualche post e programmarlo.
Così eccomi qui oggi a parlarvi di Stati transitori. Ringrazio la Giunti per avermi mandato la copia cartacea del libro *-*

STATI TRANSITORI
Giunti | 372 pp. | €14,90
Al detective Jack Ridge restano pochi mesi di vita, ma prima della fine vuole assolutamente mantenere la promessa che ha fatto al padre di Angelina: riportare a casa sana e salva la ragazza, l'ultima di una catena di sparizioni che hanno lo stesso modus operandi e lo stesso esito, tre vittime e nessuna traccia dell'assassino. Rebecca è una bambina di nove anni da poco arrivata in città con la mamma; improvvisamente si comporta in modo strano: parla di luoghi e cose che non ha mai visto, è sconvolta da visioni e incubi spaventosi ed è affetta da episodi di xenoglossia. Quando il suo psichiatra, un collaboratore di Jack, riesce ad avvicinarsi all'origine delle sue paure, intuisce qualcosa di davvero inquietante: è Rebecca la chiave per risolvere il mistero che ha ossessionato le notti di Jack. In una disperata lotta contro il tempo, il detective e la bambina devono stringere un patto di fiducia che va oltre ogni logica. Solo insieme potranno scoprire chi si nasconda dietro il serial killer e che fine abbia fatto Angelina. Ma il conto alla rovescia della vita di Jack è già cominciato e la piccola Rebecca sa troppe cose per potersi considerare al sicuro.


A volte prendiamo in mano un libro senza averne letto la trama e decidiamo così di iniziarlo al buio, senza conoscere nulla. Talvolta questa si rivela essere una scelta azzeccata.
Ciò è quello che mi è successo leggendo Stati transitori. Non conoscendo nulla della storia, la mia è stata una totale scoperta e mi sono ritrovata così a leggere un libro avvincente e con una storia inaspettata. Inizialmente credevo di avere tra le mani il solito thriller, invece questo libro è molto di più. È il perfetto connubio tra thriller e paranormale, dove i due generi si intrecciano e scorrono parallelamente senza prevaricare l'uno sull'altro.

La storia principale ruota intorno a vari omicidi di un presunto serial killer, impossibile da trovare nonostante il detective Jack Ridge dedichi le sue ultime forze a questo caso. Di fondamentale importanza, seppur non sia la protagonista principale, è Rebecca una bambina di nove anni che sembra sapere qualcosa a riguardo di quei violenti omicidi. Possibile che abbia assistito a qualcuno di essi? Oppure nasconde un’altra verità? 
Il lettore si trova davanti ad una storia quanto mai originale, in cui si scontrano razionalità e fantasia. Starà a voi decidere da che parte stare. Se credere alle coincidenze o all’irrazionale. Sicuramente il finale vi aprirà la mente sulla possibilità degli eventi descritti. 
Stevan Mena tesse abilmente una trama degna di un ottimo thriller, che riesce a tenere con il fiato sospeso e che riesce a incutere, in certi punti, terrore al lettore. Stati transitori con le sue quasi quattrocento pagine, si fa leggere avidamente. Io sono riuscita a finirlo in appena cinque ore, sono rimasta completamente colpita dalla storia e dai suoi sviluppi inaspettati. 
Con uno stile semplice e scorrevole l’autore si merita, a mio parere, i migliori complimenti per essere riuscito in un’ardua impresa: accostare generi così diversi e rendere comunque la storia degna di nota e adrenalinica. 
Non sapevo se dare quattro o cinque voti, ma vista la rapidità con il quale si è fatto leggere e le emozioni che mi ha trasmesso, ho voluto dare il massimo dei voti. Sicuramente rientra tra i migliori libri che ho letto quest’anno. 


VOTO:




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