Comunque oggi sono qui per parlarvi di un thriller norvegese molto freddo, e non solo per l'ambientazione ma anche per lo spietato serial killer che bisognerà scovare. Requiem, edito Giunti, è il primo libro del blogger di crime fiction Gier Tangen.
Giunti | 432 pp. | €18,00
Nella ventosa cittadina di Haugesund, sui fiordi norvegesi, il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson dovrebbe godersi il meritato successo. Solo qualche anno prima infatti, un suo celebre articolo ha scoperchiato uno degli scandali più subdoli della politica nazionale. Uno scoop che lo ha reso in breve tempo una star del giornalismo e gli ha aperto prestigiose opportunità professionali.
Eppure Viljar siede ancora alla stessa scrivania del quotidiano locale ma, a differenza di prima, non ha l’aria di passarsela bene per niente: fa fatica a scrivere persino di cronaca, soffre di continui attacchi di panico e subisce quotidianamente un pesante mobbing dal caporedattore.
Finché una mattina, nella sua casella di posta, appare una mail piuttosto sinistra: un misterioso mittente annuncia al giornalista che l’indomani una donna verrà uccisa.
O meglio: giustiziata; profezia che si verifica esattamente secondo le parole scritte nel messaggio. E non è che l’inizio, come Viljar e la giovane poliziotta Lotte Skeisvoll capiranno a proprie spese.
Ma perché il killer ha scelto proprio lui come interlocutore? E che cosa hanno in comune le persone che nella diabolica mente dell’assassino meritano una fine tanto atroce?
Se avete voglia di un buon thriller, ambientato in una
fredda Norvegia Requiem è il libro che fa al caso vostro. Un libro vecchio
stampo, con tutte le carte in regola per poter essere apprezzato dai lettori
del genere, dallo stile accattivante e con una trama ben studiata.
Protagonista del libro è Viljar Ravn Gudmundsson,
giornalista che dopo aver assaporato la gloria anni prima adesso si ritrova
privato della voglia e del guizzo che dovrebbe accompagnarlo in ogni suo
articolo. Ormai Viljar scrive solo articoli anonimi, insulsi e che non fanno
che peggiorare la situazione con il suo capo. Questo finché tra le mail non
riceve una lettera in cui è descritto nei minimi dettagli un omicidio che
avverrà il giorno dopo. Da qui la storia prende tutta un’altra piega, se
inizialmente Viljar crede ad uno scherzo, nei giorni successivi a causa di ulteriori
email e seguenti omicidi dovrà prendere la storia sul serio. In questa
avventura il protagonista sarà accompagnato da Lotte Skeisvoll, giovane
poliziotta che si ritrova a capo delle indagini di questi omicidi, tutti
diversi tra loro, ma che hanno come comune denominatore proprio il giornalista.
Cosa si nasconde dietro a questi delitti? In che modo Viljar è coinvolto?
In Requiem si alternano diverse voci, quelle principali
di Viljar e Lotte, ma anche quella dell’assassino e di un ragazzo, di cui non
si sa molto. In quest’ultimo caso la narrazione ci rimanda al passato.
Gier Tangen blogger di crime fiction sicuramente ha una
buona preparazione da cui partire e questo si vede nel suo libro, che seppur
sia il suo primo lavoro sa incantare i lettori. Con le descrizioni minuziose e
gli indizi sparsi qua e là e mai scontati l’autore riesce a scrivere un thriller
degno di nota.
Anche la scelta dell’ambientazione è stata azzeccata, la
Norvegia con il suo clima rigido ben si adatta ad un efferato serial
killer.
Insomma Requiem è un libro tutto da gustare, la trama
riesce a tenere alta l’attenzione dei lettori che si ritrovano coinvolti da
questa serie di omicidi. Unica pecca, se così la vogliamo chiamare, sono i nomi
– per me – incomprensibili di luoghi e persone.
Ma come già detto, Requiem rimane comunque un ottimo
thriller, assolutamente consigliato ai lettori del genere.
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