sabato 29 settembre 2018

Recensione: La gemella sbagliata

Buongiorno lettori e buon pranzo (vista l'ora ^^")! Oggi vi lascio il mio pensiero su La gemella sbagliata un thriller psicologico di Ann Morgan, edito da Piemme. Finalmente dopo anni dalla sua uscita sono riuscita ad acquistarlo e a leggerlo e posso affermare di aver scelto molto bene, visto il risultato finale!

LA GEMELLA SBAGLIATA
Piemme |  396 pp. | €19,50 (copertina rigida) | €10,90 (brossura vers. economica)
Helen ed Ellie sono gemelle. Identiche. Almeno così le vedono gli altri. Ma le due bambine sanno che non è così: Helen è la leader, Ellie la spalla. Helen decide, Ellie obbedisce. Helen pretende, Ellie accetta. Helen inventa i giochi, Ellie partecipa. Finché Helen ne inventa uno un po' troppo pericoloso: scambiarsi le parti. Solo per un giorno. Dai vestiti alla pettinatura ai modi di fare. Ed ecco che Ellie, con la treccia di Helen, comincia a spadroneggiare, mentre Helen si finge la sottomessa e spaventata Ellie. È divertente, le due bambine ridono da matte. Ci cascano tutti, perfino la mamma. Ma, alla sera, quando il gioco dovrebbe essere finito, e Helen pretende di tornare a essere se stessa, Ellie per la prima volta dice di no. Ormai è lei la leader. E non tornerà indietro. Da questo momento, per la vera Helen comincia l'incubo...
Un capolavoro di suspense e inquietudine, che riesce a raccontare in modo straordinario la discesa agli inferi della protagonista, nonché la facilità con cui si possono manipolare le persone e distorcere la realtà. Perché non tutto è come sembra, anche nelle migliori famiglie, e in quella di Helen ed Ellie ci sono molti più segreti di quanti le bambine stesse possano immaginare. Al punto che un gioco innocente, forse, non è mai stato solo un gioco.
Una lettura tesa e avvincente, che vi farà girare le pagine vorticosamente, e che fa di Ann Morgan una delle voci più sorprendenti del thriller psicologico.


Ho desiderato leggere La gemella sbagliata per diverso tempo finché non ho avuto l’opportunità di acquistarlo e poi leggerlo avidamente in un paio di giorni. Quello che mi aspettavo dalla trama era un thriller psicologico che riuscisse a conquistarmi lentamente e che mi tenesse sulle spine, e questo è ciò che ho poi percepito durante tutta la lettura, sebbene alla fine si sia un po’ discostato dal genere vero e proprio.
La gemella sbagliata è riuscito a tenermi incollata alle sue pagine per ore e ore, senza che mi accorgessi del tempo che passava, e penso che questa sia la cosa più bella che un autore di thriller possa riuscire a fare.

Helen ed Ellie sono due gemelle identiche, se non fosse per l’abbigliamento e per i capelli raccolti in maniera diversa sarebbe difficile distinguerle. Sono però due bambine dal carattere totalmente diverso; mentre Helen è sicura di sé, sempre al suo posto, la classica “brava bambina”, Ellie è molto introversa, quasi sottomessa alla sorella e poco reattiva. Tutto cambia però quando decidono di fare un gioco: scambiarsi di ruolo per fare uno scherzo alla mamma. Quello che non si aspetta Helen però è che quel gioco presto si trasformerà in un incubo per lei, da quel momento in poi non sarà mai più Helen, ma rimarrà nel ruolo di Ellie, subendo tutte le angherie e l’indifferenza che fino ad allora era stata riservata alla sorella.
Quello che colpisce Helen, alla sua giovane età, non è solamente la perdita della propria identità, ma piuttosto il non sentirsi adatta ad ogni situazione e il tutto è peggiorato dall’arrivo a casa di Akela, il nuovo compagno di mamma, che come se niente fosse ha preso il posto del papà dopo che questo si è suicidato.
Si capisce subito da ciò che la situazione in famiglia non è delle migliori e il sentirsi sola e non capita peggiora il malessere della bambina, che entrerà in un vortice che pian piano la porterà ad avere comportamenti aggressivi e ad un disturbo bipolare.

La gemella sbagliata è un thriller che si delinea pian piano, alternando i capitoli tra passato e presente in cui conosciamo Smudge. Sarà difficile inizialmente capire la situazione e questo crea curiosità nel lettore, che sarà trascinato in un vortice di dolore e inadeguatezza. Impossibile non provare diverse emozioni per la piccola Helen, dalla rabbia alla paura, dalla tristezza all’odio per quella madre che rifiuta assolutamente di ascoltare le sue spiegazioni e ancora meno cerca di capirla.
Quello però che inizia come un thriller, verso la seconda metà si discosta dal genere e diventa più un romanzo introspettivo in cui il lettore non può far altro che conoscere la mente di Helen per arrivare a scoprire poi la verità sul passato, il motivo di tutte quelle mancanze che verranno alla luce quando ormai la sua vita sembra essere andata a pezzi.
Mi è piaciuto molto questo libro, nonostante la fine mi abbia lasciata un po’ contrariata perché molto distante da ciò che mi aspettavo. Ho apprezzato lo stile narrativo di Ann Morgan, che è riuscita a tenere alta l’adrenalina e a creare un velo di suspense che aleggia durante l’intera lettura. 







giovedì 27 settembre 2018

Giveaway "Welcome Autumn": Vincitori

Buongiorno carissimi lettori ^^ Come procedono letture e acquisti? Io sono impegnato in una nuova lettura con Orwell ** Come promesso, la prima cosa che avremmo fatto stamattina era annunciare il vincitore del nostro giveaway di inizio autunno! Curiosi? Ma prima sveliamo a quali libri si riferivano i fotogrammi!



Troviamo rispettivamente in ordine: L'abbazia di Northanger (Jane Austen); L'uomo invisibile (H.G.Wells); L'amante (Marguerite Duras). 


Avete mai letto questi libri? O visto i film? Io ho letto soltanto "L'uomo invisibile" mentre i film mi mancano tutti >.<  E adesso.... rullo di tamburi.... il vincitore (verrà contatto per email e sceglierà tra i 3 titoli) è:


Chiara Lanzi!


E voi, quale avreste voluto leggere?
Grazie a tutti per aver partecipato 
e come sempre
vi aspettiamo qui sul blog!

lunedì 24 settembre 2018

10 Prossime uscite da non perdere

È da un po' che non parliamo di anteprime, quindi ho deciso di raggruppare insieme alcune delle prossime uscite più interessanti. Scopriamo insieme quali libri troveremo nei prossimi giorni o settimane in libreria. 



Per Mondadori usciranno due attesissimi libri, precisamente il 25 Settembre arriverà in Italia Il principe crudele, successo di Holly Black (18,00€ | 313 pp.). 
Invece dovremo aspettare il 16 Ottobre per poter leggere il nuovo libro di Neil Gaiman Miti del nord (19,00€ | 228 pp.).



Sempre il 16 Ottobre sarà pubblicato La regina del nord di Rebecca Ross per Piemme (€17,50 | n.d.).  
No Exit di Taylor Adams invece è una nuova pubblicazione per DeA Planeta e sarà in libreria dal 9 Ottobre (17,00€ | 352 pp.).



Ecco altri due attesissimi libri e che io ho già inserito in wishlist. Figli di sangue e ossa di Tomi Adeyem arriverà finalmente in Italia il 2 Ottobre grazie a Rizzoli (18,00€ | 552 pp.).
Il 27 Settembre invece Garzanti pubblica l'ultimo lavoro di Federica Bosco, atteso da tutte le sue lettrici, Il nostro momento imperfetto (17,90€ | 310 pp.).



Newton Compton editori invece ci accontenta con altri due attesissimi seguiti. Chi ha ucciso mia sorella (12,00€ | 364 pp.) arriva il 27 Settembre e segna il ritorno di Julia Heaberlin, autrice che ho amato per Gli occhi neri di Susan (qui la mia recensione). 
Sempre il 27 Settembre uscirà anche La battaglia della corona maledetta di Kendare Blake (14,90€ | 416 pp.), secondo volume della serie Three Dark Crowns, iniziata con La battaglia delle tre corone.





Altro seguito tanto atteso è il secondo volume della serie fantasy Viking di Linnea Hartsuyker (qui la recensione del primo libro); arriverà il 3 Ottobre Viking. La regina del mare per Giunti (18,00€ | 576 pp.).
L'11 Ottobre invece HarperCollins pubblicherà il nuovo libro di Kiersten White La buia discesa di Elisabeth Frankestein


Che ne pensate di queste prossime uscite?
Quale vi interessa maggiormente?


venerdì 21 settembre 2018

Giveaway di fine settembre: Welcome Autumn

Buongiorno carissimi lettori ^^ Come annunciato qualche settimana fa, a settembre ci sarebbe stata una sorpresa per tutti voi e infatti....eccola! Abbiamo deciso di festeggiare il vicino ritorno dell'autunno con un giveaway tutto per voi! Almeno avrete un nuovo libro per inaugurare cioccolate calde e pomeriggi passati davanti al camino in compagnia di una coperta :P





Ma quali sono i premi in palio? Il fortunato vincitore potrà scegliere uno tra i seguenti libri... ops, scherzetto! Abbiamo deciso di provare a farvi indovinare i titoli dei libri in base a dei fotogrammi tratti dai corrispettivi film :P Riuscirete a indovinarli? 


REGOLE:
1.Essere follower del blog e della pagina facebook (se volete siamo anche su instagram) 
2.Commentare questo post lasciando la propria email 
3.Se volete, potete condividere il post lasciando anche il link della condivisione e invitando i vostri amici.
4.Per avere una maggiore possibilità di vittoria, dovrete mandare all'email eziocammisa@hotmail.it anche solo 1 dei titoli dei libri che avrete indovinato in base ai fotogrammi! Avrete 1-2-3 punti in più in base a quanti fotogrammi indovinerete! 
5. Anche coloro che non riconosceranno i film/libri parteciperanno all'estrazione finale. 
6. I vincitori saranno proclamati il 27 settembre quindi potete partecipare entro il 26 settembre sera!


E adesso, passiamo ai fotogrammi :3





BUONA FORTUNA!
VI ASPETTIAMO!






giovedì 20 settembre 2018

Doppia Recensione: L'amica geniale (volume III e IV)

Buon pomeriggio carissimi lettori ^^ Sto leggendo più a settembre che nell'ultimo anno >.<  A voi capita mai di avere periodi così intensi alternati a mesi di assoluto blocco?
Oggi vi parlo degli ultimi due volumi della saga di Elena Ferrante (vi lascio la recensione dei primi due qui).


Risultati immagini per storia di chi resta e di chi fugge  Immagine correlata





Diventammo l'una per l'altra frammenti di voce, senza mai nessuna verifica dello sguardo


Un cerchio che si chiude. Anelli che si incastrano alla perfezione, una catena che fa dei giri immensi per poi ritornare al punto di partenza. L'inizio che si ricongiunge con la fine. I personaggi completano la loro evoluzione, cambiano, si inaspriscono o si acquietano, maturano, trovano un finale alla loro storia. Tutto è compiuto. E il cerchio si chiude con una nota di malinconia, inaspettata, dolciastra e sentimentale. Inaspettata, forse ci aspettavamo un altro finale, più completo e esplicativo, ma va bene così. Un leggero alone di mistero che permane ma che lascia evidente e chiara la profonda amicizia che lega le nostre due protagoniste. Seppure qualcuno potrebbe non definirla tale. 

Negli ultimi due volumi, assistiamo alla fase maturativa vera e propria, dalla vita adulta sino alla vecchiaia, non solo di Elena e Lila, ma di tutti gli altri personaggi. Nessuno infatti viene emarginato, lasciato indietro, dimenticato, ma tutti arrivano a un vicolo cieco, vengono posti di fronte all'esito delle loro azioni e della loro esistenza. La vita adulta dovrebbe essere meno problematica e più facile dell'infanzia e della adolescenza? Sembra proprio di no. Assistiamo infatti a una concatenazione di eventi importanti e significativi che stravolgeranno le vite delle nostre protagoniste. 

La maturità consisteva nell'accettare la piega che aveva preso l'esistenza senza agitarsi troppo, tracciare un solco tra prassi quotidiana e acquisizioni teoriche, imparare a vedersi, a conoscersi in attesa di grandi cambiamenti.

Se nei primi due libri Elena mi era apparsa l'emblema del raziocinio calcolato e attento, qui invece si capisce bene come anche lei venga trascinata dal flusso imprevedibile della vita. Le sue azioni e i suoi pensieri potrebbero essere discutibili (perché abbandonare tutto quello che ha conquistato con fatica? Per un abbaglio? Una illusione?) ma è proprio in questo suo catapultarsi a capofitto nella vita, seguendo sentimenti, emozioni, pensieri, speranze, che ci appare più umana, capace di avere e costruire anche lei una propria identità. Assistiamo con Elena alla creazione di una famiglia, l'amore per Pietro, le difficoltà, le incombenze che si mischiano alla quotidianità, il peso e la gioia della maternità, l'insicurezza di essere al posto giusto e di rischiare. Ma assistiamo anche alla creazione di una sua più marcata identità, di un suo percorso intellettuale e lavorativo. Eppure, ancora fino alle ultime pagine, un sentimento poco identificabile e chiaro, la lega alla sua amica di sempre. Paura di non essere in fondo migliore di Lila, di essere troppo legata e influenzata dalla stessa, di essere rimasta sempre dentro quel rione fatto di vicoli, dicerie e arretratezza nonostante la sua lontananza fisica per diversi anni. Eppure è proprio grazie a lei che spesso ritrova anche il suo io più vero, la spinta a fare sempre meglio. Dunque si tratta di un rapporto di subalternità, di devozione quasi religiosa, di invidia per l'intelligenza così naturale e mai ricercata di Lila? O forse è soltanto un mettersi in parallelo, guardarsi dentro lo specchio e rivedere tratti dell'amica che tanto l'ha spronata e aiutata anche se inconsapevolmente? Forse l'uno e l'altro. Un rapporto assolutamente emblematico e difficile da decifrare appieno.  

Lila invece continua a essere la mia preferita. Caparbia e capace, sempre pronta a mettersi in gioco, a sfidare i giochi di potere del rione, a riprendersi tutto e tutti secondo una logica a volte troppo arguta e rapace. Non si sottomette, non cede, non si arrende. In questi due libri assistiamo ad una sua rinascita. Dalla fabbrica di Soccavo (in cui lavorava in condizioni pietose) alla subalternità nei confronti dei Solara per poi approdare alla creazione di una azienda tutta sua. Eppure rimane la più vera, capace di esprimere la parte più profonda di noi stessi, di vedere e mostrarci la realtà cosi come è, senza ordine nè forma, senza margini ben delineati. Tutto è caos, persino i suoi pensieri, la sua mente. Sempre un mare in tempesta. Rimane un personaggio enigmatico, incapace da comprendere in tutte le sue sfaccettature, impossibile tracciarne un ritratto chiaro e esemplificativo. E forse proprio per questo rimane il personaggio più riuscito. 

"Non dimenticarti mai che siamo esseri molto affollati,zeppi di fisica, astrofisica, biologia, religione, anima, borghesia, proletariato, , capitale, lavoro, profitto, politica, tantissime frasi armoniche, tantissime disarmoniche, il caos dentro e il caos fuori. Per cui calmati, esclamò ridendo Lina"

Sullo sfondo, danzano tutti gli altri personaggi fino al loro ultimo ballo, mostrandoci l'evoluzione del rione, di Napoli, forse del mondo intero. Una parte sicuramente importante del romanzo, fondamentale. La politica, la rivoluzione, i sindacati, le lotte interne, locali e a più ampio raggio, i cambiamenti dell'Italia nella seconda metà del '900 sono lo sfondo e contemporaneamente protagonisti dei romanzi senza mai eccedere, lasciando il piedistallo sempre alle due protagoniste adesso vicine e così simili, adesso distanti e incapaci di comunicare. 

Un romanzo corale, un'epopea, una saga che avvince e strega, con una scrittura che abbaglia anche nei momenti più lenti. 

Si potrebbero scrivere pagine e pagine, riflettere su mille aspetti ma ho preferito lasciare a caldo solo la summa delle sensazioni che ho avuto. Quando finiamo di leggere un romanzo, e ancor di più una saga, è inevitabile chiedersi: ne è valsa la pena? La risposta è assolutamente si. Lasciatevi trasportare da questa storia, inabissatevi con le protagoniste, entrate nei meandri della loro mente, mescolatevi, confondetevi con loro. Alla fine vi sentirete parte della storia, non spettatori esterni, e rimarrete storditi quando girerete l'ultima pagina. 





Voi li avete letti? 
Avete intenzione di farlo?





mercoledì 19 settembre 2018

Review Party: La madre perfetta di Aimee Molloy

Buongiorno lettori, qualche giorno fa ho pubblicato la tappa del blogtour dedicato a La madre perfetta, il nuovo thriller edito Giunti e scritto da Aimee Molloy. Oggi ritorno per parlarvi di questo libro e di ciò che non mi è piaciuto durante la lettura. 
La mia è la voce fuori dal coro, come ho notato dalle altre ragazze che hanno partecipato al blogtour, quindi vi invito a leggere le diverse recensioni per avere un'idea chiara sul libro e diversi punti di vista. 



LA MADRE PERFETTA
Giunti | 352 pp. | €19,00
Si chiamano "Le madri di maggio", perché hanno tutte avuto un figlio nello stesso mese. Due volte alla settimana si incontrano in un parco a Brooklyn per scambiarsi consigli e confidenze, con carrozzine e biberon al seguito. Finché, una sera, decidono di lasciare a casa i bambini per passare finalmente qualche ora tra amiche e staccare dalla sfiancante routine di neo-mamme. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il locale è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Bellissima, sensuale, misteriosa, Winnie è una madre single che per la prima volta si è lasciata convincere ad affidare il piccolo Midas a una babysitter consigliata da Nell, manager in carriera. Quando però la donna chiama piangendo, Nell si sente subito risucchiata in un incubo: il bambino è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio, in cui le vite delle "madri di maggio" vengono letteralmente sezionate e nessuno è escluso dal sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti, ogni coppia le sue bugie, ogni amicizia la sua dose di invidia. E ogni donna il suo lato oscuro.


Quando ho letto per la prima volta la trama de La madre perfetta ne sono rimasta colpita, ero entusiasta all’idea di poterlo leggere in anteprima e ancora più curiosa di scoprire quali segreti si celassero dietro questo gruppo di neomamme protagoniste della storia.
Una volta finita la lettura però mi sono resa conto di quanto mi sia fatta ingannare da una trama ben studiata ma che poi si è rivelata essere forse il solo punto forte del libro. Infatti, La madre perfetta non ha nulla di eccezionale, mi è stato presentato come thriller ma poi del genere ha davvero poco. Per chi come me ama il genere, ritrovarsi a leggere una storiella così poco articolata e piatta è una versa delusione.

Le “May mothers” sono un gruppo di mamme alle prese dapprima con la gravidanza e poi, dopo il fatidico mese di maggio, con i loro minuscoli pargoli. Sono un gruppo di donne, di età diversa, che si vedono puntualmente per parlare insieme dei progressi dei loro figli e sempre alla ricerca di consigli per come crescere al meglio la loro prole, rigorosamente con allattamento al seno e altre pratiche che le renderanno delle vere madri amorevoli. Quando però una sera le May mothers decidono di ritagliarsi una serata tutta per loro, lontane dalle preoccupazioni e con la speranza di far riprendere la povera Winnie, madre single e depressa, l’inimmaginabile accade. Il piccolo Midas, figlio proprio di quest’ultima, viene rapito mentre è a casa accudito dalla nuova babysitter.
Inizia così un calvario straziante che porterà Winnie, ma ancora maggiormente le mamme più accanite Francie, Colette e Nell, nello sconforto più totale e nell’incubo di non ritrovare mai più Midas.

Ma andiamo con ordine, cercherò di spiegarvi al meglio quello che non mi è piaciuto di questo libro.
La madre perfetta inizia raccontando di questo gruppo di mamme che ci vengono presentate alla rinfusa, come un’accozzaglia di nomi messi insieme che hanno messo a dura prova la mia memoria, a questi aggiungiamoci poi anche i nomi dei pargoli ed ecco che ogni volta mi ritrovavo smarrita perché non capivo di chi si stesse parlando. Solo dopo il rapimento sembra che la storia si focalizzi principalmente sulle 4 protagoniste e finalmente, solo allora, ho iniziato ad associare i nomi ai vari personaggi (per i bambini ho perso le speranze). Tutt’ora però mi rimangono dubbi su chi faccia cosa, pazienza.
Parlando della storia come dicevo l’ho trovata piatta e difficilmente definibile come thriller. Quando il piccolo viene rapito, ecco che il lettore spera che la storia prenda una piega diversa e che il ritmo si faccia incalzante, invece anche qui sono stata delusa. La storia rimane sullo stesso tono, anche quando arrivano i colpi di scena e i così tanto attesi segreti (“Perché ogni madre ha i suoi segreti”) in realtà non è nulla di sensazionale, il tutto arricchisce la storia di particolari niente più. Per non parlare della voce fuori campo che ogni tanto – a caso – fa capolino e che, in teoria, dovrebbe aumentare la nostra ansia e curiosità. Beh, se forse fosse più presente magari capirei qualcosina in più, piuttosto che metterla lì due o forse tre volte in tutta la storia.
Per aumentare il ritmo della narrazione e l’adrenalina della lettura l’autrice ha avuto la brillante idea di inserire latte che gronda dalle tette delle mamme, altre il cui latte non ne vuole sapere più di uscire e pianti isterici dei piccoli che non permettono alle mamme di riposare. Insomma, ogni tanto pensavo di avere davanti un libro dedicato alle neomamme e ai consigli utili, piuttosto che un thriller brillante come mi aspettavo.
Sono tante le cose che non mi sono piaciute di La madre perfetta. Penso che l’idea di base fosse buona e anche originale, però non è stata realizzata altrettanto bene. Non ho trovato suspense, cosa che ci si aspetta da un thriller; anche lì dove l’autrice sembra voler insinuare il dubbio sui vari personaggi, in realtà questo decade subito. Non so bene come spiegarvi quello che non ho trovato in questo libro.
Insomma, per me è una bocciatura, penso comunque che i lettori non avvezzi al genere possano trovare in questo libro un punto di inizio per avvicinarsi al thriller. 




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