lunedì 17 settembre 2018

BLOGTOUR: La madre perfetta di Aimee Molloy

Cari lettori buongiorno, oggi parliamo di thriller - cosa che farà felice molti di voi - con un blogtour dedicato all'ultima uscita per Giunti editore. Si tratta de La madre perfetta di Aimee Molloy, che io ho letto nei giorni scorsi e di cui vi parlerò nei prossimi giorni.

LA MADRE PERFETTA
Giunti | 352 pp. | €19,00
Si chiamano "Le madri di maggio", perché hanno tutte avuto un figlio nello stesso mese. Due volte alla settimana si incontrano in un parco a Brooklyn per scambiarsi consigli e confidenze, con carrozzine e biberon al seguito. Finché, una sera, decidono di lasciare a casa i bambini per passare finalmente qualche ora tra amiche e staccare dalla sfiancante routine di neo-mamme. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il locale è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Bellissima, sensuale, misteriosa, Winnie è una madre single che per la prima volta si è lasciata convincere ad affidare il piccolo Midas a una babysitter consigliata da Nell, manager in carriera. Quando però la donna chiama piangendo, Nell si sente subito risucchiata in un incubo: il bambino è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio, in cui le vite delle "madri di maggio" vengono letteralmente sezionate e nessuno è escluso dal sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti, ogni coppia le sue bugie, ogni amicizia la sua dose di invidia. E ogni donna il suo lato oscuro.

Oggi però non vi parlerò del libro, la mia recensione la troverete nei prossimi giorni, ma piuttosto parliamo di un argomento tanto interessante quanto macabro.

DONNE ASSASSINE: OMICIDIO AL FEMMINILE

Ho scelto questa tappa perché negli anni ho letto di tante storie che vedono come protagoniste omicide donne. Associazione, quella tra donna e omicidio, che spesso si fa fatica ad immaginare, ma che la storia ci insegna essere invece un connubio perfetto e spietato, forse più del classico uomo omicida. 
Ma perché una donna, a volte una madre, è spinta a compiere un gesto così terribile? E in che cosa si differenzia un omicidio al femminile da quello al maschile?
Sono questi interrogativi che mi sono posta con il tempo e a cui cercherò di dare una risposta in occasione di questo blogtour. 

Partiamo da un dato statistico: Le donne serial killer al mondo sono circa l’8% del totale degli assassini seriali, oltre il 70% di queste vestali della morte vive negli Stati Uniti.

Movente
Difficilmente una donna uccide senza un movente e tanto meno lo fa per libidine sessuale, piuttosto la donna vede motivo di rancore e, talvolta, di odio e morte nel denaro, nel profitto, nella sua considerazione nella vita sociale. Molto spesso, inoltre, la donna è calcolatrice e paziente, aspetta il momento opportuno per svolgere il suo "compito", per lasciare meno tracce possibili, sono molto rari i casi in cui le donne uccidano colte da un raptus o uccidano una vittima occasionale. Se questo accade è spesso a causa di disordini psicologici, di cui un esempio è il complesso di Medea. 

Modus operandi
Le differenze tra uomo e donna non si limitanto al movente, ma anche nel modus operandi con cui compiono l'omicidio; inoltre, le donne uccidono intorno ai 30-40 anni, quindi in età più avanzata rispetto agli uomini. 
Parlando di modus operandi, le donne rifiutano il contatto fisico con la loro vittima, cosa che si discosta di molto dall'uomo. Per questo le donne sono portate ad usare armi che consentano di uccidere a distanza, quindi armi da fuoco o molto più frequentemente veleno (sembra essere l'arma preferita dalle donne). 

DONNE ASSASSINE NELLA STORIA
Alla fine di questo post, mi piace lasciarvi alcune testimonianze di donne assassine realmente esistite, le cui storie sembrano uscite da un film dell'orrore. 

BELLE GUNNESS
Le furono attribuiti dai 40 ai 60 omicidi. Trasferitasi dalla Norvegia, sua terra natia, negli Stati Uniti, si sposò due volte ed in entrambi i casi i mariti morirono in circostanze poco chiare. Belle è l’esempio di donna malvagia, sanguinaria che uccideva per un fine: i soldi. Tutta la sua vita e anche la sua morte sono avvolti nel mistero, infatti pare che fosse morta a causa di un incendio appiccato nella fattoria dove viveva ma non si è mai saputo con certezza se tra i corpi ritrovati ci fosse anche il suo. Qualcuno pensa che il tutto non fu altro che un suo piano di fuga per far perdere le proprie tracce.



LEONARDA CIANCIULLI
detta la saponificatrice di Correggio: è una delle killer di casa nostra più ricordate, nota per il suo modus operandi che consisteva nell’immersione del cadavere della sua vittima in un calderone per bollirlo con soda caustica al fine di ricavarne sapone. Non fu mai chiaro quale fosse stato il suo movente, anche perché tutte le informazioni sui tre delitti da lei commessi sono contenuti nel suo memoriale, che molti ritengono creato dai suoi avvocati per farle ottenere le attenuanti al processo. In ogni caso, fu condannata e rinchiusa in manicomio fino alla morte.




ELIZABETH BATHORY
Contessa ungherese, colta e intelligente, con una cura maniacale verso sé stessa e sempre alla ricerca della bellezza, fece uccidere più di 300 donne, convinta che la loro giovinezza sarebbe servita a realizzare l’elisir di lunga vita. Secondo il suo diario personale, le vittime risalirebbero però a 600.
Durante la sua infanzia, Erzsébet Bàrthory, fu spesso testimone di condanne a morte atroci e punizioni corporali con mutilazioni che probabilmente contribuirono a segnare la sua psiche. Iniziò da giovane ad eseguire le prime torture verso gli animali, sviluppando una innata propensione verso il sadismo. All’età di 15 anni sposò il conte Ferenc Nádasdy, uomo brutale che amava torturare e infierire sulle vittime. Insieme a lui, Elizabeth trovò sfogo e complicità per i suoi crimini: Cuciva con del filo la bocca di chi (secondo lei) aveva mentito, conficcava aghi sotto le unghie, bruciare il sesso delle giovani con una candela o spalmava di miele il corpo delle presunte ladre per poi abbandonarle nel bosco, legate a un albero, alla mercé di insetti e altri animali. La storia dei “bagni di sangue” nasce da una racconto, dove si narra che una serva, dopo essere stata schiaffeggiata dalla contessa,  versò erroneamente alcune gocce di sangue colante dal naso, sulla regnante, che pulendosi, si rese conto che la pelle appariva più pallida e luminosa. Da allora, fece costruire negli scantinati del suo castello vere e proprie macchine di tortura, dove le vittime perdevano la vita dopo lunghe agonie e sofferenze. L’obbiettivo era raccogliere il loro sangue convinta che rinvigorissero la sua pelle e la rendessero giovane. Si pensa che la famosa macchina di tortura chiamata la “vergine di ferro” sia stata un’invenzione della Contessa stessa.
Assetata di sangue e dopo aver esaurito le giovani contadine nella sua zona iniziò a concentrarsi sulle ragazze provenienti da famiglie nobili minori. I parenti delle giovani (ufficialmente assunte come domestiche) non avendone più notizie, iniziarono a insospettirsi e denunciarne la scomparsa. Quando le denuncie arrivarono all’imperatore Mattia II iniziarono le denunce e vennero aperte delle indagini sulla nobildonna. La Bathory venne colta in flagranza mentre torturava delle ragazze grazie alla curiosità di alcuni ospiti presenti nel Castello.  
Fu condannata ad essere murata viva fino alla morte, Erzsébet si suicidò dopo quattro anni lasciandosi morire di fame. La sua storia ispirà il film “La contessa” realizzato ed interpretato dall’attrice Julie Delpy. Nel film si narra il suo amore per un giovane che promesso sposo ad un’altra la avrebbe lasciata. Questo avrebbe portato la contessa alla crudeltà e chiusura dei suoi sentimenti, ma questa versione non ha fonti storiche attestate. Considerata la donna più sanguinaria della storia, si pensa avesse praticato anche cannibalismo e vampirismo, visto che tra i suoi parenti vi era il celebre Principe Vlad III Dracula. La sua leggenda ispirò molti romanzi e film oltre ad essere citata in canzoni e videogiochi.

Di quest'ultima vi ho lasciato l'intera storia perché è una figura che conoscevo già e che mi ha sempre affascinato. Sulla sua storia vi consiglio un libro uscito tempo fa per Garzanti, di cui trovate la recensione sul blog (vi basterà cercare sul blog il suo nome). 

Spero che la mia tappa vi abbia incuriosito e ora non mi resta che invitarvi a scoprire tutte le altre tappe di questo bellissimo ed inquietante blogtour!

 




2 commenti:

  1. "La madre perfetta" è un romanzo dalla trama alquanto inquietante. Leggo però, con sgomento, cha la realtà supera spesso la fantasia e le donne assassine sono davvero un argomento da brivido. Sicuramente questa tappa del blogtour mi ha incuriosita grazie al modo con cui hai trattato il lato oscuro delle donne che hanno fatto dell'orrore il loro pane quotidiano :)

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    Risposte
    1. Grazie cara ^^ questi argomenti per quanto inquietanti mi incuriosiscono perchè mi rendo conto che spesso la realtà è molto peggio di quello che si pensa.

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