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martedì 23 febbraio 2016

Libri e Dintorni

Buongiorno carissimi lettori ^^ Oggi abbiamo pensato di scrivere un breve post dedicato a alcuni libri che parlano di avvenimenti locali o ambientati nella nostra cittadina Alcamo. Abbiamo deciso di creare questo post sia per farvi conoscere qualcosa in più dei vostri blogger sia per sapere quali libri sono ambientati invece nelle vostre città... chissà magari si potrebbero scoprire storie interessanti in questo scambio =P

NIENTE CI FU
La meridiana | 112 pp. | €13,50

Il primo libro che vi mostriamo riguardo la storia di Franca Viola, la cui vicenda è stata approfondita nel nostro articolo, che ha destato interesse nell'autrice Beatrice Monroy essendo una delle prime donne a destare scandalo e scalpore sfuggendo ai meccanismi sociali del suo tempo e segnando un primo segno nella storia dell'emancipazione femminile. Franca Viola, alcamese di nascita, si è infatti opposta non solo al potere della mafia locale ma anche al classico meccanismo della "fuitina", termine usato a indicare una piccola fuga o meglio l'allontanamento di una coppia di giovani aspiranti coniugi dai rispettivi nuclei famigliari per far presumere, o addirittura rendere esplicita,l'avvenuta consumazione di un atto sessuale completo, in modo da porre le famiglie di fronte al "fatto compiuto", inducendole a concedere il consenso per il matrimonio, le cosiddette nozze riparatrici volte a conservare l'onore della famiglia, in particolare quella della donna, che altrimenti sarebbe profondamente macchiato dalla mancanza di raziocinio della figlia costretta a rimanere "zitella" a vita perché ormai non più vergine.



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LA FOSSA DEGLI ANGELI
Giovane Holden edizioni | 304 pp. | €16,00

Il secondo libro di cui vogliamo parlarvi è "La fossa degli angeli" dell'alcamese Antonio Manuel Cascio (che abbiamo recensito qui). Si tratta di una storia fantasy che ripercorre vari monumenti e luoghi alcamesi, in un misto tra mistero e avventura. Di seguito vi lasciamo la trama:
Il debutto narrativo di Antonio Manuel Marco Cascio è una storia in bilico tra romanzo di formazione e urban fantasy. Stile originale, piacevole attenzione ai dettagli descrittivi, intrigante ricostruzione di un ambiente giovane in cui gli adulti sono relegati a ruoli di comparse più o meno caleidoscopiche. Protagonista assoluto è un giovane diplomando amante della natura, delle Lettere, con molti e sinceri amici e una profonda fede religiosa. Nel corso di una gita al monte Bonifato entra rocambolescamente in possesso di una chiave-stella a sei punte posta su una croce di legno: sopra vi è inciso un messaggio in latino. È l'inizio di una grande avventura tra castelli, sotterranei, cimiteri e chiese di Alcamo. Manuel, in compagnia degli amici, di un misterioso frate appartenente all'ordine dei musici del cielo e di una bella ragazza irlandese di nome Selvaggia, insegue la verità che si cela dietro un terribile segreto custodito gelosamente dalla chiesa fin dal medioevo normanno. Sette chiavi corrispondenti alle sette porte, sette come i sette peccati capitali, sette come le stelle dell'Orsa Maggiore. Ogni chiave un enigma, risolverli tutti significa penetrare la vera natura di Lucifero e cogliere il suono del Tritonus Diabolicus. Ma il cammino per giungere alla rivelazione è lungo e passa per la Fossa degli Angeli.


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ALKAMAR - LA MIA VITA IN CARCERE DA INNOCENTE
Chiarelettere editore | 240 pp. | €14,00

Alkamar. La mia vita in carcere da innocenteInfine, una storia relativamente più recente e cruda sotto diversi punti di vista. Stiamo parlando del romanzo autobiografico "Alkamar, la mia vita in carcere da innocente" di Giuseppe Gulotta. (qui la recensione di Christy)
Tutto ha inizio nel lontano gennaio 1976. Siamo in provincia di Trapani, e il 27 gennaio vengono uccisi nel sonno due carabinieri, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta. E la strage di Alcamo Marina. Un caso chiuso come un delitto perfetto: un innocente in carcere (Giuseppe Gulotta, che all'epoca aveva solo 18 anni) e i colpevoli fuori. Gulotta è stato torturato (scariche elettriche, botte e minacce) per essere costretto a confessare una colpa non sua. A testimoniarlo è stato, più di trent'anni dopo, il maresciallo Renato Olino, presente la notte delle sevizie. Oggi alla Procura di Trapani ci sono due inchieste aperte: una contro ignoti per l'eccidio, l'altra contro quattro carabinieri accusati di sequestro di persona e lesioni gravissime ai danni di Gulotta. Dal febbraio 2012 Giuseppe Gulotta è un uomo libero. Per la prima volta (con Nicola Biondo) racconta la sua storia in prima persona.


Quali libri inerenti alle vostre città conoscete?
Lasciateci i vostri consigli ^^

lunedì 24 marzo 2014

Recensione: Alkamar. La mia vita in carcere da innocente

Buongiorno cari lettori, ieri sono riuscita a scrivere questa recensione e oggi voglio farvela leggere. Non so se la recensione sia ben scritta o meno, non mi era mai capitato di dover recensione un libro del genere e vi assicuro che è stato difficile.
Io sono di Alcamo come il protagonista e ho sentito il bisogno di leggere questa storia, perché fa parte della mia terra e sentendone parlare di continuo, ho pensato di dovermi informare per avere una mia opinione sull'accaduto.

ALKAMAR
La mia vita in carcere da innocente

AUTORE: Giuseppe Gulotta, Nicola Biondo
EDITORE: Chiarelettere
PAGINE: 240
PREZZO: 14,00

Tutto ha inizio nel lontano gennaio 1976. Siamo in provincia di Trapani, e il 27 gennaio vengono uccisi nel sonno due carabinieri, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta. E la strage di Alcamo Marina. Un caso chiuso come un delitto perfetto: un innocente in carcere (Giuseppe Gulotta, che all'epoca aveva solo 18 anni) e i colpevoli fuori. Gulotta è stato torturato (scariche elettriche, botte e minacce) per essere costretto a confessare una colpa non sua. A testimoniarlo è stato, più di trent'anni dopo, il maresciallo Renato Olino, presente la notte delle sevizie. Oggi alla Procura di Trapani ci sono due inchieste aperte: una contro ignoti per l'eccidio, l'altra contro quattro carabinieri accusati di sequestro di persona e lesioni gravissime ai danni di Gulotta. Dal febbraio 2012 Giuseppe Gulotta è un uomo libero. Per la prima volta (con Nicola Biondo) racconta la sua storia in prima persona.


Alkamar è un libro davvero toccante, che racconta la storia di Giuseppe Gulotta, una storia piena di paure e menzogne. Potrebbe sembrare la storia inventata di un bravo giallista, ma invece è una storia vera: questa è la storia di un ragazzo che viene arrestato, picchiato ed umiliato per un delitto che non ha commesso.
Avrete sentito la sua storia in tv o la avrete letta sui giornali. E' diventato un caso nazionale, perché errori come questo in un paese civile non dovrebbero neanche sfiorare la mente dell'uomo.
Tutto inizia il 27 Gennaio 1976 ad Alcamo Marina, due giovani carabinieri all'interno di una casermetta vengono uccisi brutalmente da alcuni colpi di pistola, ma chi può uccidere due giovanissimi ragazzi e per di più all'interno di una caserma e non lasciare nessuna traccia?
Vengono battute diverse piste, ma ognuna di esse porterebbe ad ostacoli troppo grandi. Le brigate rosse? La mafia? No, evitiamo di attaccarli, perché allo stato non conviene inimicarsi i mafiosi.
Così una sera prendono un ragazzo, ma da solo non può avere agito, cosa possiamo fare? Picchiamolo così ci dirà chi l'ha aiutato!
Ma quel ragazzo non sa nulla, così pur di far smettere le percosse butta a caso quattro nomi. Tra questi c'è Giuseppe Gulotta. Ha appena 18 anni, quando si vede arrivare a casa i carabinieri, ma un giovane muratore non sa come funziona la legge, non sa che ha diritto ad un avvocato, lui è innocente!
Da qui per Giuseppe inizia un vero e proprio calvario, anche lui viene picchiato affinché faccia una confessione e non importa se sia la realtà o meno.
Nel 2012 finalmente il protagonista è libero, per la Corte d'Appello è innocente. Ma intanto, sono già passati 36 anni dal suo arresto. Ora Giuseppe è un uomo, ha una famiglia ma ha perso gli anni più belli della sua vita!
Alkamar è il libro che racconta la sua storia, è la biografia di questo uomo, del suo cammino tra carceri diversi e verità nascoste. Ancora non si sa la verità su quella strage, non si sa chi abbia ucciso i carabinieri, ma sicuramente no dei semplici ragazzini!
Noi alcamesi spesso passiamo davanti la casermetta, della quale oggi c'è in ricordo una stele per i due defunti. Quando passiamo ci chiediamo sempre quale sia la verità e perché siano stati uccisi, ma pare che non ci debba essere giustizia per i due carabinieri.

Un libro toccante, che vi farà rimanere l'amaro in bocca, perché quello che è successo a Giuseppe, potrebbe succedere a chiunque, nessuno è al sicuro. Mi fa piacere che Giuseppe abbia avuto il coraggio di raccontare la sua storia e grazie al giornalista Nicola Biondo ci sia riuscito, penso che tutti dovrebbero conoscerla perché non accada più.
Consiglio questo libro a coloro che sono curiosi di sapere la verità su questa storia, ma non sarà una passeggiata, non aspettatevi una lettura tranquilla e leggera perché non lo sarà!

Non metto voto, perché non credo che questo libro possa essere classificato come tutti gli altri, è un libro a parte. 





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