La recensione che vi faccio leggere oggi, è di un libro che ho acquistato questa estate, dal camioncino di Pianissimo (ne approfitto per anticiparvi che a Natale il camioncino ripartirà per un altro viaggio).
LE PAROLE CHE CAMBIANO TUTTO
AUTORE: Susanna Bissoli
EDITORE: Terre di mezzo
PAGINE: 136
PREZZO: 12,00
Matteo B. Bianchi
"Susanna riesce a maneggiare la malattia e il dolore restando miracolosamente gioiosa"
Paolo Cognetti
Quando ho comprato questo libro non
sapevo cosa aspettarmi, se un libro strappalacrime o semplicemente un
libro un po' più impegnativo. Ora che sono giunta alla fine, ci sto
ancora rimuginando sopra. Sicuramente è stato davvero un libro un
po' impegnativo per le tematiche che tocca, ma di sicuro non è stato
così struggente come pensavo. Il titolo “Le parole che cambiano
tutto” non poteva che essere più azzeccato...
Non sai quante
volte con tua mamma mi dicevo Adesso quando torna, adesso quando esce
dal bagno, adesso quando si volta. Ma non ce l'ho fatta. E' difficile
dire le parole che cambiano tutto.
La storia è
raccontata in prima persona dalla protagonista Arianna, che tornata
dalla Grecia dopo aver lasciato l'uomo che amava, va a vivere nella
casa del padre. Un uomo taciturno, che sta chiuso in sé stesso. Un
giorno il destino, però, decide che sia giunta l'ora per Arianna di
scoprire la verità, così per caso viene a conoscenza di un segreto
che il padre si tiene dentro da un po': Arianna ha un fratellastro.
Ma com'è possibile? Perché suo padre non gliene ha mai parlato?
Così alla ragazza
non rimane che affrontare il padre e catapultarsi nel passato, nei
ricordi del padre.
Come recita la
trama è sicuramente “Un romanzo commovente sulla fragilità umana
e sulle conseguenze dell'amore...”.
Un libro davvero
che entra nel cuore di chi lo legge, che riesce a provare tutte
quelle sensazioni che prova la protagonista.
E' una
lettura scorrevole, che potete leggere anche in un giorno. L'autrice
usa un linguaggio molto semplice e alla portata di tutti. L'unico
“difetto”, se così si può definire, che ho riscontrato sono i
dialoghi non virgolettati. Sinceramente non avevo mai letto un libro
nel quale si usasse questo stile e proprio per questo ho voluto
chiedere una motivazione all'autrice (vi riporto le sue parole):
è
il mio stile, che è più vicino alla lingua parlata che scritta.
Comunque ci sono tanti autori che per motivi diversi non fanno uso di
virgolette e a volte neanche di punteggiatura.
E mi ha riportato l'esempio di Faulkner, che personalmente non ho mai letto. Però l'ho trovato ugualmente un piccolo difetto, in quanto non riuscivo bene a concentrarmi, perché spesso mi capitava di leggere un dialogo come una frase normale e solo dopo, dovevo tornare indietro perché mi rendevo conto del mio errore. A parte questo, è stata davvero una bella lettura, che consiglio a tutti i tipi di lettori. Anche perché è un libricino quindi potete leggerlo in poco tempo, senza nessuna fatica.
VOTO:
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