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IL BOOKTRAILER:
L'AUTORE:
Edmund de Waal è uno dei più famosi artisti della ceramica inglesi. Ha lavorato come curatore, critico d’arte e storico dell’arte, ed è professore di ceramica alla University of Westminster. Ha ricevuto molti premi per la sua opera.
È nato nel 1964 a Nottingham, figlio del Rev. Dr. Victor de Waal. Ha studiato letteratura inglese al Trinity College di Cambridge, e, in precedenza, alla King’s School di Canterbury, dove ha avuto come maestro Geoffrey Whiting, a sua volta discepolo di Bernard Leach, “figura messianica” dell’arte della ceramica. Ha studiato giapponese alla Sheffield University, e ricevuto una Daiwa Anglo-Japanese Scholarship per studiare al Mejiro Ceramics Studio di Tokyo.
Vive e lavora a Londra con la moglie e tre figli, è rappresentato dalla Alan Cristea Gallery nella capitale e dal New Art Centre nel Wiltshire. Ha creato installazioni per la Tate Britain, il Victoria and Albert Museum, Chatsworth e Kettle’s Yard. Per Un’eredità di avorio e ambra, ha ricevuto il Costa Biography Award, l’Ondatjee prize e il premio ‘New Writer of the Year’ al Galaxy Book Awards.
http://www.edmunddewaal.com/
IL LIBRO:
Un’elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante.
La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke – così si chiamano i minuscoli oggetti – e giocarci. Come facevano, ha scoperto l’autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano nel 1899 da Parigi – dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista, mecenate, storico dell’arte, amico di Renoir, Degas, Proust – conteneva tante e tali opere d’arte che i minuscoli oggetti sfuggono all’attenzione dei razziatori nazisti. Come sopravviveranno alla guerra, e come finiranno a Tokyo, dove de Waal le vede per la prima volta a casa del prozio che gliele lascerà in eredità, sono solo due delle tante, emozionanti sorprese di questo libro che, apparso più di un anno fa, continua a incantare critici e lettori.
Affascinato dall’eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l’autore, famoso artista della ceramica, decide di ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all’altra, da un palazzo all’altro, da una mano all’altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia.
«Vagabondando» per anni tra l’Europa e il Giappone, attingendo a una quantità di materiali d’archivio, ma soprattutto «rivivendo» le vicende dei suoi antenati nei luoghi da loro abitati, osservandole con gli occhi dell’artista, de Waal ci regala un libro capace di restituire l’atmosfera di intere epoche, di sigillare intere vite dentro un racconto perfetto.
"De Waal è uno scrittore meraviglioso. Riesce a far rivivere epoche e persone insieme agli oggetti amati… e perduti."
Cynthia "Andante Cantabile", Los Angeles
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