giovedì 28 luglio 2011

Un posto sbagliato per morire - Hans Tuzzi

Altro nuovo romanzo per la casa editrice Boringhieri Bollati.

Una nuova storia con il commissario Melis...


Ancora un'intricata, appassionante indagine del commissario Norberto Melis ambientata nella Milano da bere.



Un'inchiesta in cui la personalità della vittima è la chiave per arrivare al colpevole? Succede, più spesso di quanto non si creda. Mai come in questo caso, però, il commissario Melis ne sembra convinto. Manrico Barbarani: una laurea in architettura, uno studio affermato, un socio da trent'anni al suo fianco, tante amiche, alcuni affezionati nemici, una passione per l'alpinismo, due moglio, anzi: due ex mogli. E un figlio di cui potrebbe essere il nonno.


Già. E tre proiettili piantati in corpo. E dove, poi! Nella più squallida delle periferie, che pure a Milano sono tutte squallide: vicino al dormitorio dei «barboni», su strade battute la notte da prostitute e ragazzi di vita.


Una doppia vita? Forse. Qualcosa però non convince Melis, a cominciare dal fatto che l'auto di Barbarani è nel garage. E allora?


E allora, nel serene settembre milanese del 1981, quando s'annunciano i toni dell'autunno, il commissario e i suoi uomini iniziano un'indagine che, muovendosi fra i luoghi del potere più o meno occulto e le feroci dispute di una difficile separazione fra coniugi, sembra condannata ad arenarsi. Fino a quando, inatteso, l'assassino colpisce di nuovo. Allora, ecco, tutte le tessere del mosaico sembrano andare lentamente al loro posto, disegnando una vicenda di grande amarezza, di grande solitudine, di grande amore. Quell'amore per il quale un uomo può persino tradire sé stesso. Dopo La morte segue i magi e L'ora incerta tra il cane e il lupo, anche in questo romanzo (apparso nel 2004 e che l'autore ha ampiamente rimaneggiato per la presente edizione) lo svolgimento corale e la voce di Milano, città non semplice sfondo ma personaggio fra i personaggi, creano l'inconfondibile atmosfera dei gialli di Hans Tuzzi, dove allo scavo psicologico dei protagonisti e alla cura descrittiva dei particolari si aggiunge una trama asciutta di gran ritmo narrativo e dallo svolgimento inatteso.

L'AUTORE
Hans Tuzzi è l'apprezzato autore – oltre che di saggi sulla storia del libro e sul suo mercato antiquario – dei celebri gialli ambientati a Milano che hanno come protagonista il commissario Melis: Il Maestro della Testa sfondata (2002), Perché Yellow non correrà (2003), Tre delitti un'estate (2005); gli ultimi due, La morte segue i magi (2009) e L'ora incerta fra il cane e il lupo (2010) sono entrambi pubblicati da Bollati Boringhieri.



LA CRITICA

«I romanzi che Hans Tuzzi si diverte a pubblicare hanno il pregio di far sentire più intelligente chi li legge... le
ore passate in compagnia di Melis sono preziose».
Pietro Cheli, «Gioia»


«Mentre Melis si gingilla con le sue pipe, prende atto della “disgustosa banalità del male”».
Massimo Romano, «ttL-La Stampa»



«Tuzzi ha la capacità di tenere avvinti alla pagina, e nel contempo di depositare descrizioni e riflessioni da grande scrittore».
Carlo Bordone, «Mucchio selvaggio»



«Hanz Tuzzi scopre il suo gioco di autore capace di far l'occhiolino ai lettori più accorti... È un pokerista della narrazione».
Giuliano Aluffi, «la Repubblica»


«Hans Tuzzi autore di gialli raffinati ambientati a Milano... scrive trame che nel raccontare la città di ieri ne restituiscono le anime, illuminando il presente e un po' di futuro».
Angela Puchetti, «la Repubblica»





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