mercoledì 31 agosto 2016

Recensione: La ragazza corvo

Cari lettori approfitto della pausa pranzo per pubblicare questa recensione. La sessione di esami non mi da tregua e per un altro mese dovrò studiare, ma a fine Settembre torno attiva, non temete!
Comunque oggi vi parlo del libro La ragazza corvo, edito da Corbaccio. Quando ve ne ho parlato nel WWW Wednesday (a proposito oggi non verrà pubblicato), vi ho visti molto interessati e quindi eccovi il mio pensiero.


LA RAGAZZA CORVO
Corbaccio | 749 pp. | €18,90
Stoccolma: in un parco cittadino la polizia scopre il cadavere di un giovane straniero. Il commissario di polizia Jeanette Kihlberg conduce le indagini, dando la caccia a un misterioso quanto efferato omicida e lottando contro le resistenze interne alla polizia stessa, restia a impiegare le proprie forze per cercare l’assassino di un immigrato sconosciuto. Ma con la scoperta di altri due corpi barbaramente uccisi, Jeanette capisce di trovarsi di fronte a un serial killer e si rivolge alla psichiatra e profi ler Sofi a Zetterlund, con cui lavora giorno e notte incrociando con lei non solo la vita professionale ma anche quella personale. E a mano a mano che procedono nelle indagini, appare chiaro che la catena di omicidi è solo la manifestazione più evidente e raccapricciante di un disegno criminoso e diabolico che coinvolge settori insospettabili della società svedese. «La ragazza corvo» è uno psicothriller adrenalinico, intenso e avvolgente, che mette a nudo il male radicale e l’altrettanto radicale bisogno di vendetta che può covare in ogni essere umano.





La ragazza corvo è sicuramente un libro che si fa subito notare, sia per la copertina abbastanza enigmatica e artistica, sia per la trama che ci fa già pregustare una lettura ricca di suspense.
Il mio rapporto con questo libro è stato un alternarsi di amore e odio, perché se in alcune parti la lettura mi ha ammaliata e fatta stare con il fiato sospeso, in altre invece mi ha decisamente annoiata. In questo caso andare avanti è stata abbastanza dura. Questo è forse il pericolo di scrivere un libro così lungo, circa 700 pagine.



La storia ci trasporta nella fredda Stoccolma, dove il ritrovamento dei corpi di alcuni ragazzi, in uno stato simile all’imbalsamazione e con evidenti segni di tortura, mette in attivazione la polizia locale, guidata dal commissario Jeanette Kihlberg. Il tutto si complica con la scoperta di una rete di pedofili dietro a nuovi omicidi, apparentemente collegati a quelli dei giovani stranieri. Con l’aiuto della psicologa Sofia Zetterlund, Jeanette riuscirà a far emergere la verità, portando alla luce un’organizzazione segreta che mette i brividi.
Con abile maestria Erik Axl Sund ci introduce in un modo fatto di falsità, di perversione, dove i bambini non sono altro che strumenti nelle mani degli adulti, che siano i genitori o meno non ha alcuna importanza. Il lettore si sente impotente davanti a tanta atrocità e si ritrova a inorridire davanti a tale crudeltà. Sicuramente per questo La ragazza corvo è un libro per pochi, per chi non ha paura e per chi è pronto ad affrontare un mondo spietato.
Ho apprezzato particolarmente questo aspetto, perché ritengo che l’autore abbia avuto il coraggio di scrivere con uno stile diretto e crudo, con l’intento di mettere i brividi ai lettori. E vi assicuro che ha fatto centro.
Oltre ai fatti, l’autore ha voluto mettere in primo piano la mente di una delle protagoniste. Così a capitoli alternati riusciamo anche ad entrare nella psiche di Sofia. E come ci si aspetta da un buon thriller psicologico, caschiamo in un vortice senza fondo, dove tutto si fa confuso e dove realtà e finzione si mescolano. Il lettore si ritrova privo di forze. Ogni qual volta sembra arrivare alla conclusione, tutto quello che ha pensato si sgretola in un attimo.

Unico difetto, in mezzo a tanta bravura, a mio parere è la lunghezza del romanzo. L’ho trovato troppo prolisso in alcuni punti. Sono consapevole che per scrivere una storia così articolata siano necessarie tante pagine, ma secondo me l’autore avrebbe dovuto eliminare alcuni dettagli, inutili, per far scorrere più rapidamente la trama. Invece troppo spesso mi sono ritrovata disorientata e ho perso il filo della storia.

La ragazza corvo è un thriller come pochi, pesante, non solo per la mole del libro, ma per la malvagità che aleggia tra le sue pagine. Come ho già detto, è un libro spietato, devastante, che vi lascerà con l’amaro in bocca e tanta rabbia. 


VOTO:


Che ne pensate di questo libro?

6 commenti:

  1. Ciao! :) Complimenti per la recensione! Ho adocchiato diverse volte questo libro in libreria, anche perché è veramente difficile non notarlo, e anche se mi ha sempre incuriosito l'ho sempre riposato perché le ambientazioni "nordiche" non fanno molto per me (ho letto diversi libri, di diversi libri e mi è sempre mancato qualcosa nelle letture, quindi sono diventata un po' scettica) ma la tua recensione mi ha incuriosita... ci farò un pensierino :)

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    1. Io era la prima volta che mi approcciavo ai thriller svedesi e sinceramente ho avuto un po' di difficoltà con i nomi delle città e quindi a capire bene l'ambientazione. Però nonostante ciò sono riuscita ad apprezzarlo parecchio. Fammi sapere se lo leggerai ^^

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  2. Ogni volta che leggo una tua recensione su un thriller mi viene voglia di leggerlo, alla fine!!
    Ahahah.

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    1. Meno male ahahah comunque dovrei davvero fidarti di me :P fammi sapere se alla fine ti convinci e lo leggerai!

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  3. Continuo a vederlo in libreria, ma tutte quelle pagine... aiuto! I mattoni mi piacciono, ma col poco tempo che ho faccio fatica a leggerli. Il libro è comunque in WL e sono sicura che prima o poi arriverà anche il suo momento :)

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    1. Se non hai tempo lascia perdere xD già è sembrato pesante a me che avevo tempo o.o

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