domenica 19 febbraio 2012

Intervista a Nicola Cantalupi. . .

Dopo la recensione del primo suo libro di una saga fantasy, che potete trovare già nel blog,  eccovi l'intervista di Nicola Cantalupi!

Un saluto a tutti i lettori… e soprattutto a voi Ezio e Christy!



Poche notizie su di te.
Sono una persona abbastanza testarda!... Questo mi ha sempre portato a non avere un facilissimo rapporto con i miei genitori. Difficilmente seguivo i loro consigli… ho sempre dovuto sbattere forte la testa contro qualsiasi sfida prima di capire che avevano ragione loro!... Ma non mi rammarico di nessuna mia scelta, se questa alla fine è servita per farmi divenire l’uomo che sono oggi.
A vent’anni andai via di casa, per capire quanto effettivamente dura fosse la vita, e credo che quella sia stata la scintilla che ha dato il via alla mia maturazione. 

Quando hai iniziato a scrivere?
Ho sempre scritto. 
Mi ricordo che alle medie mi concessero due settimane intere per concludere un compito in classe con titolo: “Tema libero”; compito che sarebbe dovuto durare, come di norma, solo due ore! Buttai giù il mio primissimo racconto fantasy… ricevendo persino molti complimenti dai professori!
Alle superiori scrissi una cinquantina di… “episodi”… di una sorta di sit-com per ragazzi. A mia insaputa iniziò a girare per l’intera scuola, e molti ragazzi mi vennero a chiedere di continuare quei racconti; alcuni mi suggerirono di presentarla ad una rete televisiva… ma evito di raccontarvi come andò a finire!!!
Prima d’iniziare a cimentarmi nel grande lavoro della Terra dei Draghi, scrissi anche alcune novelle horror… novelle che tuttavia ho deciso di fondere (al termine di questa trilogia) in un unico ambizioso romanzo horror-religioso.
La terra dei draghi è comunque il primo lavoro che ho deciso di pubblicare.

A cosa ti sei ispirato?
Mi sono ispirato al più bel libro fantasy mai stato scritto (credo non occorra nemmeno nominarlo), al fatto che dentro le sue pagine portasse l’importante significato della brama di potere, e alla situazione politica italiana che da decenni affligge il nostro paese. 

Ci sono influenze da parte di esperienze quotidiane?
Ci sono state. La più eclatante avvenne dopo un “golpe studentesco”, che mi proclamò presidente d’istituo. Durante un’autogestione, mirata a protestare verso un’insensata riforma scolastica (una delle molte), elaborai un percorso di studio (simile ma al contempo distante dal modello americano) che potesse permettere ad ogni ragazzo di decidere il suo percorso, e la sua vocazione, strada facendo. E’ abbastanza complesso da spiegare, e ha ben poco a che vedere con questa domanda, quindi evito di dilungarmi. Tornando all’intervista, e a quel periodo, fui messo a conoscenza che D’Alema avrebbe tenuto un comizio nella città della mia scuola, ed io presi la palla al balzo per portargli quel mio schema. 
Riuscii ad infiltrarmi, mi presentai, e gli affidai il mio immenso lavoro di ore e corsi. Quando lo vidi gettare quei fogli nel cestino, senza nemmeno averli visti… mi si spezzò il fiato. Fu allora che decisi di iniziare la stesura della mia trilogia fantasy, con un preciso intento!

La vera essenza di questo libro per te
L’essenza di questo libro è il messaggio nascosto che tenta di mandare pur presentandosi come semplice fantasy. 
“I giovani devono prendere consapevolezza della storia della loro terra, e della triste attualità che li circonda”; ma soprattutto devono “alzarsi” e decidere finalmente di affrontare quel male, per combatterlo e cambiare le sorti del proprio futuro!
Descrivendo la storia con una breve frase, ed in un contesto esterno al fantasy, potrei dire che “Un personaggio potente ,e malvagio, sale al potere tramite degli inganni, scaraventando tutto in una profonda crisi; se i giovani non decideranno di far sentire le proprie voci… se non decideranno di lottare per ciò che giustamente gli spetta… tutto non potrà che continuare a peggiorare”. 
Certo… da questa descrizione, l’allusione con la recente storia politica italiana è abbastanza evidente… tuttavia, vorrei precisare che questo libro NON E’ un libro di propaganda… e a supporto di questa affermazione non può non essere citato il paradosso tra fantasia e realtà che vuole mandare il titolo. 
“La terra dei draghi” vuole solo essere un sinonimo di “Italia”!
Se nel mio libro, infatti, la mancanza della presenza e della saggezza dei draghi, sotto la cui benevolente guida i popoli del passato videro le loro epoche più illuminate, e molti ne servirebbero per risollevare le sorti del prossimo futuro… nel mio paese reale (l’Italia) i draghi continuano a moltiplicarsi e a comandare per un bene strettamente proprio, piuttosto che comune. 
In breve, là dove servirebbero non ve n’è più l’ombra… e dove ce ne sono già troppi… continuano ad aumentare e a peggiorare ulteriormente la situazione!
Un altro importante paragone con la storia italiana avviene con la narrazione della battaglia delle 10.000 spade. In questo scontro epico, l’enorme sacrificio di molti verrà reso vano dal mancato supporto delle nuove generazioni. Per evitare di rovinare la lettura, scendendo in particolari inerenti al racconto, passo direttamente ad una breve spiegazione di quello che è il mio pensiero circa un importante periodo storico del nostro paese: le durissime lotte compiute in Italia nel 68, a mio modo di vedere, sono state tutt’altro che vinte! S’è vero, di fatto, che in un primo momento poteva non essere così, è altrettanto vero che noi giovani, non avendo continuato a lottare (magari, e possibilmente, seguendo vie più praticabili e meno cruente), abbiamo fatto sì che quell’apparente “vittoria” si tramutasse lentamente in una sconfitta! 
Ora… questa è la migliore spiegazione che sono riuscito a dare in poche righe… questo punto richiederebbe pagine e pagine di riflessioni e commenti… e non credo sia il caso! Mi pare di essermi dilungato sin troppo… chiedo scusa!
L’ultimo punto sul quale vorrei soffermarmi è l’amore. Leggendo il libro, infatti, ci si renderà immediatamente conto che l'amore… quello vero… e non parlo semplicemente dell’amore che può esistere tra un uomo e una donna, ma soprattutto dell’amore di un padre per un figlio, l’amore che lega un’intera famiglia… sarà il motore principale d’ogni avvenimento, perché personalmente, ritengo che questo sentimento sia l’unica forza che riesce ad infondere nelle persone il coraggio per affrontare anche i sacrifici più duri.

Il personaggio che più ti rappresenta o comunque il più riuscito

Vorrei poter essere uno Johan… Ma credo di essere palesemente un Elberon!... Non che mi dispiaccia, sia chiaro!
Il più riuscito, è sicuramente un duo: Elberon e Carmas. Assieme, formano una coppia perfetta!
Il personaggio più elaborato: Tuberon. Viene presentato come un vecchio pazzo… e invece, poco a poco…!!! Come ha scritto il Gran Maestro: “Non tutto quel che è oro brilla”.

Quando ti è venuta in mente la storia
La storia è cresciuta con me. Ho impiegato sei anni di lavoro prima di iniziare a scriverla. Mi spiego:
Sapevo dove voler portare il mio racconto… ma prima di poterlo iniziare, dovevo vedere la terra del “mio” mondo… (quella che si trova all’inizio del libro)... così la disegnai.
Quindi feci altre due mappe: una la suddivisi per latitudine e longitudine, studiando e particolarizzando ogni territorio con le più adatte forme di flora e fauna (particolari che rispecchiano la natura reale). Nella seconda mi appuntai ogni avvenimento dell’intera trilogia che sarebbe dovuto accadere… fornendo al contempo una sorta di misura in scala in grado di potermi fornire un corretto rapporto tra distanza e tempo per percorrerla.
Fu la volta di una lingua elfica tutta mia… di un dialetto che pur ricordando quelli già esistenti, mi appartenesse più che mai (al termine della trilogia dovrei aggiungere per l’appunto una sorta di breve vocabolario)
Passai dunque ad una scheda psicologica dei miei personaggi. Come hai notato (sei un grande!!!), ognuno ha un suo modo di parlare e di interagire. Ti giuro che sono loro stessi a muovere la penna… quando parlano, quando agiscono, io non li comando. Se li obbligo a fare qualcosa che non è nella loro natura, rischio di scrivere pagine su pagine, per strapparle e ristrapparle!
Fu la volta della storia di queste lande… perché anche se questa terra l’avevo inventata io, lei era lì da molto tempo prima che io iniziassi a descrivere le gesta di Johan e compari (Nùn in particolare… lui avrà un romanzo tutto suo in futuro).
Iniziai allora a fare riassunti su riassunti… ampliandoli sempre più… giungendo infine, al risultato finale.

il tuo rapporto con la lettura e scrittura
Pur avendo scritto un fantasy… e avendo Tolkien come unico dio (anche se devo ammettere di trovare irresistibile lo stile della Rice)… prediligo letture storiche. Sono affascinato dalla storia della nostra terra e di tutti i popoli (in particolare la storia Cinese… il periodo che spazia da Confucio sino al periodo conosciuto come quello dei tre regni).

l’iter della pubblicazione

 Terminai il libro alle 5 del mattino…dopo sette lunghi anni, e un’infinita notte insonne. Alle sette sarei dovuto entrare in cantiere… ma non riuscii a far altro che piangere di felicità tutta la notte.
Il giorno seguente contattai telefonicamente le più rinomate case editrice, sentendomi dire che da esordiente, avrei dovuto attendere da sei a nove mesi per una qualsiasi risposta… e l’Elberon che vive in me non poteva certo attendere così tanto! Spedii il manoscritto a medio-piccole case editrici, ricevendo da ognuna una risposta positiva in poco più di un paio di mesi. A quel punto non mi rimase che scegliere con chi iniziare la mia avventura.

Qualche anticipazione sul seguito?
Posso dire che la storia d’amore che esplode come un colpo di fulmine nel primo romanzo, è stata realizzata sì rapidamente per poter gettare le basi di un’avventura romantica atipica… che si svolgerà nel secondo!
Poi… naturalmente… vi saranno le verità su Luxi e Johan!

Vi ringrazio ancora per la bella recensione… aggiungendo solo che, per tutti coloro che vogliono saperne di più, tra le note della pagina facebook dedicata al romanzo, è possibile trovare il primo capitolo per intero, e vedere alcune bozze della trasposizione delle mie pagine nel fumetto di prossima uscita.
Ma-go-va-hen Ezio!... Al prossimo incontro


1 commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...