Considerata "la signora italiana del thriller" Elisabetta Cametti ha un posto particolare nel mio cuore. Ho letto la saga di K (Giunti editore) e ho piacevoli ricordi dei due libri, entrambi amati e super consigliati ai lettori del genere! Qui e qui le recensioni del primo e secondo libro della serie di K.
A Novembre inoltre è uscito un suo nuovo romanzo, che già fa parlare di sé. Il regista - 29 ore per non morire, con una trama e una copertina super accattivante mi ha attirato dalla prima volta che l'ho visto in libreria. Ringrazio Cairo editore per avermi dato la possibilità di leggerlo, perché sono proprio curiosa di sapere cos'altro si è inventata Elisabetta.
IL REGISTA
Cairo editore | 382 pp. | €18,90
New York, oggi. Veronika Evans è una fotoreporter che ritrae l'umanità emarginata della metropoli. I suoi scatti scioccanti ottengono milioni di visualizzazioni al giorno, decine di migliaia di tweet all'ora: un immenso popolo di follower in mezzo al quale si può nascondere chiunque. Barbara Shiller è una profiler del NYPD, che affronta ogni caso di omicidio con la rabbia di chi deve scontare un tragico errore di valutazione. Intorno a lei, un mondo di uomini a cui vorrebbe far dimenticare la propria bellezza. Poi c'è la puntata di un talk show da Emmy Award andata in onda l'anno precedente, i cui ospiti sembrano candidati a una morte teatrale quanto atroce. Per quella macabra sequenza di omicidi, i primi indagati sono i partecipanti ancora in vita, tra i quali Veronika e il suo concorrente Derek Crane, ma anche un reporter di guerra scomparso da giorni e il conduttore del talk show. Tutti sono sospettati, nessuno è al riparo. Tutti con un alibi forte, e un passato discutibile. Tutti possibili carnefici. Tutti potenziali vittime. Gli indizi si rincorrono, senza mai portare a un movente. 29 ore in countdown: in un'escalation di violenza e terrore si delinea l'ombra di un regista con la sua incredibile strategia omicida, che scriverà una nuova pagina della storia del crimine.
1. Ciao Elisabetta, raccontaci
un po' di te.
Sono
una donna che crede nei sogni e che per questo non molla mai. Ho voluto
metterlo nero su bianco anche nella dedica del mio primo thriller: “Al tempo
dedicato a costruire i sogni, perché il suo valore ha la forza di rendere
possibile l’impossibile.”
Elisabetta
scrittrice è instancabile e perfezionista.
Elisabetta
donna è passionale e combattiva.
2. Quando e come è iniziata la
tua passione?
Scrivo
da sempre, da quando ero ragazzina e mi sedevo in mezzo al prato per raccontare
i miei sogni al diario e romanzare le mie giornate. All'università ho scritto
una serie di articoli di marketing. I romanzi sono stati un passo spontaneo.
Una svolta a livello emotivo: ho sentito che era arrivato il momento di
lasciare che la scrittura assumesse un ruolo più importante nella mia vita.
Così sono nate Katherine Sinclaire e Veronika Evans. La prima, protagonista
della serie K, è una manager che si trova coinvolta in un terribile intrigo
archeologico. Veronika, protagonista della serie 29, è una fotoreporter determinata
a portare alla luce le ferite dell’emarginazione nelle metropoli. Sono donne
molto diverse nell'aspetto, nel modo di ragionare, nell'approccio alle cose.
Tuttavia hanno un punto in comune: entrambe si fanno portavoce dei valori in
cui io credo. Katherine lotta per l’integrità e per la difesa di ogni forma di
vita. Veronika condanna l’indifferenza. Vivono in una società corrotta e si
adoperano per cambiarla.
3. Cosa ti ispira nella
scrittura?
La
quotidianità è una fonte di ispirazione continua, mi guardo intorno con
curiosità, approfondisco i casi di cronaca, leggo, seguo le serie televisive e
non smetto mai di studiare.
4. Se dovessi consigliare
qualche libro da leggere assolutamente, quale consiglieresti?
Leggo
di tutto, senza una preferenza di genere. Le mie letture sono dettate dallo
stato d’animo e inizio sempre un nuovo libro prima di finire quello in corso.
Sono tanti gli scrittori che apprezzo. Alcuni li sento più vicini a me come stile,
altri li ammiro per la capacità di tenere alta l’attenzione, altri ancora per
la maestria con cui tessono la trama. È difficile fare una classifica, perché
da ogni libro ho imparato qualcosa, nel bene e nel male. Come sosteneva Plinio
il Vecchio: “Non c’è libro tanto cattivo che in qualche sua parte non possa
giovare”. Il mio suggerimento è: leggete, leggete, leggete. Fatelo con
curiosità, lasciatevi trasportare dalla trama e siate assetati di emozioni.
5. Quali sono stati i tuoi
romanzi pubblicati fino a questo momento?
K – I
guardiani della storia
K –
Nel mare del tempo
–
Il Regista
6. A quale romanzo ti senti più
legata? Perchè?
Ogni mio romanzo è
il risultato di almeno un anno di lavoro, tra ricerche, approfondimenti e
stesura. E ogni libro è il punto di partenza per il successivo. Non esiste una
preferenza, perché i personaggi, le storie, le ambientazioni sono parte di me,
raccontano le mie esperienze e proiettano i miei sogni.
7.Come mai hai deciso di
dedicarti al thriller?
Adoro scrivere trame
complesse, ricche di personaggi le cui storie si intrecciano, di misteri che
mentre si dipanano conducono a nuovi enigmi, di cambi di rotta capaci di
sorprendere. E il thriller è il genere che più si presta a questo tipo di
narrazione: permette di spaziare in ogni dove, di unire l’alta tensione alle
verità storiche, gli intrighi all'avventura, l’azione al sentimento, ma anche
di far volare la fantasia senza trascurare momenti più profondi.
8. Il regista è il tuo ultimo
romanzo. Raccontacelo.
È un
thriller dal ritmo serrato, che tra le pieghe dell’azione cerca di trasferire
anche messaggi profondi. La protagonista è Veronika Evans, una fotoreporter
determinata a portare alla luce le ferite dell’emarginazione nelle metropoli. I
suoi scatti ritraggono il lato cupo di New York: senzatetto morti di stenti sui
marciapiedi, cani randagi alla ricerca di cibo nei cassonetti, disabili e
anziani abbandonati alla loro sorte. I giornali la definiscono “cecchino della
strada” perché ogni sua foto è un colpo al perbenismo e fa parlare la rete
attraverso milioni di visualizzazioni e di tweet. Uno dei tanti motivi per cui
è considerata scomoda e pericolosa.
A un
anno dalla sua partecipazione al talk show vincitore dell’ultimo Emmy Award, la
polizia trova i corpi senza vita degli altri ospiti del programma. Ai cadaveri
sono stati asportati i bulbi oculari e la faccia è nascosta da una macchina
fotografica attaccata alla testa con del nastro adesivo.
Il caso
di omicidio multiplo viene affidato a Barbara Shiller, profiler del New York
Police Department, che vede in questa occasione la possibilità di riscattare la
propria carriera da un tragico, precedente errore di valutazione.
Durante
l’indagine emergono indizi discordanti. Veronika è tra i sospettati. Insieme a
lei sono indagati un reporter di guerra e un avvocato di grido, proprietario
dell’agenzia fotografica concorrente. Ma un’ombra cade anche sul conduttore del
talk show.
Tutti
hanno un alibi, forte e verificato. Tutti hanno un passato discutibile. Tutti
potrebbero essere carnefici, ma anche vittime.
9. Se dovessi consigliarlo,
quali punti di forza mostreresti?
Direi
semplicemente che, dopo aver scritto i due romanzi della serie K, I guardiani della storia e Nel mare del tempo, in cui l’azione
ruota attorno a misteri storici, volevo sfidarmi con una trama che affronta
temi di grande attualità come il giornalismo d’assalto, i talk show, gli
attacchi degli hacker. Il regista è
il risultato di un approfondito studio dei casi di cronaca di questi anni e
racconta le ultime 29 ore di un seria killer che con la sua strategia omicida
scriverà una nuova pagina della storia del crimine.
10. Progetti futuri?
Il secondo romanzo con Veronika
Evans come protagonista, il terzo della serie K e la loro trasposizione
cinematografica.
Ringraziamo infinitamente ancora Elisabetta per aver risposto alle nostro domande!
Ringraziamo infinitamente ancora Elisabetta per aver risposto alle nostro domande!
Che ne pensate del nuovo libro?
Avete letto i precedenti?
Ho letto con vivo interesse la tua bella intervista alla scrittrice Elisabetta Cametti. Devo confessare che non conoscevo i suoi libri. I suoi thriller hanno trame avvincenti e devo porre rimedio alla mia lacuna da lettrice distratta. Grazie per avermi dato l'opportunità di conoscere una signora del thriller che inizierò a seguire con piacere :)
RispondiEliminaConoscendo più o meno i tuoi gusti credo che i suoi libri possano piacerti! Se la leggerai, fammi sapere ^^
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