lunedì 11 gennaio 2016

Recensione: Il marchio dell'alba - Le cronache di Experya #1

Come già annunciato oggi doppio post, ultimamente stiamo riuscendo a pubblicare molto e sono soddisfatta *-*
Ieri ho finito di leggere Il marchio dell'alba, primo libro della serie fantasy Le cronache di Experya di Carlo Milani. E oggi sono riuscita a scrivere subito la recensione. Purtroppo non sarà una recensione molto positiva, considerate che ho iniziato quattro volte questo libro e ogni volta l'ho abbandonato perché non ci capivo niente >_< ma la settimana scorsa mi sono obbligata a finirlo, almeno di superare quelle 50 pagine "maledette".

IL MARCHIO DELL'ALBA

440 pp. | €21,00 (cartaceo) | €2,99 (eBook)
Su Experya ogni uomo nasce con un Marchio degli Otto Dei. Il Signore del Tempo ha lanciato la sua sfida: non ci saranno più guerre né Marchi. Ma la Rivelazione sarà portata in punta di spada. Cosa significa vivere in un mondo che muore? Nella lotta per la Volontà di Potenza, ciascuno degli Otto muove le sue pedine per strappare al proprio opposto gli ultimi barlumi di Potere. Solo grazie alla conquista della Volontà di Coscienza Delius e Syrian potranno superare i pericoli sul loro cammino.
Ulteriori informazioni su http://www.experya.com/

Ho iniziato questo libro circa quattro volte e ogni volta lo abbandonavo. Non riuscivo a superare le 50 pagine. Solo la settimana scorsa finalmente mi sono obbligata di andare avanti e, per fortuna, dopo la prima parte, sono riuscita a capire e a seguire meglio la storia. 
Il marchio dell'alba è un fantasy dallo stile classico, avventuroso ed epico. La storia ricorda  i grandi del genere, Il signore degli anelli per fare un esempio: una guerra che incombe, le varie specie fantastiche che si schierano da una parte o dall'altra. Anche qui troviamo una “compagnia”, in questo caso formata da cinque protagonisti, tra cui un nano e una maga. 
Il libro si articola in vari capitoli e sottocapitoli, ognuno dedicato ad un personaggio principale o secondario. Ed è qui che iniziano i primi problemi. Seguire tutte queste storie diverse e per di più, conoscere direttamente ogni personaggio, senza avere delle descrizioni fisiche e caratteriali specifiche, rendono difficile la lettura. Spesso mi sono ritrovata a leggere nomi e storie, senza ricordare in effetti di chi si parlasse. Per chi come me, legge i libri in diversi giorni, sarà problematico ricordare tutti i nomi, se non si tratta dei protagonisti. 
Quest'ultimi sono infatti gli unici che ho apprezzato veramente e la cui storia seguivo più volentieri. Perché con il tempo sono riuscita a farmi un'idea più o meno precisa a di chi fossero. 
 "Proprio voi cavalieri che aspirate a cambiare le cose, servite gente che non rinuncerà mai ai propri privilegi. Siete la maschera che indossano per piacere al mondo, come quei vecchi che ogni mattina si cospargono di profumo ma sotto puzzano di marcio. Non cambierà mai nulla, Delius. Chi ha il potere, non vi rinuncerà mai. Il potere, per essere mantenuto, richiede che pochi vivano sulle spalle di molti. E’ l’ordine delle cose e gli Dei sono l’assicurazione per l’eternità di questo contratto."
Altro punto a sfavore è l'inizio che mi ha davvero messo in difficoltà ed è la causa delle mie ripetute interruzioni. I personaggi sono buttati nelle prime pagine, senza una descrizione e senza che venga spiegato nulla sul posto in cui si trovano. Leggendolo mi era venuto il dubbio che si trattasse del continuo, magari di una serie già iniziata, invece no. Anzi si tratta proprio del primo. Come può il lettore orientarsi e capirci qualcosa?
Nella trama non si fa un minimo accenno ai personaggi che incontreremo (a parte due dei protagonisti), quindi neanche da lì possiamo intuire qualcosa. 
Ma se tutto ciò mi ha fatto storcere il naso più volte, qualcosa di buono il libro ce l'ha. 
Ultimamente è difficile trovare un fantasy epico come questo. Era da un po' che ricercavo una bella avventura e Carlo Milani è stato in grado di darmi ciò che volevo. Mi è piaciuto ritrovare gli elfi, orchi, lupi, druidi e quant'altro. Le battaglie ben raccontate, hanno tenuta alta la mia attenzione, grazie anche ad una buona dose di suspense. 
Gli elementi di base per un buon fantasy non mancano. Anche l'idea di un nuovo mondo è presente. 
Il linguaggio è ricercato e ben studiato, peccato per le poche descrizioni, che avrebbero reso il libro quasi perfetto. 
Insomma Il marchio dell'alba aveva un buon potenziale per piacermi, ma purtroppo non è riuscito a catturarmi. Ho fatto davvero fatica a finirlo e a capire il ruolo di tutti i personaggi, e per questo do solo tre voti. 

VOTO:



Che ne pensate di questo libro?
Qualcuno l'ha letto?




2 commenti:

  1. Io l'ho letto, o almeno ho provato - alla fine, dopo non molte pagine, ho deciso di abbandonarlo. I difetti che ho riscontrato sono più o meno gli stessi che elenchi tu, anche se a mio modo di vedere sono più accentuati. Così, non mi è piaciuta molto la storia, che ho trovato un po' inverosimile e che mi è parsa non andare da nessuna parte, come non ho apprezzato i personaggi. E poi, l'occhio mi è caduto un sacco di brutti errori grammaticali: ammetto che questo può anche essere un difetto mio, che sono molto pedante da questo punto di vista, ma diciamo che è un particolare che non ho apprezzato. Mi spiace molto di doverlo dire, visto che non ho niente contro l'autore, ma per me è stata la lettura peggiore di tutto il 2015 (ed è per questo che l'ho abbandonato, come dicevo).

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    1. Pure io ho notato vari errori grammaticali, ma non essendoci dietro un editor credo che la causa sia anche questa. Che uno scrittore debba conoscere la punteggiatura e la grammatica è ovvio, ma credo che in questo caso, come dicevo, manca proprio il lavoro di qualcuno più competente.

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