IL CORVO DI CRISTALLO
AUTORE: Chiara Panzuti
EDITORE: Linee infinite edizioni
PAGINE: 734
PREZZO: 20,00
Dopo la distruzione della Terra solo due bambini sopravvivono al massacro. Salvati da un gruppo di alieni, danno vita a una nuova razza dal DNA misto, diventando i rispettivi sovrani di due pianeti in guerra tra loro. In un futuro che nasconde ancora tracce dei perduti sentimenti umani, solo una pietra sembra in grado di porre fine alla guerra. Una pietra legata ai fili invisibili di una sconosciuta Profezia terrestre.
Una missione di ricerca mai compiuta prima porterà una ragazza a seguire le orme di un mondo ormai morto, un mondo in cui il futuro e il passato si intrecciano tra loro, aiutandola a scoprire gli antichi sentimenti che porta nel sangue. Nel corso del viaggio imparerà ad affrontare la vita, la paura della morte, i suoi limiti e le sue debolezze. In una realtà dove il futuro è soltanto lo specchio del passato degli uomini, incontrerà angeli, draghi, ombre e fantasmi che la aiuteranno ad andare al di là di ogni apparenza, spingendola a guardare in un’unica direzione: dentro se stessa.
Prima di tutto un complimento alla copertina che sin da subito mi ha stregato come l'intero libro che non mi ha deluso, anzi mi ha affascinato, mi ha spinto alla riflessione e mi ha catapultato in una storia diversa dalle altre, originale, narrata con la sensibilità e la bellezza di una penna ancora principiante ma già maestra.
Sin dalla prima pagina colpisce non soltanto lo stile chiaro e scorrevole, ma anche la profondità del messaggio e del contenuto di questo libro. Ecco uno dei passi che mi ha colpito:
Sentimenti che non tutti hanno la forza di contenere. Ma come ogni cosa, anche le emozioni mutano forma. Se la vostra brama di potere non vi avesse consumati, forse non vi sareste spinti al di là dei vostri stessi limiti."
Interessante ricordare a tal proposito, che il titolo di questo prologo è FINE, perchè è proprio la fine del genere umano quale noi siamo che porterà a un nuovo inizio, a mondi diversi, a nuove creature accomunate a noi dalla capacità di provare gli stessi sentimenti.
Il mondo che l'autrice ci propone non è catalogabile all'interno dei canoni fantasy che costellano questo genere letterario da diversi anni: sarebbe una riduzione dello spazio fisico, lontano e futuro, nel quale ci immergiamo totalmente senza volerne più risalire. Immaginazione non banale ma sorprendente, descrizioni dettagliate che ritraggono impressionisticamente i vari luoghi, viaggi che avvengono tra l'Universo e la mente della protagonista: è qui che veniamo a conoscenza di leggende e credenze perdute, di fate, draghi, spiriti profeti, anime, angeli, e
reale e profonda.
Akira è una ragazza carina e timida con una casa tutta sua e pochi amici; è una Harke , abitante di Titania, un pianeta del tutto simile al nostro ma in un futuro lontano e il suo compito è infettare a distanza i sistemi di bordo delle astronavi nemiche, per poi farle esplodere, per non permettere loro di invadere i loro confini Le basta digitare sulla tastiera di un computer e schiacciare un bottone. Nulla di più facile, nulla che possa cambiare. Questo è il suo destino, la sua vita che la accomuna a tutti gli abitanti di quella terra.
Vorrebbe a volte però mollare perchè combatte una guerra che dura da tempi antichi ormai, una guerra alimentata da odi e rancori dei quali non si ricordano più le vere motivazioni.
"Che faccio se mi costringono a combattere per qualcosa in cui non credo?
Che ritengo terribilmente sbagliata?"
Inizia così la battaglia di Akira, la battaglia di un popolo, la battaglia di sentimenti, e contemporaneamente inzia anche il cambiamento della protagonista, la sua maturazione, il raggiungimento della sua vera natura.
Lo consiglio a tutti.
Parlaci un po' di te
Buongiorno
a tutti! Che dire su di me? Ho 24 anni, lavoro in un piccolo service editoriale
dove mi occupo principalmente della revisione e correzione di bozze dei
manoscritti, e ultimamente sto seguendo un corso per imparare in maniera più
specifica le tecniche di editing di un testo. Mi piace molto leggere, e da poco
mi interesso anche alle recensioni dei libri. Amo i film, soprattutto fantasy e
di avventura, e mi piace un sacco andare al cinema! Posso considerarmi una vera
e propria fanatica, haha! Adoro il freddo, il mio sogno è visitare molte delle
terre gelate del nord, e ho una predilezione per il ghiaccio e la neve.
Quando è nata la passione per la scrittura?
L’amore per la
scrittura è nato molto tempo fa, fin da quando ero piccola mi è sempre piaciuto
scrivere storielle. Mai concluse, e per di più ispirate alla collana dei
Piccoli Brividi. Haha! Credo che scrivere sia un modo molto comune per
esprimere noi stessi, per questo l’ho sempre considerato un modo come un altro
per cercare di comunicare. Ricordo di averlo sempre fatto, ma mai con l’intenzione
di pubblicare. Quella è venuta solo più tardi, qualche anno fa.
Come e quando hai creato questo romanzo?
Il
corvo di cristallo è nato quasi nove anni fa, quando non avevo ancora iniziato
il liceo. Inizialmente era un gioco, un passatempo, ma anche una promessa. Mi
ero detta: questa storia la inizio e la finisco. Non avevo idea di quanto
sarebbe stato difficile mettere la parola “Fine”. Ho continuato per anni, senza
mai stancarmi, aggiungendo sempre cose nuove, sensazioni, emozioni, evoluzioni.
Poi, a un certo punto, le righe finali sono venute fuori da sé. E’ stata la
fine di un’epoca per me. Della mia infanzia e della mia adolescenza.
Cosa rappresenta per te questo libro?
Rappresenta
una crescita. Mia, ma anche un’evoluzione in senso più generale. Tra le pagine
del libro è nascosta una parte di me, una parte che ha sofferto, che è stata
giovane, e che ora, anche se maturata, non cadrà nel dimenticatoio. Credo che
l’età di passaggio tra adolescenza e vita adulta ci ponga davanti a diversi
ostacoli, a consapevolezze nuove, che spesso fanno paura. Questo libro
rappresenta proprio le paure. E il coraggio di assimilarle, superale. Il
coraggio di vivere.
Perchè dovremmo leggerlo? Aspetti positivi e negativi
Haha!
Domanda difficile, non sono una brava venditrice! Penso che un suo lato
positivo sia l’aspetto interiore dei personaggi, della protagonista in
particolare. Può essere una buona compagnia per chi ama i percorsi di crescita,
le riflessioni. L’aspetto negativo è sicuramente la sua lunghezza (me l’hanno
detto in molti!) e il fatto che senza dubbio è un romanzo d’esordio, con i suoi
difetti.
A cosa ti sei ispirata?
Principalmente
ai film e ai manga! Mi ispiro poco ai libri che leggo, mentre ogni film, di
qualsiasi genere e tipo, mi dà una carica creativa impressionante. E poi
l’amore per i manga, quello c’è sempre stato, per il corvo di cristallo posso
dire di essermi ispirata moltissimo a Inuyasha.
Il personaggio al quale ti sei più legata?
Sicuramente
ad Akira, la protagonista. Lei è me. La me del passato, la Chiara adolescente. Con lei
ho avuto e avrò sempre un rapporto unico. Un altro personaggio a cui sono molto
legata è Ann. Rappresenta la guida, la protezione, ma anche la paura, la
rabbia, la straordinaria capacità di essere “umana” in ogni suo aspetto.
Una prospettiva del nostro futuro? O qualcosa di più?
Fare
prospettive è difficile. Credo che ci sottovalutiamo, questo sì. Nel libro ho
messo molto di quello che penso riguardo il futuro, e leggendolo si capiscono
molte cose sul mio modo di immaginarlo. Potremmo capire così tante cose di noi
stessi, dei nostri sentimenti, delle nostre emozioni. Basterebbe solo questo
per comprendere che certe vie, certe strade, sminuiscono e distruggono ciò che
siamo.
Un ciao
affettuoso a chiunque sta leggendo dall’altra parte dello schermo! E un grazie
mille a Ezio per questa bella intervista!
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