mercoledì 27 gennaio 2016

Recensione: Tutto quello che siamo

Cari lettori eccomi ^^ oggi non pensavo di pubblicare, perché ieri non sono riuscita a preparare niente e ho finito da poco di studiare. Ma siccome ho appena finito di scrivere la recensione di Tutto quello che siamo di Federica Bosco, ho deciso di pubblicarla direttamente.
Come ho già detto più volte, devo ringraziare Susi del blog Bookish Advisor per aver organizzato il giveaway e avermi dato la possibilità di vincere questo libro!!
Mi piacerebbe leggere qualcos'altro dell'autrice, quindi se avete consigli fatevi avanti!

TUTTO QUELLO CHE SIAMO
Mondadori | 338 pp. | €18,00
"Chiunque vi dica che avere diciannove anni sia una cosa fantastica è un imbecille. E lo dice perché non si ricorda com'era avere quell'età. Non si ricorda come ci si sente a essere costantemente arrabbiati, confusi e diversi."
Marina ha 19 anni e una vita non facile. Una mamma che se n'è andata troppo presto, un padre padrone, il sogno di frequentare l'Accademia di Belle Arti lasciato nel cassetto per evitare che il fratellino venisse cresciuto dalla "matrigna", e la scelta di andare a lavorare per non gravare sul padre pronto a rinfacciarglielo. Si sente peggio di Cenerentola: profondamente sola, incompresa e armata solo di una bella dose di ironia, ma senza nessuna Fata madrina all'orizzonte che venga a salvarla. L'amore è qualcosa a cui, ovviamente, non ha mai neanche pensato, e comunque l'unico ragazzo che le interessa, spocchioso studente del terzo anno, che vede tutte le mattine al bar dove lavora (giusto davanti all'Accademia, tanto per farsi del male!) sembra non accorgersi di lei. Fino al giorno in cui i loro sguardi si incrociano...


Non avevo mai letto nulla di Federica Bosco e così appena ho avuto tra le mani questo libro ho deciso di iniziarlo subito. Fin dalle prime pagine ho capito che mi sarebbe piaciuto, sia per lo stile semplice ma d'impatto, sia per la storia cruda e delicata. 
Prima di iniziare la lettura non avevo letto la trama e devo ammettere che ciò ha reso la lettura ancora più interessante. Per buona parte del libro sembra che la storia si concentri su una sola figura maschile, invece ecco che a metà lettura la storia cambia propria strada per arrivare ad un nuovo e inaspettato personaggio. 
Al centro di tutto comunque c'è Marina, una ragazza di diciannove anni cresciuta troppo in fretta, il cui unico scopo è prendersi cura del fratellino, dopo la morte della madre e visto che il padre non fa altro che umiliarli, sgridarli e talvolta picchiarli. Marina ha un doppio lavoro per non gravare su nessuno, ma sogna da sempre di poter studiare disegno in Accademia, quella proprio di fronte al bar dove lavora. 

"... perché la persona che scegliamo è una e una soltanto, ed è speciale e bisogna esserle fedeli e amarla e non solo quando ne abbiamo voglia, quando non abbiamo niente di meglio da fare o quando va tutto bene. Amare qualcuno significa prendersi il bello e il cattivo tempo, stargli vicino anche quando ci respinge, quando non ci dice cosa c'è che non va, quando abbiamo paura che ci abbandoni..."
Conosciamo direttamente dalla voce della protagonista la sua “famiglia”, anche se di famiglia ha ben poco. La scelta di un narratore interno è stata a mio parere vincente, rende la storia molto più vera ed emozionante. Per tutta la durata della lettura mi sono sentita pervadere dalle emozioni, trasmesse dalla voce di Marina e che arrivano dritte al cuore del lettori. 
Ho amato vari personaggi e altri li ho odiati terribilmente. Quello che più mi è piaciuto è sicuramente il fratello di Marina, seppur con un ruolo marginale è quello che mi ha lasciato più di tutti. Probabilmente per via della sua innocenza da bambino, rovinata da un padre cattivo e iperprotettivo, che lascia ben poco spazio al divertimento e agli abbracci. 
Spesso durante la lettura sembra che le cose possano migliorare, invece dopo un po' ecco che arriva un altro ostacolo, che renderà la vita ancora una volta terribile alla nostra protagonista. Insieme a lei ho provato paura e quasi rassegnazione, per una vita che non vede la luce e senza speranza.
Credo che seppur la storia sia per buona parte costruita su una storia d'amore, ha un uguale peso la parte in cui l'amore ancora non esiste, dove conosciamo Marina alle prese con la vita e con le delusioni, una dopo l'altra. 
Insomma questo libro è stata una bella scoperta. Ho apprezzato molto lo stile di Federica Bosco, semplice e lineare, nonostante la storia possa sembrare pesante. Consiglio il libro a tutti i lettori che vogliono ancora credere nell'amore e che nella loro vita non hanno mai perso le speranze!


VOTO:




4 commenti:

  1. Condivido pienamente tutto ciò che hai detto! Adoro Federica e, se non hai letto altro di suo, ti consiglio di farlo e non te ne pentirai!!! Il suo nome è una garanzia.

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  2. Mia mamma ha preso molti dei suoi libri, ma io non ne ho ancora letto nessuno. Vorrei proprio farlo un giorno!

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    1. Se sono tutti così, te li consiglio!! Se mai ne leggerai qualcuno, fammi sapere Ile :-*

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