HOMERON ETARK
Auto-pubblicato | 378 pp. | €9,98
E' il tempo di Ilio e degli Dèi. Gli etark, popolo dell’Oltreoceano, coloro che abitano oltre le Colonne d’Ercole, vedono la propria terra sconvolta da un avvenimento che li condurrà alla distruzione, se non saranno in grado di riscattarsi sotto gli intrecci del Fato. Affideranno le ultime speranze alla giovane Catlyn e suo fratello Hero: saranno loro ad intraprendere un epico viaggio che li porterà ben oltre compiti e doveri. Amicizie, scontri e amori piomberanno su di loro in un mondo crudo e terribilmente diverso da casa. Incontreranno un eroe elleno senza passato, alla ricerca di imprese e gloria. Si imbatteranno in un nemico temibile, e le loro azioni daranno il via ad una serie di eventi che echeggerà nel futuro di tutto il popolo d’Oltreoceano.
L'ombra di una profezia che si abbatte su un popolo. Mani insanguinate sguainano le loro spade, le battaglie si susseguono sotto il rumore fragoroso dell'acciaio e della violenza, un intero popolo si rivolge agli dei sussurrando parole al tempio, un fato già scritto da fili intrecciati tra divinità e volontà umana. Un nuovo mondo epico, nuovi eroi, nuovi antagonisti. Una nuova opera che ha il sapore dell'antico. Nuovi sotterfugi, ordini divini lanciati dalla mano saettatrice, vite destinate a sfiorarsi e confondersi, uomini e donne pronti a battersi sul campo di battaglia. Descriverei così brevemente il romanzo di Francesco Giuffrida, il primo di una trilogia che è destinata a rimanere impressa nel cuore dei lettori. Mi sono avvicinato con entusiasmo e curiosità a questo romanzo essendo appassionato, quasi in maniera maniacale, del mondo omerico e greco, di quella mitologia che non annoia mai ma che sempre stimola e affascina con le sue storie, i suoi personaggi, le sue creature leggendarie. E questo romanzo non è stato da meno rispetto alle mie aspettative, anzi le ha forse superate avendo inizialmente qualche dubbio critico che mi tratteneva dal lasciarmi andare. Ma il fiume in piena, quelle parole, secondo alcuni troppo "barocche" o "auliche" ma in realtà ben studiate per entrare nell'essenza dell'epica, quei personaggi, quel mondo che è stato creato, mi hanno trascinato. Divorato. Soggiogato. Sono diventato un umile servo di quelle storie. L'unica cosa che si può dire all'autore è un grazie sincero e sentito. Per una storia ricca, accesa, dalle mille sfaccettature. Per la costruzione attenta e dettagliata dei personaggi, uno scandagliare sempre più in profondità. Per le vicende che si susseguono con suspense e magia. Per l'amore con cui il mondo di Homeron Etark è stato creato e ampliato sulla piattaforma virtuale.
Attenti cari lettori, avete di fronte una storia che vale la pena di esser letta ma solo se vi ponete nei suoi confronti in maniera attenta e paziente. Sono infatti molti i personaggi che vengono presentati sin dall'inizio, ognuno con il suo filone narrativo personale (teso comunque alla costituzione della storia principale), ognuno in un determinato luogo, ognuno destinato a compiere determinate azioni. Se all'inizio sembra esserci una grande confusione, i vari elementi prendono pian piano posto, come tasselli, creando pian piano un mosaico senza che nulla sia lasciato al caso. I personaggi, che assumono connotati reali (sembra di conoscerli da una vita), si troveranno ad affrontare varie difficoltà e avventure, maturando nel corso del tempo e mostrando sempre un nuovo frammento di sé. Ho apprezzato la grande varietà dei personaggi e l'espediente narrativo di passare da una scena all'altra trascinando il lettore lungo le pagine in un'atmosfera di suspense e mistero, ma soprattutto di curiosità riguardo ciò che sta accadendo ai personaggi che abbiamo lasciato a distanza di qualche pagina. Non vorresti mai tornare indietro, ma sempre avanti, come se ci attraesse una calamita.
Un libro da divorare.
Sopratutto per chi ama la mitologia greca (arricchita e vista sotto un altro punto di vista), per chi ama in parte l'elemento fantasy, per chi non si accontenta di qualche personaggio ma vuole esplorare un vero e proprio popolo, per chi ha bisogno di una storia scritta bene, sopratutto considerato che parliamo di un autore emergente. E il finale, beh, vi lascerà senza parole, certi che qualcosa di molto grosso e intrigante bolle in pentola.
Attenti cari lettori, avete di fronte una storia che vale la pena di esser letta ma solo se vi ponete nei suoi confronti in maniera attenta e paziente. Sono infatti molti i personaggi che vengono presentati sin dall'inizio, ognuno con il suo filone narrativo personale (teso comunque alla costituzione della storia principale), ognuno in un determinato luogo, ognuno destinato a compiere determinate azioni. Se all'inizio sembra esserci una grande confusione, i vari elementi prendono pian piano posto, come tasselli, creando pian piano un mosaico senza che nulla sia lasciato al caso. I personaggi, che assumono connotati reali (sembra di conoscerli da una vita), si troveranno ad affrontare varie difficoltà e avventure, maturando nel corso del tempo e mostrando sempre un nuovo frammento di sé. Ho apprezzato la grande varietà dei personaggi e l'espediente narrativo di passare da una scena all'altra trascinando il lettore lungo le pagine in un'atmosfera di suspense e mistero, ma soprattutto di curiosità riguardo ciò che sta accadendo ai personaggi che abbiamo lasciato a distanza di qualche pagina. Non vorresti mai tornare indietro, ma sempre avanti, come se ci attraesse una calamita.
Un libro da divorare.
Sopratutto per chi ama la mitologia greca (arricchita e vista sotto un altro punto di vista), per chi ama in parte l'elemento fantasy, per chi non si accontenta di qualche personaggio ma vuole esplorare un vero e proprio popolo, per chi ha bisogno di una storia scritta bene, sopratutto considerato che parliamo di un autore emergente. E il finale, beh, vi lascerà senza parole, certi che qualcosa di molto grosso e intrigante bolle in pentola.
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