Cari lettori, eccovi una nuova recensione, del libro Folle estate di Giulio Pinto, di cui vi avevo già parlato (QUI). Il libro mi è stato regalato gentilmente dallo stesso autore, per questo lo ringrazio.
Silvia è un’insegnante di Latino e Greco, con una forte passione per i cavalli da corsa. Oltre che insegnare al liceo statale lavora anche in uno degli istituti parificati della sua famiglia in cui tutti “devono“ essere promossi. Samuele, fidanzato di Silvia, è, invece, il vice commissario della Polizia, ed è un grande tifoso della Juve.
Il libro, suddiviso in quattro capitoli (Ultimi giorni di lavoro, Partenza e soggiorno in Romagna, Tipi strani nel cuore della Valle del Cesano e Aspettando la terza stella), inizia raccontando gli ultimi giorni di lavoro dei due protagonisti. Tra giornate in questura ed esami statali, non proprio corretti.
I due ragazzi passeranno, successivamente, le loro vacanze in vari paesi dell’Italia in cui si troveranno ad affrontare numerose storie con diversi personaggi al loro fianco e spesso cederanno alla tentazione di andare contro la legalità per aiutare amici, ma anche per scopi personali.
Silvia e Samuele spesso affronteranno argomenti veramente accaduti e ancora attuali come le Brigate Rosse e la banda della “Uno” bianca, che indirettamente li riguarderà.
Le vicende sono ben dettagliate ed invitano il lettore ad andare avanti e scoprire come si concludono le buffe avventure dei protagonisti.
La storia è raccontata in modo scorrevole e a mio parere è scritta molto bene.
Ancora non sono riuscita ad attribuire un genere a questo libro.
Però lo consiglio ad un pubblico di adulti che vogliono essere trasportati indietro nel tempo e vivere le vicende nell’Italia degli anni ‘90.
Ancora non sono riuscita ad attribuire un genere a questo libro.
Però lo consiglio ad un pubblico di adulti che vogliono essere trasportati indietro nel tempo e vivere le vicende nell’Italia degli anni ‘90.
VOTO:
Voi lo avete letto? Se sì, che ne pensate??
Nessun commento:
Posta un commento